venerdì 12 dicembre 2008

OLBIA, CENTRALE DI COMPRESSIONE DEL GAS - PRESTO MI OCCUPERO' DI QUESTO PROBLEMA

OLBIA

Centrale di compressione del Gas - PRESTO MI OCCUPERO' DI QUESTO PROBLEMA

Con il presente post ho ritenuto utile occuparmi di una problematica che sempre di più sta determinando un dibattito da parte della popolazione olbiese.
Poiché ritengo utile approfondire la problematica, troverete nel sito documenti e argomenti che consentiranno a noi tutti di esaminare con attenzione il progetto presentato dalla Galsi.

Il progetto del Gasdotto http://www.galsi.it/

La valutazione di impatto ambientale

giovedì 27 novembre 2008

LE DIMISSIONI DI RENATO SORU



PILERI: “SORU NON HA VOLUTO TROVARE ACCORDO CON SUA MAGGIORANZA”

“Soru ha fatto un atto di coerenza. Si è reso conto di non avere più una maggioranza su una legge così importante come l’urbanistica”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Giovanni Pileri dopo le dimissini di Renato Soru da presidente della Regione.
“Soru non è stato capace di trovare un accordo con il Consiglio regionale e con la sua stessa maggioranza che gli ha voltato le spalle – dice Pileri -. E’ l’epilogo di una brutta pagina per la storia politica della Sardegna ”.

Cagliari, 25 novembre 2008

martedì 18 novembre 2008

LA MADDALENA, ALLOGGI EX CASE MILITARI

PILERI “Pensiamo alla ristrutturazione degli edifici e non alla demolizione “

A distanza di oltre due mesi La Giunta regionale non ha ancora risposto all’interpellanza n. 342 con la quale chiedevo la sospensione della delibera n. 50/6 con la quale la Giunta intendeva procedere alla demolizione di 101 dei 155 alloggi in località Moneta alla Maddalena.
Lo dichiara l’on Giovanni Pileri che continua a sostenere la necessità di trovare un’alternativa alla demolizione degli edifici.
Infatti, continua il Consigliere gallurese ormai i tempi ristretti non consentiranno comunque di effettuare gli interventi prima dell’evento del G8 e quindi viene meno l’urgenza sulla quale era stata basata tutta la procedura di demolizione e ricostruzione degli edifici.
Con La Mozione prima e con l’interpellanza , avevo chiesto oltre la sospensione della delibera che gli interventi fossero limitati ad opere di ristrutturazione senza peraltro procedere al trasferimento della maggior parte degli inquilini ed il rispetto degli accordi precedenti sottoscritti tra lo Stato , la Regione ed il Comune sanciti con l’accordo di programma del 1992, la convenzione ed accordo attuativo del 2004.
A questo punto , prosegue Pileri , non ha più senso che la Giunta Regionale continui sul percorso tortuoso e non più giustificato tra l’altro dalla ristrettezza dei tempi e pertanto, mi aspetto una risposta all’interpellanza che preveda la limitazione degli interventi ad opere di ristrutturazione e abbellimento degli edifici considerati .
In Particolare si potrebbe prevedere che nelle zone di ingresso prospicienti le aree del G8 siano eventualmente create delle “ Quinte artificiali”, con pannelli amovibili, che garantiscano nelle more di ristrutturazione degli edifici un aspetto decoroso delle arre visibili e visitabili ricadenti nell’ambito dell’evento G8.
Cagliari lì, 18 novembre 2008

venerdì 14 novembre 2008

MALTEMPO, INTERVENTI URGENTI PER I NUBIFRAGI

MALTEMPO: PILERI (FI) IN COMMISIONE LEGGE SUGLI INTERVENTI URGENTI PER NUBIFRAGI

Dopo aver chiesto, la settimana scorsa, la convocazione della Commissione urbanistica per verificare i danni causati dalle alluvioni del 22 ottobre scorso e del 4 novembre scorso, è stata approvata in Commissione, la proposta di legge 348, firmata dai consiglieri del centrodestra, primo firmatario Roberto Capelli (Udc).
“Nella discussione in Commissione abbiamo chiesto – dichiarano il vicepresidente Giovanni Pileri (Fi) e Eugenio Murgioni (Fortza Paris) – l’incremento dei fondi stanziati dalla Giunta (7 milioni di euro) poiché ritenuti insufficienti a dare risposte alle varie comunità della Sardegna colpite dall’eccezionale ondata di maltempo”.
“L’evento che ha interessato vaste aree della Gallura, della Baronia, del centro Sardegna, Ogliastra, Trexenta e Medio Campidano, ha infatti causato danni per i quali si stimano somme ben superiori, circa 100 milioni di euro, a quelle stanziate dalla Giunta. Nella discussione in Consiglio – concludono Pileri e Murgioni -, prevista per martedì prossimo, presenteremo – prosegue Pileri – gli emendamenti che prevedono un aumento delle somme stanziate dalla Giunta”.

Cagliari, 13 novembre 2008

giovedì 13 novembre 2008

LEGGE URBANISTICA, INTERVENTI A FAVORE DEI PORTATORI DI HANDICAP

PILERI SU LEGGE URBANISTICA, “UNICA NOTA POSITIVA GLI INTERVENTI A FAVORE PORTATORI DI HANDICAP”

E’ stato molto critico nel suo intervento il consigliere di Forza Italia Giovanni Pileri, che continua a contestare “l’impostazione centralista che vede la Giunta appropriarsi di poteri che dovrebbero spettare al Consiglio”.
Pileri ha sostenuto l’emendamento che “prevedeva che le direttive utili per la realizzazione dei piani urbanistici comunali rimanessero prerogative del Consiglio e non della Giunta come prevede l’articolo 31”.
“Unica nota positiva – sostiene Pileri – è l’approvazione all’unanimità dell’articolo 38, sulle disposizioni urbanistiche a favore di persone con handicap gravi, articolo che riporta la proposta di legge mie e di Petrini inserita nella finanziaria del 2008”

Cagliari, 13 novembre 2008

LEGGE URBANISTICA, SEGNI DI SCOLLAMENTO IN MAGGIORANZA

PILERI SU LEGGE URBANISTICA, “SEGNI SCOLLAMENTO MAGGIORANZA” = PER ARTICOLI 30 E 43 PROCEDURE DA REGIME

“Parte della maggioranza solleva la testa e poi la nasconde sotto la sabbia”.
Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Giovanni Pileri, vicepresidente della Commissione urbanistica e relatore di minoranza delle legge in discussione in aula.
“Nella votazione dell’articolo 29, relativo alle procedure di approvazione del Piano paesaggistico, votato a scrutinio segreto, la maggioranza ha mostrato le prime crepe, ma poi ha votato per mantenere, nelle prerogative della Giunta, l’approvazione del Piano paesaggistico regionale”.
“UN fatto grave – commenta Pileri – che evidenzia come la giunta, in questa maggioranza, sia diventata il perno delle decisioni e delle pianificazioni che spettano al Consiglio regionale”.
“Ma è ancora più grave – prosegue Pileri – che la Giunta potrà autonomamente, con gli articoli 30 e 43, apportare varianti al Ppr con tempi compressi, 10 giorni per i comuni e 7 per la commissione, che non consentiranno agli stessi di esaminare le osservazioni. Una procedura – conclude Pileri – da regime totalitario”.
Cagliari, 12 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

SARDEGNA, CONVOCAZIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE PER EMERGENZA MALTEMPO

PILERI (FI) CHIEDE CONVOCAZIONE DELLA COMMISONE PER EMERGENZA MALTEMPO DEL 4 NOVEMBRE SCORSO

“Con la Presente, le chiedo di voler convocare un’apposita riunione della IV Commissione per effettuare sopralluoghi nelle zone maggiormente colpite dagli eventi calamitosi”.
Lo ha chiesto il vicepresidente della Commissione urbanistica e lavori pubblici Giovanni Pileri (Fi), insieme ai consiglieri del Eugenio Murgioni (Fp) e Roberto Capelli (Udc), al presidente del parlamentino Stefano Pinna.
“Come lei sa – scrivono Pileri, Murgioni e Capelli - nella giornata di avantieri la Sardegna è stata colpita da un’eccezionale ondata di maltempo che ha provocato gravi danni interessando vaste aree della Gallura (Olbia, San Teodoro, Budoni), della Baronia, del Campidano, della Marmilla, della Trexenta e dell’Ogliastra. La Commissione potrebbe effettuare i sopralluoghi anche in una sola giornata, programmando una serie di incontri con gli Amministratori locali con partenza dalla Gallura fino ad arrivare al Campidano”.


