mercoledì 30 gennaio 2008

PORTO DI CANNIGIONE



Interpellanza del consigliere regionale Giovanni Pileri

Sui ritardi nei lavori di completamento del Porto di Cannigione nel Comune di Arzachena.



Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- La Regione Sardegna ha appaltato alla Soc. TRACAL Srl i lavori di completamento del porto turistico di Cannigione nel Comune di Arzachena;

CONSIDERATO che, ha seguito delle proroghe e delle sospensioni, i lavori sarebbero già dovuti essere conclusi ponendo fine così ai gravi disagi degli utenti diportisti e della popolazione residente;

PRESO ATTO che, ha seguito delle perizie di variante, e della risoluzione del contenzioso, la ditta Tracal si era impegnata, in un incontro con la Regione, la Capitaneria di Porto e L’amministrazione Comunale, a concludere i lavori entro il mese di maggio 2008;

TENUTO CONTO che, ormai da diversi mesi, i lavori sono stati interrotti senza alcuna spiegazione e che tutto il piazzale e le aree demaniali si trovano in uno stato di abbandono che determina una pessima immagine per la località turistica di Cannigione;

CONSIDERATO che, nel mese di maggio e giugno 2008, nella stessa località, anche a seguito delle rassicurazioni circa l’ultimazione dei lavori, si svolgeranno i campionati italiani e mondiali di vela classe J24;

VISTA la nota prot. 1799 del Comune di Arzachena in data 14/01/2008 con la quale si esprime la preoccupazione per il protrarsi della sospensione dei lavori;

CONSIDERATO che tale sospensione comporterà inevitabilmente l’impossibilità di concludere i lavori entro la prossima stagione estiva e che, non sarà possibile usufruire dei piazzali per la sosta delle numerose imbarcazioni che dovranno partecipare al campionato mondiale di vela;


CHIEDE

Di interpellare il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore ai Lavori Pubblici, al fine di sapere:

1) Se i lavori siano stati sospesi unilateralmente dalla ditta TRACAL SRL senza alcuna comunicazione ufficiale al competente Assessorato, determinando così una grave inadempienza contrattuale;

2) Se siano stati definiti gli aspetti relativi al contenzioso tra la ditta TRACAL SRL e la Regione;

3) Se la TRACAL SRL abbia presentato un crono-programma dei lavori con particolare riferimento alla perizia di variante;

4) Come si intenda procedere per garantire la ripresa dei lavori al fine della loro ultimazione entro l’inizio della prossima estate;

5) Se abbia valutato il grave danno economico e di immagine che potrà derivare qualora non venga resa disponibile l’area già individuata per lo svolgimento dei mondiali di vela 2008;

6) Se non ritenga opportuno, vista la grave situazione che si è creata e la contengibilità della problematica, attivare la procedura di “esecuzione d’ufficio” quantomeno per la conclusione dei lavori nelle aree destinate alla manifestazione di cui sopra.

CAGLIARI lì, 28 GEN 2008

sabato 19 gennaio 2008

Rifiuti Campani




Intervento in Consiglio regionale 17 gennaio 2008

Grazie Presidente,
In apertura voglio esprimere la solidarietà al Presidente della regione per gli atti vandalici subiti.
Ritengo però con la stessa serenità dissentire dall’operato dello stesso presidente poiché ha agito senza coinvolgere il Consiglio e gli enti locali. Il problema dell’emergenza rifiuti và esaminato nei due contesti: quello nazionale e quello Regionale;
Il vero obiettivo a Livello Nazionale è quello di mantenere il potere in una Regione chiave come la Campania, governata da più di dieci anni dal centro-sinistra, che rischia di franare miseramente di fronte all’emergenza rifiuti. Prodi è preoccupato, non tanto dalle conseguenze sanitarie sulla popolazione Campana, ma perché “tutto il mondo ci guarda” e non vuole che l’Italia dia questa immagine negativa.
Come apparso su una nota stampa del giornale “Il mattino “ di Napoli del 12 Gennaio 2008 e come spesso succede nel nostro paese, la discussione sui rifiuti napoletani si svolge eludendo i termini concreti della questione e le vicende storiche che stanno provocando il disastro.
E’ necessario ricostruire la catena degli errori è responsabilità che hanno portato alla situazione attuale :

