venerdì 02 ottobre 2015
Saremar, dure polemiche dopo la visita di Deiana
La Maddalena, i Riformatori: in Consiglio mozione di sfiducia contro l’assessore Zanchetta: si coinvolgano le comunità nella scrittura del contratto di servizio
LA MADDALENA. Pioggia di critiche sulla visita dell’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana e sull’introduzione della clausola sociale per salvare 154 marittimi della Saremar. Grande la perplessità tra i sindacati e i dipendenti, preoccupati di essere sì riassunti dal privato che si aggiudicherà la gara per il controllo delle rotte per le isole minori, ma con stipendi inferiori e condizioni di lavoro meno vantaggiose. Contro la decisione della Regione si schiera il coordinatore provinciale dei Riformatori, Giovanni Pileri. «L’assessore Deiana avrebbe dovuto e potuto rappresentare una presenza forte della Regione per dare garanzie ai lavoratori Saremar – afferma –. Niente di tutto questo, solo vane promesse davanti a uno scippo perpetrato nei confronti dei sardi, ai quali viene negato il diritto alla continuità dei trasporto tra l'isola madre e le isole minori. Nessuna garanzia per i lavoratori e per le loro famiglie che stanno vivendo un dramma che doveva essere evitato». I Riformatori valutano l’ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti di Deiana. «Nel sostenere l'azione dei lavoratori e dell'amministrazione comunale di La Maddalena abbiamo chiesto ai nostri rappresentanti di presentare una interrogazione sia in Consiglio che in Commissione Trasporti alla camera dei Deputati – aggiunge Pileri –. Vogliamo che il presidente della giunta regionale e l'assessore ai Trasporti diano un immediato riscontro positivo alla vertenza. E se questo non dovesse avvenire in tempi strettissimi, chiederemo di presentare una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore Deiana. Anche per capire, nell'ambito del Consiglio regionale, chi tiene veramente al futuro dei posti di lavoro». Moderatamente critico anche il consigliere regionale dell’Upc, Pierfranco Zanchetta. «Il mio pensiero è ben noto – dice –, sono per il servizio pubblico. Ciò che chiedo è la salvaguardia dei posti di lavoro, la qualità del servizio di chi vincerà la gara e il giusto trattamento economico del personale, che non può essere trattato a pesci in faccia. Inoltre il contratto di servizio pubblico non può essere scritto nelle segrete stanze dell’assessorato, ma deve vedere il più ampio coinvolgimento. Le due comunità di La Maddalena e Carloforte devono avere un ruolo da protagonista, a garanzia dei lavoratori e della popolazione. Anche perché, 13milioni 800mila euro all’anno sono u contributo così importante da cui far discendere un super servizio a garanzia di tutti». Ribadisce il no alla privatizzazione anche Franco Monaco, Cgil. «Caremar e Siremar con il passaggio ai privati hanno messo in luce le preoccupazioni che stiamo paventando oggi. Non solo sul mantenimento dei livelli occupazionali ma anche sulla qualità del servizio. L’unica cosa certa oggi sono le lettere di licenziamento. Sulla proposta della Regione il sindacato terrà alta l’attenzione».
fonte la Nuova Sardegna
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