Cagliari, 6 novembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

LEGGE URBANISTICA, 4 NOVEMBRE 2008

PILERI SU LEGGE URBANISTICA

“E’ censurabile l’atteggiamento della maggioranza che continua ad invitare l’opposizione al dialogo sulla legge urbanistica, ma che non riesce a garantire il numero legale per il regolare svolgimento dei lavori in aula”.
Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Giovanni Pileri, vicepresidente della Commissione urbanistica, dopo la sospensione di stasera dei lavori in aula ed il rinvio della discussione a domani mattina.
“Sicuramente i nodi delle divisioni interne alla maggioranza – prosegue Pileri - anche sul contenuto della legge stanno iniziando ad emergere e confermano le perplessità che abbiamo evidenziato contestando l’impostazione centralistica della norma”.
“Sarebbe a questo punto auspicabile – dice il vicepresidente della Commisione - un chiarimento sulle reali intenzioni della maggioranza sull’opportunità di proseguire o meno l’esame ormai posto in discussione dalla mancanza di una sintesi sulla pianificazione urbanistica regionale”.
“Noi continuiamo a ritenere indispensabile una modifica sostanziale del disegno legislativo che sia è basato maggiormente su principi di sussidiarietà e che veda – conclude Pileri - come protagonisti della pianificazione territoriale i Comuni e il Consiglio regionale che deve approvare il Piano paesaggistico regionale e le direttive di attuazione”.
Cagliari, 4 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

CULTURA & MUSICA GALLURESE, ECCO LA PROPOSTA DI LEGGE - PILERI

un immagine di Radio Arzachena (Canti & Cultura Gallurese) che va in onda ogni domenica su Radio Internazionale alle ore 10.00

PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI PER SALVARE E VALORIZZARE LA CULTURA GALLURESE

Il DIALETTO, La musica il canto e la danza rivestono un ruolo fondamentale nella tradizione sarda ed in particolare della Gallura, essendo espressione della cultura e della storia della nostra terra.
Da diversi anni, in tutta la Gallura si e` diffusa e affermata la voglia di valorizzare e salvaguardare la parlata gallurese, i canti popolari, le musiche, la poesia e le danze che ne rappresentano la storia.
In particolare, la storia del territorio Gallurese e` ricca di espressioni culturali popolari, come le danze, i canti popolari e la poesia.
E’ quanto ha richiamato l’on Giovanni Pileri, consigliere forzista gallurese, nella proposta di legge presentata il 22 settembre avente per oggetto “Disposizioni per favorire la conoscenza e la diffusione delle musiche, dei canti popolari, della poesia e della danza in Gallura. La proposta di legge di legge mira, innanzitutto, a salvaguardare questo ricco patrimonio ed al contempo ad attribuire il giusto riconoscimento alla cultura musicale popolare di questo territorio e a quanti, da anni, ne promuovono la conoscenza e l’insegnamento, apportando cosi un forte contributo, per potenziare il tessuto culturale della nostra terra.
In particolare reca disposizioni volte:
a) alla creazione di un marchio di area (o di denominazione dell’area) per la salvaguardia,
La conoscenza e la diffusione della musica, del canto, della poesia e della danza gallurese;
b) alla ricerca, allo studio, all’elaborazione della musica e dei canti popolari sardi e corsi collegati
Alla canzone gallurese;
c) alla creazione di centri di studio, di biblioteche della musica, attraverso la raccolta di materiali,
Fonti orali e documentaristiche, ricerche sul campo, archivio, organizzazione di convegni etc.;
d) all’organizzazione di corsi di musica popolare, di poesia e di danza all’interno, soprattutto, delle scuole e di laboratori teatrali di cultura popolare
e) alla realizzazione di progetti scolastici sulla cultura popolare della Gallura;

Sono numerose le associazioni culturali che, volontariamente, mantengono vivo l’interesse per il dialetto, per il canto, la musica la danza travalicando spesso i confini regionali, prosegue l’on Pileri, con Iniziative lodevoli che però rischiano di arenarsi a causa della mancanza di idonei provvedimenti legislativi regionali.
Troppo spesso la carenza normativa facilità la scomparsa di iniziative, spesso basate sul volontariato
Che in maniera lodevole salvaguardano e valorizzano la cultura gallurese.
Infatti, Con una’altra proposta legislativa, prosegue il consigliere gallurese, sto proponendo la modifica alla legge regionale n. 26 in modo da renderla compatibile con la legge nazionale n 482. Il tutto per poter garantire la sopravvivenza di alcune iniziative culturali, come ad esempio la trasmissione radiofonica da “la Boci da la Gaddura” che svolge un’attività basata sul volontariato, molto apprezzata non solo in Gallura ma in tutta la Sardegna, che rischia di dover chiudere per mancanza di finanziamenti proprio a causa delle divergenze interpretative tra la normativa nazionale ( legge 482) e quella sarda( LR n. 26).
Cagliari lì, 4 Novembre 2008

lunedì 27 ottobre 2008

CAPOTERRA, SERVONO 50 MILIONI

MALTEMPO: PILERI (FI), ‘DDL GIUNTA INSUFFICIENTE DOTAZIONE FINANZIARIA’ = SERVONO 50 MLN

“E’ sicuramente apprezzabile la tempestività della Giunta regionale, ma lo sforzo dev’essere aumentato”.
Lo sostiene il vicepresidente della quarta Commissione del Consiglio regionale Giovanni Pileri (Fi), che stamani, insieme all’assessore dei lavori pubblici si è recato a Capoterra per visionare il luogo del disastro.
“Abbiamo votato il provvedimento della Giunta per spirito di collaborazione – dice Pileri – ma martedì, quando il provvedimento sarà in aula, chiederemo sostanziali aumenti alla dotazione finanziaria, portandola ad almeno a 50 milioni, perché i danni sono enormi”.
“Inoltra – conclude il vicepresidente della Commissione – chiederemo la verifica del bacino d’intervento, perché la Giunta nel suo disegno di legge, non ha considerato i comuni di Elmas e Monserrato, ove non si cono state per fortuna vittima, ma che sono tra i più a rischio nel bacino dell’hinterland cagliaritano”.
Cagliari, 24 ottobre 2008

lunedì 13 ottobre 2008

La Maddalena, continua la battaglia a favore dei 155 inquilini



INTERPELLANZA: PILERI GIOVANNI,
Sui mancati impegni della Giunta regionale nei confronti dei 155 inquilini ex case marina militare residenti in La Maddalena località Moneta


I SOTTOSCRITTI,

PREMESSO che a seguito della discussione in aula della Mozione n. 118, l’Assessore regionale agli Enti locali ha fornito ampie rassicurazioni ed in particolare ha garantito:
- che i 155 immobili esistenti non verranno destinati ad altri scopi diversi da quello abitativo;
- Che la Regione non intendeva procedere a nessun abbattimento degli immobili considerati ma solo ad interventi di ristrutturazione dei 155 alloggi di La Maddalena;
- Che tramite A.R.E.A la Regione stava provvedendo ad ultimare la progettazione esecutiva di 50 nuovi alloggi che dovevano essere utilizzati per il trasferimento provvisorio di parte dei 155 inquilini, nelle more di ristrutturazione di parte degli edifici considerati;
- Che la regione avrebbe garantito il diritto di prelazione nel caso di alienazione degli immobili, a favore degli attuali inquilini;

CONSIDERATO che la suddetta mozione è stata ritirata dal proponente e non sottoposta alla votazione dell’aula poiché le dichiarazioni dell’Assessore sono state ritenute esaustive per la risoluzione delle problematiche trattate nella stessa;


RILEVATO che in data 3 settembre 2008, la giunta regionale, l’A.R.E.A, il Comune di la Maddalena e la struttura di Missione del G8 hanno sottoscritto un protocollo di intesa relativo ad un piano di riqualificazione di iniziativa pubblica degli edifici con funzione residenziale esistenti in loc. Vaticano (15 abitazioni), MONETA ( 55 abitazioni), ex Caserma Sauro ( 13 abitazioni) e Faravelli;
( 18 abitazioni);

VALUTATO che il contenuto del suddetto protocollo di intesa disattende tutti gli impegni formali ( accordo programma del 1992, convenzione e relativo accordo attuativo del 2004) precedentemente assunti, nonché le rassicurazioni comunicate in aula dall’Assessore regionale agli enti locali, durante la discussione della mozione 188;

VISTA la delibera della Giunta regionale n. 47/10 del 16 novembre 2006, che prevedeva la costruzione di nuovi alloggi a canone sociale alla Maddalena e che, a pag 13 recita: “ con la localizzazione dell’intervento nel Comune della Maddalena si da attuazione all’intesa istituzionale del 2 dicembre 2005 tra il Comune della Maddalena, la Provincia Olbia Tempio, il Presidente e la Giunta della Regione Sardegna, in tema di accelerazione e qualificazione del processo di sviluppo territoriale di La Maddalena”;

VERIFICATO Che per l’attuazione della suddetta delibera erano stati stanziati 5 milioni di euro, impegnati con le determinazioni n. 413/06 e 446/06;

CONSIDERATO che la Giunta Regionale con la delibera 50/6 del 16/9/2008 ha ratificato il protocollo di intesa siglato il 3 settembre 2008 che prevedeva la demolizione e ricostruzione di 101 dei 155 alloggi attualmente presenti; adottando contestualmente un piano di riqualificazione di iniziativa pubblica degli edifici con funzione residenziale presenti in la Maddalena, loc. Vaticano, Moneta, ex Caserma Sauro;
Che con tale atto si prevede la rimodulazione della delibera n 47/10 del 16 novembre 2006, trasferendo 5 milioni di euro, prima destinati alla costruzione di nuovi alloggi, al trasferimento e sistemazione logistica degli 88 alloggi regionali, nonché la necessità di recuperare ulteriori euro 3.500.000 dai futuri canoni di locazione e dall’eventuale alienazione di alloggi.
Che i fondi necessari per gli interventi di demolizione e ricostruzione dei 101 alloggi non provengono pertanto dagli stanziamenti per il G8 ma, sono stati di fatto sottratti alla Comunità maddalenina poiché già destinati alla realizzazione di “50 nuovi alloggi” che avrebbero consentito una risposta alla grave carenza di alloggi economici popolari;

SOTTOLINEATO che i provvedimenti messi in atto con il protocollo di intesa del 3 settembre 2008 e con la delibera n. 50/6 del 16/9/2008 disattendono:
- tutti gli impegni formali ( accordo programma del 1992, convenzione ed accordo attuativo del 2004) precedentemente assunti;
- gli impegni assunti dalla Giunta regionale con la Delibera n. 47/10 del 16 novembre 2006, che prevedeva la costruzione di nuovi alloggi a canone sociale alla Maddalena e che, a pag 13 recita: “ con la localizzazione dell’intervento nel Comune della Maddalena si da attuazione all’intesa istituzionale del 2 dicembre 2005 tra il comune della Maddalena, la provincia Olbia tempio, il Presidente e la Giunta della regione Sardegna, in tema di accelerazione e qualificazione del processo di sviluppo territoriale di la Maddalena"
- gli impegni presi dall’assessore agli enti locali in consiglio regionale durante la discussione della mozione n. 188;

VALUTATO che
- in riferimento al G8, gli interventi di riqualificazione di cui sopra, non sono inquadrabili tra le opere strettamente funzionali all’evento stesso;
- Ai gravi disagi cui saranno sottoposti i 101 inquilini (tra i quali si riscontrano situazioni di grave disabilità), a seguito delle paventate demolizioni non prevedibili fino a qualche giorno fa, la nuova strategia portata avanti dalla Giunta regionale sottrae, di fatto, alla comunità di la Maddalena la possibilità di poter usufruire di 50 nuovi alloggi poiché è venuto meno lo stanziamento pari a 5 milioni di euro già precedentemente impegnati;

CHIEDONO
Di interpellare l’assessore ai lavori Pubblici, L’assessore agli enti locali ed il Presidente della regione per conoscere e sapere:

1) Se non ritenga opportuno attivare, con urgenza, una trattativa con il comitato degli inquilini della Maddalena per addivenire ad un accordo nel rispetto degli impegni formali (Accordo di programma, Convenzioni ed accordi attuativi) assunti negli anni passati;

2) Se non ritenga necessario sospendere in autotutela la deliberazione n.50/6 del 16/9/2008 al fine di valutare valide alternative per:

a. Contemperare l’esigenza di riqualificazione delle aree limitrofe alle zone di intervento operativo per il G8, con le esigenze dei residenti stanziali maddalenini che abitano da molti anni gli alloggi oggetto di demolizione.
b. Eseguire tali ristrutturazioni e riqualificazioni del quartiere senza dover ricorrere al trasferimento delle famiglie, evitando notevoli disagi e traumi sociali ed ottenendo il risparmio delle spese necessarie per il trasloco e relativi canoni di locazione per il tempo necessario all’esecuzione dei lavori.
c. Ridare attuazione alla delibera 47/10 del 16/11/2006 nella forma originaria, in modo che vengano così soddisfatte le esigenze di nuove abitazioni alla Maddalena;
d. utilizzare per le ristrutturazioni i fondi che possono essere recuperati procedendo alla vendita dei 155 alloggi dell’accordo di programma agli attuali inquilini aventi diritto.
3) Come intenda procedere per garantire l’incolumità degli inquilini nel caso in cui, come dichiarato dagli stessi, dovessero opporre azioni di resistenza in caso di sfratto forzato da parte della Regione;
4) Se sono state già selezionate imprese per i lavori di demolizione e ricostruzione e quali siano i criteri adottati per l’affidamento degli appalti;

Firmato
GIOVANNI PILERI

giovedì 9 ottobre 2008

LEGGE URBANISTICA, SINTESI IN AULA DELL'ON PILERI



URBANISTICA: PILERI (FI), POTERI ACCENTRATI NELLE MANI DELLA GIUNTA (AGI)

"Nutriamo forti perplessita' sull'impostazione della legge urbanistica, che prevede una pianificazione centralista nelle mani della Giunta regionale, comprimendo il ruolo degli enti locali e del Consiglio regionale".

Il relatore di minoranza Giovanni Pileri (Fi) attacca frontalmente il nuovo testo urbanistico arrivato stamane all'esame del Consiglio regionale. "Occorre rafforzare nel testo il principio di sussidiarieta'", ha proseguito Pileri, che ha espresso forti dubbi anche "sulle procedure che si intendono adottare per l'approvazione delle direttive", previste dalla legge. Il consigliere forzista ha puntato l'indice anche sulla procedura semplificata per le modifiche al Ppr, "un ulteriore accentramento dei poteri nelle mani della Giunta poiche' i tempi previsti non consentirebbero la presentazione nei termini delle osservazioni degli enti locali". Per il consigliere di opposizione, la legge dovra' prevedere con chiarezza le procedure previste per l'intesa tra enti locali e Giunta. Pileri ha invocato nella sua relazione una "normativa snella, basata sulla certezza del diritto". In apertura del suo discorso l'esponente di Forza Italia ha attaccato la maggioranza, invitandola "a non cantare vittoria per il mancato raggiungimento del quorum del referendum sulla legge 'salvacoste', ma di pensare piuttosto alle sue divisioni interne". Subito dopo la seduta e' stata sospesa per un'ora su richiesta del capogruppo Pd Antonio Biancu.
Cagliari lì, 09 ottobre 2008

lunedì 6 ottobre 2008

G8, SCARSE RICADUTE ECONOMICHE SULLE IMPRESE SARDE



MOZIONE: PILERI GIOVANNI
Sulle scarse ricadute economiche riferite alle imprese sarde , relative agli appalti per l’evento G8
IL CONSIGLIO REGIONALE,
PREMESSO
- che nel 2009 si svolgerà, alla Maddalena, il G8, evento che potrebbe rappresentare una grande opportunità per il rilancio economico non solo dell’isola di La Maddalena ma dell’intera Sardegna;
- Che nonostante gli ingenti finanziamenti stanziati, le ricadute economiche per le imprese sarde, relative alle fasi realizzative dei lavori a seguito dell’attribuzione degli appalti, risultano limitate, marginali e spesso mortificanti per un settore imprenditoriale che può competere alla pari con le imprese provenienti dal Continente;

PRESO ATTO
- Che nonostante i buoni propositi più volte dichiarati dal Presidente della Regione, la prima fase dei lavori appaltati evidenzia come le imprese locali siano state marginalizzate e relegate in condizioni di subordine nella famigerata riserva del 20%, che , invece di rappresentare un minimo garantito è invece diventato il parametro massimo di partecipazione per le imprese sarde;
- che inoltre, il 20% dei grandi lavori è stato affidato con la procedura del subappalto, quindi non un affidamento diretto della struttura di Missione, ma un rapporto diretto tra impresa capogruppo e imprese sarde;
- Che pertanto su un importo complessivo di 258 milioni di euro aggiudicati ad imprese capogruppo che hanno sede nella penisola, solo 42 milioni di euro sono stati affidati, quasi tutti in subappalto, alle imprese sarde;

CONSIDERATO
- Che a breve verranno affidati i lavori per la realizzazione della nuova Strada statale SASSARI OLBIA ( svincolo SS 131 bivio Ploaghe – SS597 – SS 199), finanziata con risorse esclusivamente regionali per un importo totale a base d’asta di euro 470 milioni, che verranno appaltati in nove lotti distinti;
- che in considerazione dell’elevato importo a base d’asta le imprese sarde si sono per tempo riunite in forme consortili, in modo da raggiungere i necessari requisiti di esperienza, professionalità e fatturato necessari per partecipare all’aggiudicazione diretta degli appalti;

VALUTATO che le opere finanziate pur non essendo direttamente funzionali allo svolgimento dell’evento G8, sono state inserite nell’elenco delle opere prioritarie, e quindi sottoposte ad una procedura di approvazione accelerata che però, se non controllata, rischia di estromettere dalle gare di appalto le imprese sarde;

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
1) Affinché adotti provvedimenti, indirizzi e quanto altro necessario per consentire, nelle procedure di urgenza previste, la possibilità di un riconoscimento delle professionalità imprenditoriali con sede in Sardegna al fine di evitare la marginalizzazione delle stesse, come già avvenuto nei primi sei grandi appalti espletati, che sono stati affidati a imprese continentali.
2) Ad attivare un confronto immediato con la struttura di Missione del G8 per verificare la possibilità di introdurre nelle procedure di appalto condizioni che, nel rispetto delle normative, ma comunque giustificate dall’urgenza, possano consentire maggiore partecipazione delle imprese sarde alla realizzazione delle opere.

Cagliari lì, 5 ottobre 2008

lunedì 29 settembre 2008

DIFENDIAMO LA CULTURA GALLURESE

clicca sopra per ingrandire
ECCO LA PROPOSTA DI LEGGE CHE HO PRESENTATO IN CONSIGLIO REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE E SALVAGUARDIA DEI CANTI DELLA MUSICA, DELLA POESIA GALLURESE..

Disposizioni per favorire la conoscenza e la diffusione
delle musiche, dei canti popolari,della poesia e della danza in Gallura


***************
RELAZIONE DEL PROPONENTE


La musica il canto e la danza rivestono un ruolo fondamentale nella tradizione sarda ed in particolare della Gallura, essendo espressione della cultura e della storia della nostra terra.
Da diversi anni, in tutta la Gallura si e` diffusa e affermata la voglia di valorizzare e salvaguardare i canti popolari, le musiche, la poesia e le danze che ne rappresentano la storia.
Nonostante gli studi volti ad individuare le origini di queste tradizioni, non si riesce a risalire ad un periodo ben preciso in cui collocarli, poiché la Sardegna è stata ed è un punto di incontro di varie culture.
Sicuramente la danza e la musica popolare rappresentano, quasi un rito praticato dalla gente piu` umile, dedita ai lavori piu` duri che, al crepuscolo o in qualche occasione particolare, si radunava e, ballando,
e cantando, trascorreva le ore per dimenticare le estenuanti fatiche della vita quotidiana.
In particolare, la storia del territorio Gallurese e` ricca di espressioni culturali popolari, come le danze, i canti popolari e la poesia.
Queste espressioni culturali, rappresentano un linguaggio comune a tutte le generazioni. Una forma d’arte e al contempo rappresentano la manifestazione dei sentimenti umani che hanno accompagnato l’uomo sin dall’antichità` fino ai giorni nostri.
Sono numerose le associazioni culturali che, volontariamente, mantengono vivo l’interesse per il canto, la musica la danza travalicando spesso i confini regionali e riscontrando sempre piu` vasto eco.
Un fenomeno che non e` solo musicale, ma e` tipica espressione di una determinata cultura, frutto del naturale incontro tra civiltà diverse, di revival di danze e musiche popolari.
Dopo un periodo di quasi abbandono e disinteresse da parte delle pubbliche amministrazioni,
negli ultimi anni, c’è stato un maggiore interesse anche grazie all’azione di sensibilizzazione da parte di musicisti, associazioni e consulte che hanno coinvolto i giovani in progetti di valorizzazione per la riscoperta dei canti, della poesia e della danza popolare.
Giova evidenziare che, da qualche tempo, alcuni centri culturali e associazioni si occupano del fenomeno legato alla valorizzazione di questo patrimonio culturale che, riprendendo temi che sembravano perduti, garantisce e tutela la continuità delle tradizioni ed il loro collegamento con le generazioni, aggregando giovani ed anziani.
Il presente disegno di legge mira, innanzitutto, a salvaguardare questo ricco patrimonio ed al contempo ad attribuire il giusto riconoscimento alla cultura musicale popolare di questo territorio e a quanti, da anni, ne promuovono la conoscenza e l’insegnamento, apportando cosi un forte contributo, per potenziare il tessuto culturale della nostra terra.
Esso reca disposizioni volte:
a) alla creazione di un marchio di area (o di denominazione dell’area) per la salvaguardia,
la conoscenza e la diffusione della musica, del canto, della poesia e della danza gallurese;
b) alla ricerca, allo studio, all’elaborazione della musica e dei canti popolari sardi e corsi collegati
alla canzone gallurese;
c) alla creazione di centri di studio, di biblioteche della musica, attraverso la raccolta di materiali,
Fonti orali e documentaristiche, ricerche sul campo, archivio, organizzazione di convegni etc.;
d) all’organizzazione di corsi di musica popolare, di poesia e di danza all’interno, soprattutto, delle scuole e di laboratori teatrali di cultura popolare
e) alla realizzazione di progetti scolastici sulla cultura popolare della Gallura;



PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
1. La presente legge tutela la conservazione, la conoscenza, la diffusione e la ricerca legate alla tradizione delle musiche delle canzoni popolari, della poesia e danze della Gallura.
2. La musica, il canto, la poesia e la danza gallurese sono riconosciuti come aspetti peculiari della cultura Sarda, da promuovere e sostenere come beni appartenenti al patrimonio culturale regionale.

Art. 2.
1. Ai fini di cui all’articolo 1, e` istituito un «marchio d’area», per promuovere la conservazione, la conoscenza e la diffusione della tradizione culturale della canzone della musica, della poesia e danza gallurese.
2. Per la realizzazione degli obiettivi di conservazione, conoscenza e diffusione della cultura popolare legata alla musica ai canti popolari e alla danza galluresi sono istituiti centri-studio e biblioteche della musica, con sedi nelle province di Olbia - Tempio.
3. I centri-studio e le biblioteche di cui al comma 2 perseguono le seguenti finalità:
a) raccolgono, conservano ed espongono materiali, fonti documentaristiche, archivi delle immagini, strumentazioni audiovisive e pubblicazioni che si riferiscono alla tradizione popolare della musica, canzone e poesia popolare e danze galluresi;
b) valorizzano la tradizione attraverso la ricerca e lo studio del patrimonio materiale e documentale relativo a tali musiche e canti;
c) promuovono iniziative e attività culturali, da attuarsi per mezzo di corsi di musica popolare, poesia e danza, laboratori teatrali di cultura popolare e curano l’individuazione di percorsi turistico - culturali attraverso gli stazzi, aree storiche ed archeologiche, luoghi sacri e insediamenti rupestri; iniziative volte a favorire la conoscenza e la diffusione dei riti e dei costumi della civiltà contadina gallurese.
4. Ai fini della presente legge, gli enti locali rientranti nella Provincia di cui al comma 2 assumono ogni utile iniziativa volta a sensibilizzare le popolazioni sui temi legati alla tradizione della musica, del canto popolare, della poesia e della danza con particolare riguardo alle credenze, agli aspetti socio-economici e ai riti rappresentati in queste forme espressive della cultura gallurese.

Art. 3.
1. All’onere derivante dalla presente legge, pari a un milione di euro per ciascuno degli
Anni 2008, 2009 e 2010, si provvede mediante fondi inseriti nella finanziaria 2009.

giovedì 18 settembre 2008

ABROGAZIONE LEGGE URBANISTICA


T.U. P.L. 11 – D.L. 204- P.L. 290/A

Disciplina per il governo del territorio regionale

RELAZIONE DI MINORANZA

La Quarta Commissione consiliare permanente, nella seduta del 24 luglio 2008 ha approvato, con il solo voto favorevole della maggioranza, il testo unificato concernente la “Disciplina per il governo del territorio regionale, più volte modificato ed aggiornato.
La minoranza ha espresso il voto contrario, astenendosi sui singoli articoli, ritenendo opportuno un maggior approfondimento degli stessi sia perché molte modifiche sono state apportate nelle ultime ore, anche sulla base delle osservazioni pervenute, senza che vi sia stata la possibilità di un attento esame delle stesse.
Ma aldilà dell’aspetto legato ai tempi ristretti dati alla minoranza per esprimersi, permangono forti perplessità sull’impostazione generale della legge che seppure abbia accolto alcune osservazioni, continua a prevedere un’impostazione di pianificazione centralista nelle mani della Giunta regionale, comprimendo il ruolo degli enti locali ma anche dello stesso Consiglio regionale.
Dall’esame del testo, emerge quindi la necessità di un maggiore approfondimento delle osservazioni presentate dalle associazioni di categoria, dall’ANCI e dal Consiglio delle Autonomie Locali (C.A.L.).
In particolare, riteniamo sia opportuno affermare e rafforzare nel testo il principio di sussidiarietà, come previsto dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 e nel contempo, limitare il potere decisionale e discrezionale della Giunta pro tempore, in merito alle problematiche paesaggistiche ed urbanistiche.
Infatti, tale impostazione è stata rilevata anche dal Consiglio delle autonomie locali: “ tutto il d.d.l. è permeato da un dirigismo del livello di governo regionale o meglio il testo proposto risulta chiaramente orientato verso il consolidamento, nelle mani della Giunta regionale pro tempore di ogni prerogativa in materia paesaggistica ed urbanistica”.
Seppure nel testo licenziato siano state apportate le necessarie modifiche per il controllo di competenza della Regione degli atti di pianificazione comunale, limitando quest’ultimo alla verifica di coerenza, permangono forti perplessità sulle procedure che si intendono adottare per l’approvazione delle Direttive ( art 31 atti di indirizzo e coordinamento) che dovrebbero essere approvate dal Consiglio regionale e non dalla Giunta, peraltro come già previsto dall’articolo 5, non abrogato, della legge regionale n. 45 del 1989.
Anche in questo caso è opportuno richiamare il parere espresso dal C.A.L. che recita: “ la delega data dal Consiglio alla Giunta per l’approvazione delle direttive si configura come una vera e propria cambiale in bianco nel campo applicativo dell’urbanistica”.
Come più volte evidenziato nelle sedute di Commissione la minoranza ha tra l’altro sollecitato la maggioranza a dare priorità all’approvazione delle direttive, anche anticipando la legge, come strumento di supporto ed indirizzo per la redazione dei piani urbanistici comunali così come previsto dalla legge regionale 45 del 1989, anche in considerazione del fatto che a distanza di due anni dall’approvazione del Piano paesaggistico regionale, nessun Comune ha ancora adottato il PUC.
Puc che in base alla legge regionale n. 8 del 2004 sarebbero dovuti essere adottati entro dodici mesi dalla pubblicazione del PPR.
Quindi un evidente fallimento non dei Comuni ma della politica urbanistica regionale che, con le norme contenute nel PPR rendono difficile la procedura di adozione che diventa ancora più problematica a causa della mancanza di direttive.
Senza considerare che a distanza di venticinque anni, rimane unico riferimento ancora richiamato nelle norme transitorie, il decreto dell’Assessore degli Enti locali 2266 del 1983 che appunto dovrebbe essere abrogato a seguito dell’approvazione delle direttive di cui sopra.
Altre perplessità riguardano le procedure previste dall’art 43 in relazione alla “verifica dell’operatività del piano paesaggistico regionale”, secondo la procedura semplificata ( art 30), che consentirebbe di aggirare le norme previste dalla legge n. 8 del 2004, contraendo oltremodo i tempi previsti per la pubblicazione e la presentazione di osservazioni da parte degli enti locali, dei privati e, il rilascio del parere della Commissione consiliare competente.
La tempistica prevista, infatti, più che rappresentare uno snellimento delle procedure, si configura come un ulteriore accentramento dei poteri nelle mani della Giunta poiché i tempi previsti non consentirebbero la presentazione nei termini delle osservazioni.

Altrettanto importante appare la necessità di rivedere la normativa al fine di consentire la concertazione di tutti gli atti pianificatori sottoponendoli alla preventiva approvazione della Conferenza Regione - Enti Locali.
La legge dovrà, tra l’altro, normare con chiarezza le procedure previste dall’istituto dell’intesa, garantendo un ruolo determinante dell’Ente locale e non di sottomissione nei confronti dell’esecutivo regionale.
Quindi, si dovrà pervenire ad una normativa snella, basata sulla certezza del diritto, che consenta ai comuni di poter adottare, in tempi congrui, i piani urbanistici comunali, anche a seguito delle necessarie ed urgenti modifiche da apportare al P.P.R. prima dell’approvazione della legge.
Nelle more di una più attenta rivisitazione del D.d.L. all’esame, la minoranza ha proposto una legge stralcio che consentirà in alcuni casi lo sblocco dei cantieri ormai fermi da molto tempo a causa dell’applicazione delle norme previste dal P.P.R. e delle contrastanti interpretazioni tra Regione e Magistratura, emerse nell’esame dei numerosi contenziosi attivati dai cittadini e dagli enti locali.
Il testo presentato conteneva alcuni commi, non approvati dalla commissione, e dal Consiglio, che prevedevano un maggiore riconoscimento dell’attività pianificatoria degli enti locali.
La minoranza ritiene altresì opportuno che prima di inserire all’ordine del giorno del Consiglio regionale l’esame della legge, si proceda ad ulteriori interlocuzioni con le associazioni di categoria, con l’ANCI e con il Consiglio delle Autonomie locali come richiesto dagli stessi in auduzione, nella seduta di Commissione del 22 luglio 2008
Solo a seguito di tale ulteriore confronto sarà possibile l’esame da parte dell’aula e la minoranza si riserva di presentare gli opportuni emendamenti in attuazione delle osservazioni contenute nella presente relazione , nonché emendamenti correttivi dei singoli articoli, molti dei quali non condivisi, che per brevità non sono stati citati.
Giovanni Pileri Vice presidente commissione

mercoledì 17 settembre 2008

ALLOGGI MONETA

La Maddalena

“ La REGIONE SPENDE I FONDI PUBBLICI PER REALIZZARE HOTEL CHE SARANNO GESTITI DA PRIVATI,
CANCELLA IL FINANZIAMENTO DI 5 MILIONI DI EURO GIA’ DESTINATO PER REALIZZARE 50 NUOVI ALLOGGI DI EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE ALLA MADDALENA.

Lo Sostiene il consigliere regionale Giovanni Pileri (FI) che a seguito della presentazione di una mozione aveva ottenuto ampie rassicurazioni sulla sorte dei 155 inquilini degli alloggi ex militari di Moneta.
Oggi al danno si aggiunge la beffa, infatti la Giunta Regionale con la delibera n° 50/6 del 16/9/2008 ha ratificato il protocollo di intesa dei giorni scorsi che prevedeva la demolizione di 101 alloggi, disattendendo gli impegni assunti dall’assessore Gian Valerio Sanna in Consiglio regionale.
La beffa , prosegue Pileri, è che i fondi necessari per gli interventi di demolizione e ricostruzione non provengono dal G8, ma una parte cospicua, 5 milioni di euro sono rappresentati dagli stanziamenti che la Regione aveva già deliberato in passato per realizzare 50 nuovi alloggi alla Maddalena , da destinare ad edilizia economica popolare.
Quindi in definitiva oltre il danno diretto per i 101 inquilini e i disagi per la demolizione si profila uno scippo per la comunità di la Maddalena poiché , non potranno essere realizzati i 50 nuovi alloggi per manacanza di fondi poichè gli stessi sono stati dirottati dalla Giunta regionale per la demolizione e ricostruzione di una parte degli alloggi esistenti.
Quindi la gestione di alcuni aspetti del G8 da parte della Regione, anziché portare benefici alle classi sociali meno abbienti, sta creando gravi disagi e danni economici e sociali alla comunità, anche in considerazione del fatto che molti inquilini interessati dallo sfratto, si trovano in grave stato di disabilità.
Chiedo quindi che venga attivato un tavolo di trattativa seria tra la Regione, lo Stato e gli inquilini nel rispetto della dignità umana, senza che prevalgano le manie di grandezza rispetto alle reali esigenze dei cittadini di La Maddalena

Giovanni Pileri
Consigliere regionale di Forza italia
Cagliari lì, 16 settembre 2008

lunedì 15 settembre 2008

STRADA Olbia – Arzachena - Santa Teresa

Pileri: le dichiarazioni di Soru sono inaccettabili

“Non è ammissibile che il Governatore SORU continui ad insistere sulla volontà di realizzare una strada a due corsie per i lotti già progettati sull’Olbia –Arzachena – Santa Teresa. Chi ha percorso quella strada questa estate si sarà reso conto quanto sia necessario dotarsi di una viabilità adeguata che non può essere certo a due corsie. I tempi di percorrenza Arzachena-Olbia nel mese di Agosto erano di 50 minuti, un’ora, per una distanza di circa 25 chilometri”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Giovanni Pileri (FI) che sta portando avanti una campagna informativa a favore delle quattro corsie.
“Non è concepibile ad esempio che il Governatore dichiari che non ci sono fondi, quando impegna oltre 60 milioni di euro, nel G8, per realizzare strutture alberghiere che verranno cedute poi a Privati, invece di finanziare appunto infrastrutture importanti per il territorio”.
“Infatti - continua l’esponente gallurese di Forza Italia - nonostante avessi sollecitato in commissione consiliare un dibattito invitando la Giunta regionale ad un ripensamento in merito all’intenzione di procedere alla progettazione di una strada a due corsie, la giunta Regionale, con una delibera del 24 Giugno u.s. ha deliberato in maniera definitiva l’abbandono della tipologia a 4 corsie”.
Il Consigliere azzurro invita quindi tutte le forze sociali e gli enti locali ha riprendere la battaglia contro queste strategie regionali che continuano a danneggiare l’economia e il diritto alla mobilità in sicurezza dei Galluresi, Condividendo pienamente le dichiarazioni del Deputato Settimo Nizzi apparse sui quotidiani locali.
“ Non è possibile - continua Pileri - che la Giunta Regionale con la Delibera n. 40/24 del 9 10 2007 e n. 35/27 del 24.6.2008, abbia accantonato definitivamente la possibilità di realizzare nel percorso Olbia - San Giovanni una strada a 4 corsie, a favore di una a 2 corsie, basandosi esclusivamente su un fantomatico calcolo del flusso di traffico fatto nel mese di aprile e non durante la stagione estiva quanto il numero di auto e mezzi pesanti cresce in maniera esponenziale.
E’ impensabile che per la realizzazione di un’arteria stradale non si tenga conto degli aspetti legati alla mobilità della popolazione e dello sviluppo socio economico che può derivare da un’adeguata viabilità”.
“Quindi è evidente a questo punto che sono state raccontate una serie di frottole, comprese quelle relative ad un elevato impatto ambientale che non viene più citato, poiché oggi si parla solo di mancanza di fondi. E la sicurezza? - prosegue Pileri -. Chi garantirà la sicurezza in una strada che diventerà molto più pericolosa di quella esistente? Basti pensare che verranno realizzate gallerie a doppio senso di circolazione, che, in caso di incidente, incendio o sosta di una’auto si potrebbero determinare situazioni di pericolo molto gravi per gli automobilisti”.

Cagliari, 11 settembre 2008

lunedì 8 settembre 2008

ALLOGGI LA MADDALENA

"Schierato con gli inquilini"


L'accordo di programma stipulato a Cagliari nei giorni scorsi non soddisfa i 155 inquilini delle ex case militari di La Maddalena. Seppure sia stato fatto un piccolo passo in avanti per quanto riguarda la possibilità di riscatto degli alloggi, vangono disattesi gli impegni presi anche in Consiglio Regionale dall'Assessore Sanna, che rispondendo alla mia mozione aveva dato ampie garanzie che nessuna casa sarebbe stata abbattuta.Ora se è comprensibile che per motivi di sicurezza degli edifici si possa, in qualche caso , decidere di demolire e ricostruire in sito, non si capisce come e perchè si vogliano demolire oltre 90 alloggi.

Poichè tale scelta progettuale di riqualificazione non è direttamente legata al G8, penso che non possano essere applicati il segreto di stato e provvedimenti urgenti a danno degli inquilini.
Quindi sosterrò la protesta fino a che non siano date ampie garanzie alle famiglie maddalenine.

firmato
On. Giovanni Pileri

venerdì 5 settembre 2008

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu



La pronuncia del Consiglio di Stato

Evitato il colpo di mano della Giunta che con la delibera n. 45/20 del 28/8/2008 ha approvato alcuni emendamenti al Disegno di legge n. 161 all’esame della Commissione urbanistica , riguardante “modifiche ed integrazioni alla legge regionale 22 dicembre 1989/ 45 e cioè la
Costituzione della commissione regionale del Paesaggio.
Lo dichiara Giovanni Pileri (FI) , vicepresidente della IV commissione , che nella seduta del 4 settembre , ha chiesto la sospensione dell’esame del disegno di legge che dovrebbe nelle intenzioni della Giunta consentire di poter bloccare nuovamente gli interventi di TUVIXEDDU, per i quali da poco si è pronunciato il Consiglio di Stato.
Gli emendamenti presentati e la fretta di approvare al più presto il testo , prosegue Pileri, hanno lo scopo di accentrare sempre di più il potere del governo del territorio nelle mani della Giunta Regionale.
Infatti La Giunta propone l’istituzione della Commissione regionale del Paesaggio, in adeguamento al decreto Urbani , in sostituzione della commissione provinciale per le bellezze naturali previste dall’art 33 della legge regionale n. 45, che viene così abrogato.
Il Problema, prosegue il Consigliere Forzista, è che con gli emendamenti della Giunta approvata la scorsa settimana, la nomina dei componenti della commissione paesaggio non verrà fatta più dal Consiglio regionale, come previsto dalla legge 45, ma dalla Giunta stessa.
Tutto questo è inammissibile , infatti di fronte alle problematiche che si sono verificate intorno al caso TUVIXEDDU , è assurdo che la Giunta voglia esercitare un potere che non gli compete , soprattutto in una argomento così delicato, che meriterebbe scelte ponderate prese nelle sede opportune come quella del Consiglio regionale.
E’ ovvio che su questo argomento faremo una battaglia in commissione per evitare i soliti colpi di mano del Governatore.

firmato
On. Giovanni Pileri

martedì 26 agosto 2008

SI ALLA 4 CORSIE

E' INIZIATA LA NOSTRA BATTAGLIA PER LA STRADA 4 CORSIE....
foto scattata ad Olbia il 14 agosto 2008


ECCO IL POSTER BASS CHE STA GIRANDO PER FAR CONOSCERE IL NOSTRO SLOGAN...

A BREVE INIZIEREMO CON IL VOLANTINAGGIO E CON LA RACCOLTA DELLE FIRME...

lunedì 18 agosto 2008

STRADA 4 CORSIE

Hai mai pensato ad una viabilità che consenta adeguate condizioni di sicurezza per te e per i tuoi cari?
Una viabilità che faciliti la crescita economica e sociale della Gallura?
Una viabilità che consenta di raggiungere in tempi certi il capoluogo della Provincia ed i suoi servizi, gli ospedali, l’aeroporto e il porto?
Tutto ciò non sarà possibile a seguito della delibera di Giunta regionale del 24/06/2008 che ha sancito l’abbandono della tipologia a 4 corsie per la strada Olbia - Arzachena – Santa Teresa.
La suddetta delibera prevede la realizzazione di un strada a a 2 corsie per il primo tratto da Olbia a San Giovanni, in direzione Arzachena.
E’ per questo che , in Consiglio regionale, ho presentato una interpellanza contestando la scelta della Giunta e chiedendo che il primo lotto venga realizzato a 4 corsie.
Non possiamo accettare questa imposizione del Governatore Soru.
Non possiamo permettere un ulteriore scippo alla Gallura.
Ti invito a partecipare alle future azioni di protesta che organizzeremo.
Puoi prendere visione della documentazione visitando il mio blog o il sito istituzionale della Regione Sardegna.

Giovanni Pileri
Consigliere regionale

POSTA UN COMMENTO (non è necessario essere iscritti)
oppure invia un e-mail a onpileri@gmail.com

sabato 2 agosto 2008

MARINA DI LA MADDALENA

Assicurazioni della Giunta sui 155 alloggi ex-Marina di La Maddalena = Soddisfatto il presentatore della mozione, Giovanni Pileri

Con la mozione 188, di cui era primo firmatario Giovanni Pileri (Fi), sulla “mancata attuazione degli impegni sottoscritti dalla Regione e dal Comune di La Maddalena in merito ai 155 alloggi dismessi dalla Marina militare e sulla necessità di assegnare gli stessi agli attuali inquilini aventi diritto, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento” si sono conclusi i lavori del Consiglio regionale e l’intera tornata consiliare prima della pausa estiva. L’Assemblea regionale infatti sarà riconvocata a domicilio.
Quanto alla mozione 188, essa è stata illustra dal presentatore, Giovanni Pileri, che ha ricordato l’intero iter dei beni del demanio militare che erano adibiti ad alloggi e le vicende concernenti le dismissioni demaniali e la convenzione stipulata quattro anni fa fra Ministero della difesa-Regione-Comune di La Maddalena. Lamentando come nonostante tutti gli impegni assunti ancora gli alloggi non sono stati assegnati agli aventi diritto, ha espresso la preoccupazione che questo fatto possa in qualche modo danneggiare i diritti degli attuali assegnatari.
L’assessore all’Urbanistica, Gian Valerio Sanna, nella sua risposta ha assicurato che da parte della Regione continua ad esservi la piena volontà di concludere positivamente la convenzione richiamata, ed ha affermato che non esiste alcuna ipotesi di diversa utilizzazione o peggio di demolizione degli immobili.
A fronte di queste ampie assicurazioni, il consigliere Pileri ha espresso la propria soddisfazione, ritirando la mozione, ed anzi chiedendo alla Giunta di sollecitare il Comune di La Maddalena alla definizione degli atti necessari.
Il Presidente Giacomo Spissu, a questo punto, ha tolto la seduta. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.
Cagliari, 1 agosto 2008

mercoledì 23 luglio 2008

URBANISTICA



URBANISTICA: PILERI, SERVE PROVVEDIMENTO SNELLO E CONDIVISO DAGLI ENTI LOCALI

“Il giudizio negativo espresso dall’Anci e dal Consiglio delle autonomie locali, in audizione stamani in IV Commissione, non solo è pienamente condivisibile, ma conferma le nostre preoccupazioni dopo l’accelerazione impressa dalla maggioranza per approvare la legge urbanistica”.
Lo sostiene il vicepresidente della IV Commissione Urbanistica Giovanni Pileri (Fi) dopo l’audizione di stamani dell’Anci e del Consiglio delle autonomie.
Pileri aveva più volte evidenziato la necessità di una legge ispirata a principi di sussidiarietà che restituisse il ruolo pianificatorio degli enti locali limitando il potere discrezionale della giunta regionale.
“Oggi – dice Pileri – servirebbe un provvedimento più snello che sblocchi i cantieri fermi ormai da troppo tempo a causa di un PPR che ha imbalsamato non solo le coste, ma anche i centri urbani lontani dalla fascia costiere, e che bisognerebbe adeguare e modificare”
“Altrettanto indispensabili – prosegue Pileri – risultano le direttive previste dalle legge 45/89 che dovrebbero però essere approvate non dalla Giunta, ma dal Consiglio”.
“A distanza di due anni dall’approvazione del PPR – prosegue Pileri – nessun comune ha ancora adottato il Puc. E’ necessario quindi che il legislatore ascolti e recepisca le giuste osservazioni pervenute dalle associazioni di categoria, dell’Anci e dal Consiglio delle autonomie locali”.
“Noi ci faremo promotori – dice Pileri – di portare avanti iniziative che vadano in questa direzione al fine di restituire la certezza di diritto ai cittadini, dando – conclude – risposte ad un settore, quello dell’edilizia, in crisi da troppo tempo, seppur nel rispetto alla salvaguardia ambientale”.
Cagliari, 22 lug. 2008

mercoledì 16 luglio 2008

CONSORZI INDUSTRIALI

RIFORMA DEI CONSORZI INDUSTRIALI
PILERI: “SE NON SI APPROVA LA LEGGE, SETTORE INDUSTRIALE SARA’ PILOTATO”

“La legge di riforma sui consorzi industriali arriva in aula con grave ritardo”. Lo sostiene il consigliere di Forza Italia Giovanni Pileri, intervenendo in aula durante il dibattito di questo pomeriggio.
“Il problema – sostiene Pileri – non è più quello di fare una buona riforma, ma siamo alla resa dei conti nella maggioranza. Soru vuole commissariali per poterli controllare. Commissariare infatti significa mancanza di organi democraticamente eletti, quindi accentramento del potere nelle mani di una sola persona”.
“Il dibattito in aula – prosegue il consigliere di Fi – è importante, speriamo che non sia inutile poiché è concreto il rischio di un maxi emendamento della Giunta che vanifica il lavoro della Commissione industria e dell’Aula”.
“Infatti – prosegue Pileri – se non verrà approvata la legge, si prospetta uno scenario nel quale il settore industriale potrebbe essere pilotato in previsione delle elezioni del 2009”.“Quindi – conclude Pileri – una gestione politica non basata su progetti di crescita e di sostegno alle imprese, ma di semplice e pura gestione del potere fino all’appuntamento elettorale dell’anno prossimo”
Cagliari, 15 luglio 2008

lunedì 30 giugno 2008

STRADA Olbia-Arzachena-Santa Teresa

OLBIA –San Giovanni “ meglio la 4 Corsie”

INTERPELLANZA IN CONSIGLIO REGIONALE
Del Consigliere regionale Giovanni Pileri

Non si hanno più notizie del progetto della STRADA A SCORRIMENTO VELOCE Olbia – Arzachena – Palau - S. Teresa, lo dichiara il Vice presidente della Commissione trasporti Giovanni Pileri (FI).
Infatti ,continua l’esponente gallurese di Forza Italia, dopo aver sollecitato in commissione consiliare un dibattito invitando la Giunta regionale ad un ripensamento in merito all’ intenzione di procedere alla progettazione di una strada a due corsie, non si hanno più notizie sull’iter approvativo , sugli stanziamenti , sulla valutazione di impatto ambientale.
Mentre nelle altre parti della Sardegna ,vedi Campidano, vengono realizzate dispendiose varianti ai tracciati a 4 corsie esistenti, come la circonvallazione di Sanluri ( Città natale di Soru), la Gallura continua ad essere dimenticata sia per il collegamento Olbia - Santa Teresa sia per quello Abbasanta – Buddusò - Olbia.
Il Consigliere azzurro invita quindi tutte le forze sociali e gli enti locali ha riprendere la battaglia contro queste strategie regionali che continuano a danneggiare l’economia e il diritto alla mobilità in sicurezza dei Galluresi, organizzando un’imponente manifestazione nel prossimo autunno.
Non è possibile, continua Pileri, che la Giunta Regionale con la Delibera n. 40/24 abbia accantonato la possibilità di realizzare nel percorso Olbia - San Giovanni una strada a 4 corsie, a favore di una a 2 corsie di tipologia C.
Al momento risultano stanziati 84 milioni di euro di cui 59 milioni per il tratto OLBIA - San GIOVANNI e adeguamento della strada esistente San Giovanni – Bivio Porto Cervo e 25 milioni per la tratta Arzachena – Palau. Con soli 30 milioni aggiuntivi si potrebbe realizzare il primo tratto, anziché a due, a quattro corsie.
IL calcolo del flusso di traffico fatto dalla Regione è stato effettuato nel mese di aprile e non durante la stagione estiva quanto il traffico cresce in maniera esponenziale.
Tra l’altro questo non può essere l’unico parametro per decidere la tipologia della strada, vanno, infatti, considerati gli aspetti legati alla mobilità della popolazione e dello sviluppo socio economico che può derivare da un’adeguata viabilità”.
Indipendentemente quindi dagli studi sui flussi veicolari effettuati dalla Regione è importante che la strada sia adeguata a supportare, soprattutto durante il periodo estivo, il notevole incremento di auto e mezzi pesanti.
Mezzi che inevitabilmente intasano la viabilità, causa di un’elevata percentuale di incidenti spesso gravissimi e di disservizi che derivano dalla difficoltà di raggiungere in tempi ragionevoli gli ospedali, l’aeroporto ed il Porto di Olbia e quello di Golfo Aranci dalle località rivierasche e non.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali precisa Pileri è opportuno ricordare che il progetto che prevedeva 4 corsie fino ad Arzachena era già stato sottoposto a VIA nazionale e che, la strada a 2 corsie per problemi legati alla sicurezza in fase di sorpasso e di arresto, ha necessità di raggi di curvatura soprattutto altimetrici, maggiori della strada a 4 corsie; e questo, si traduce, pur con un minore consumo di sedime, in un maggiore impatto ambientale.
In definitiva continua L’esponente azzurro non è più tollerabile un atteggiamento che questo tipo ed è per questo che ho preparato un’interpellanza al Presidente della Giunta regionale chiedendo informazioni in merito allo stato di attuazione della progettazione, della Valutazione di impatto ambientale, della necessità di realizzare una viabilità a quattro corsie anziché a due che non potrà, se portata avanti, mai risolvere i gravi problemi di sicurezza, di decongestionamento del traffico nel periodo estivo, della competitività e crescita socio economica delle comunità galluresi.
La debolezza del sistema viario Che collega Olbia Con Arzachena-Palu.S.Teresa è stato messo in evidenza anche dal Commissario straordinario del G8 Bertolaso che sta studiando come creare un sistema di trasporto alternativo dall’aeroporto di Olbia alla Maddalena con dispendio di ingenti risorse economiche.
Probabilmente, se inserita per tempo, la viabilità in esame poteva diventare una delle opere importanti e allo stesso tempo strategiche del G8.


firmato
On. Giovanni Pileri

sabato 28 giugno 2008

FORZA ITALIA: FRETTA SOSPETTA SU LEGGE URBANISTICA



Una accelerazione “sospetta” quella che la maggioranza vorrebbe imprimere alla legge urbanistica. E’ lo strumento per rimediare alla gabbia del Piano paesaggistico regionale, in quanto la Regione (quindi, la Giunta) si riappropria di un ruolo, nella pianificazione del territorio, che spetterebbe (per indirizzo costituzionale) ai Comuni (secondo la “vecchia” legge, la numero 45 del 1989). E' quanto sostiene il gruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale.

CAGLIARI - Il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale esprime parecchi dubbi sulla proposta di legge urbanistica all'esame della Quarta Commissione e contesta la maggioranza per la fretta di volerla approvare. Il capogruppo Giorgio La Spisa avanza un sospetto: “Hanno constatato che il Piano paesaggistico blocca tutti, forse la stessa Regione per i suoi interventi. E' una gabbia con maglie talmente fitte che, per l'ultimo anno di legislatura, c'è la necessità di dare l'impressione di allargarle riscrivendo il PPR attraverso nuove norme urbanistiche”. Su questo tema, La Spisa ritiene che il centrosinistra possa ritrovare la compattezza in aula (sarebbe utile alle “fazioni che si stanno combattendo”): per la Giunta che sbloccherebbe la situazione esistente; per chi contesta il presidente della Regione, Renato Soru, per dimostrare ai sardi che si sono corretti i disastri.Per Forza Italia occorre una legge, ma che sia “buona e garantista”, mentre il testo discusso, già modificato e integrato una decina di volte negli ultimi tempi, lascia perplessi. Si criticano un eccessivo potere discrezionale attribuito alla Giunta a discapito del Consiglio e la portata delle norme transitorie, ad esempio sui cosiddetti beni identitari, di alto valore paesaggistico: si potrebbe modificare il PPR senza seguire le procedure previste. “E' un tentativo da fermare - ha evidenziato La Spisa - e, comunque, è da portare alla luce del sole”. Mariano Contu ha ribadito che “il momento è poco adeguato” per questa riforma e che Giunta e maggioranza “vorrebbero avere le mani libere”, mentre Giovanni Pileri, vicepresidente della Commissione Urbanistica, ha aggiunto: “Non è possibile che questa Giunta non abbia ancora trovato la forza e il coraggio di intervenire sul PPR che ha bisogno di una revisione. Noi abbiamo bisogno di una legge che, invece, dia dignità agli enti locali e certezza di diritto ai cittadini”.
martedì, 24 giugno 2008

giovedì 19 giugno 2008

VERTENZA MERIDIANA

AUDIZIONE IN IV COMMISSIONE DELL’ASSESORE DEI TRASPORTI

PILERI (FI): «Nessuna notizia certa sul futuro di Meridiana. La commissione senta anche l’Ad Rossi»

Si è appena conclusa in IV commissione (Trasporti), l’audizione dell’assessore dei Trasporti Sandro Broccia, per riferire sulla vertenza Meridiana.
Durante l’audizione, richiesta dal vicepresidente Giovanni Pileri (Fi), sono state esaminate le problematiche relative al grido d’allarme lanciato dai sindacati e dai dipendenti della compagnia olbiese, sul rischio di un ridimensionamento, sia in termini occupazionali che logistici di Meridiana nell’isola.
“Infatti – sostiene Giovanni Pileri - non si hanno ancora notizie certe sul futuro della compagnia, se non a seguito di qualche dichiarazione dell’amministratore delegato dell’azienda, Gianni Rossi, pubblicata sulla stampa. Il piano industriale – prosegue il vicepresidente Pileri –, che doveva essere presentato nel 2006, è stato presentato oggi, e sarà oggetto di approvazione da parte dei sindacati”.
Durante l’audizione Pileri ha evidenziato la necessità di un ruolo più incisivo della Regione per scongiurare lo smantellamento della compagnia a favore di altre compagnie controllate come Eurofly, ed ha proposto una risoluzione, approvata all’unanimità, con la quale si chiede “un forte impegno della Giunta regionale per garantire la continuità e il miglioramento di un servizio di vitale importanza per la Sardegna, garantendo il mantenimento dei livelli occupativi e delle infrastrutture logistiche presenti nell’isola”.
Il vice presidente Pileri ha anche richiesto che nei prossimi giorni la Commissione possa sentire anche l’amministratore delegato di Meridiana Gianni Rossi per riferire in merito alla vertenza.

Cagliari lì, 19 giugno 2008

lunedì 9 giugno 2008

LA MADDALENA, 155 FAMIGLIE A RISCHIO SFRATTO



ECCO LA MOZIONE PER SCONGIURARE TALE PERICOLO

MOZIONE DEI CONSIGLIERI: PILERI GIOVANNI - LA SPISA-AMADU-CHERCHI-LICANDRO LOMBARDO- PETRINI-PITTALIS - SANJUST- RASSU
Con richiesta di convocazione urgente…..
Sulla mancata attuazione degli impegni sottoscritti dalla Regione e dal Comune di La Maddalena in merito ai 155 alloggi dismessi dalla Marina Militare e sulla necessità di assegnare gli stessi agli attuali inquilini aventi diritto.


IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO
- Che è concreto il rischio di una grave crisi abitativa relativa al prima casa che interessa la Comunità di La Maddalena ed in particolar modo la maggior parte degli inquilini degli ex 155 alloggi militari passati alla R.A.S. e concessi in comodato all’Amministrazione comunale;
- Che gli stessi sono titolari di diritto di prelazione per l’acquisizione di immobili che rientrano nei beni dismissibili ai sensi della legge regionale n. 35 del 5 dicembre 1995 e della legge n. 560 del 24 dicembre 1993;
VISTO l’Accordo di Programma stipulato fra la Regione Autonoma della Sardegna, l’Amministrazione Difesa ed il Comune di La Maddalena il 12 ottobre 1992 nel quale, tra l’altro, la Difesa si impegnava a non dare attuazione a provvedimenti di sfratto nei confronti delle famiglie che occupavano al momento gli alloggi di cui all’accordo di programma;

VISTA la convenzione fra la Regione Autonoma della Sardegna, l’Amministrazione Difesa ed il Comune di La Maddalena del 24.marzo 2004, relativa all’uso dei 187 alloggi, di cui 155 dismessi dall’Amministrazione Difesa a favore della Regione Sardegna con verbali in data 24 marzo 2003 e 4 aprile 2003ed altri 32 costruiti dalla R.A.S. in attuazione dell’Accordo di Programma del 1992;

CONSIDERATO che la suddetta convenzione prevede che L’Amministrazione regionale concede in comodato al Comune di La Maddalena i 187 alloggi con l’impegno per lo stesso di assegnare 32 alloggi in uso abitativo all’Amministrazione della Difesa, mentre i restanti 155 alloggia di edilizia economica popolare ( L.R. n. 35 e Legge n. 560) saranno destinati a soddisfare le esigenze abitative di La Maddalena;

VISTO l’accordo attuativo del 23 aprile 2004 in esecuzione della convenzione sottoscritta in data 23. marzo 2004, con il quale l’Amministrazione Regionale si impegna ad attuare ogni possibile atto finalizzato all’acquisizione dei 155 alloggi da parte degli occupanti, secondo le modalità e i termini che saranno definiti dalla Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di La Maddalena, con successivo provvedimento;
VISTA la delibera della Giunta regionale n. 42/11 del 12 ottobre 2004 relativa al settimo elenco dei beni immobili alienabili ai sensi della L.R. 35/93;

VISTA la nota del 13 giugno 2005 con la quale il Sindaco di La Maddalena evidenzia

Che in base all’art. 3 della convenzione, stipulata presso la Presidenza della Giunta regionale in data 24 marzo 2004, gli alloggi di che trattasi sono destinati a soddisfare le esigenze abitative del Comune di La Maddalena nel rispetto delle leggi vigenti in materia di edilizia economico-popolare anche in riferimento alle richieste di alienazione da parte dei locatari;
VISTA L’intesa istituzionale tra l’amministrazione comunale, la provincia Olbia Tempio, il Presidente della Giunta Regionale in data 2 dicembre 2005, con la quale viene espresso l’intendimento da Parte del Presidente della Giunta di volere ritirare dall’elenco dei beni dismissibili gli immobili di proprietà regionale collocati in località Moneta ed in aree limitrofe all’Arsenale tra le quali ricadrebbero gli alloggi di cui sopra;

PRESO ATTO che sempre il Presidente della Giunta ha espresso la volontà che gli stessi beni saranno dismessi nel quadro di un progetto generale di riuso dell’intera area ed i proventi saranno integralmente impegnati a favore dell’edilizia sociale nel territorio comunale sulla base di un progetto pluriennale di intervento predisposto dal Comune d’intesa con la Regione;

ACCERTATO che , al momento, nessun progetto pluriennale di intervento risulta predisposto e che, qualora venisse attuata tale intesa verrebbero disattesi i precedenti accordi istituzionali tra Regione, Difesa e Amministrazione comunale in merito alla destinazione degli immobili considerati;


VALUTATA la grave crisi abitativa ed economica che sta attraversando la Comunità Cittadina e che la maggior parte degli inquilini degli ex alloggi militari ora passati alla R.A.S. ha, in ripetute occasioni, avanzato domanda di acquisto degli stessi.


RITENUTO necessario dare attuazione alle procedure di alienazione degli immobili in questione, a favore degli attuali inquilini aventi diritto.


PRESO ATTO che, la problematica riveste una notevole rilevanza sociale in considerazione del grande numero di nuclei famigliari coinvolti, molti dei quali, peraltro stanno sopportando un diffuso disagio abitativo per le condizioni degli alloggi cui spesso si somma il problema relativo al reddito individuale, soprattutto in riferimento ai singoli anziani.

VISTE la Legge Regionale 5 dicembre 1995 nr. 35 e la Legge del 24.12.1993 nr. 560.
IMPEGNA La Giunta regionale a riferire in Consiglio circa il mantenimento degli impegni formalizzati con l’accordo di programma del 12 ottobre 1992, la convenzione del 24 marzo 2004 e l’accordo attuativo del 23 aprile 2004 al fine di garantire la possibilità di riscatto degli immobili a favore degli inquilini che a vario titolo ne avevano fatto richiesta.
A riferire urgentemente sugli intendimenti della Giunta e quali iniziative siano state poste in essere per garantire il diritto alla casa ai 155 inquilini che occupano gli immobili considerati;
A riferire in merito all’esistenza di progetti di riconversione turistica delle aree e degli edifici,a favore di terzi privati , per i quali gli attuali inquilini hanno chiesto l’alienazione e per i quali si chiede l’applicazione del diritto di prelazione previsto dalle norme regionali e statali.

Firmato
PILERI GIOVANNI
LA SPISA-AMADU-CHERCHI-LICANDRO
LOMBARDO- PETRINI-PITTALIS - SANJUST- RASSU