- 1998 in Campania viene aggiudicata una gara per la realizzazione di due termovalorizzatori e sette impianti CDR (Combustibile Derivato Rifiuti) appalti conclusi nel 2000 con Bassolino con l’aggiudicazione all’impresa Fibe Impregilo che propose tra l’altro i sistemi di trattamento meno avanzati.
Da questi impianti esce un rifiuto chiamato “tal quale” cioè rifiuti triturati, impacchettati ma tali e quali a quelli entrati, che anche se ci fosse il termo valorizzatore non potrebbero essere mai bruciati.
Questo è uno dei motivi principali per cui il territorio campano e pieno di eco-balle che non potranno essere smaltite con sistemi moderni ma che sono finiti o finiranno in discarica.

Sul territorio napoletano sono oggi accumulate circa 6,5 milioni di tonnellate di eco-balle, molto probabilmente contaminate da rifiuti tossici industriali illegali, impossibili da bruciare.
E’ risaputo, come emerge dalle indagini svolte dai Giudici napoletani , che i 6,5 milioni di eco- balle non possono essere incenerite poiché fuori legge.
Come è possibile allora Assessore Morittu che nessuno in questi anni si sia accorto che le eco-balle erano fuori norma?
La risposta è semplice: nessuno controllava, e lo stoccaggio delle eco-balle, rappresentava un enorme affare per chi gestiva la filiera del trasporto e della messa in discarica temporanea.
Costava di più trasferire in discarica che all’inceneritore in Germania.
“Le eco-balle sono dunque una immensa discarica imballata”
Dunque Assessore mentre la giunta della Regione Sardegna, in ragione della solidarietà, non rispetta neppure la propria legge n. 6 del 24 aprile 2001che vieta lo stoccaggio e transito di rifiuti provenienti da altre regioni e , applica sanzioni pesanti ai Comuni sardi e quindi ai cittadini quando non si raggiunge la percentuale di raccolta differenziata come previsto da apposite delibera di Giunta regionale, la Campania, per 14 anni ha ammassato rifiuti indifferenziati che in parte verranno scaricati sul territorio Sardo.
Si sta tra l’altro dando una immagine distorta della verità;
Si dice che il problema della spazzatura napoletana è una questione di ordine pubblico da risolvere con la polizia ed eventualmente con i manganelli.
In realtà tale strategia ha come primo obbiettivo urgente, quello di fare sparire l’immagine della spazzatura dai teleschermi, sulla quale rischia di cadere il Governo e la sua credibilità in Europa.
Assessore , Il rifiuto del Casic di Cagliari di accettare le eco-balle, che come già detto non possono essere incenerite, merita rispetto, attenzione e precise verifiche sulla qualità dei rifiuti che stanno arrivando in Sardegna.
L’invito è quindi a sospendere ogni attività di trasporto,stoccaggio, di rifiuti poiché non esistono dati , verifiche e quindi certezze che possano garantire la salute dei sardi.

lunedì 14 gennaio 2008

Rifiuti in Sardegna


6000 TONN DI RIFIUTI INDIFFERENZIATI
“E’ SICURAMENTE IN CONTRASTO CON LA NORMATIVA REGIONALE L’ARRIVO DI RIFIUTI DALLA CAMPANIA”

Sono almeno due le motivazioni di carattere legislativo che evidenziano il contrasto tra l’azione intrapresa dalla Regione Sardegna e le sue stesse leggi in riferimento allo stoccaggio dei rifiuti solidi urbani.
Queste le dichiarazioni dell’on Giovanni Pileri che dopo aver aderito alla firma della mozione presentata dal centro destra sta preparando un interpellanza sull’argomento.
In particolare, continua il consigliere azzurro, La Regione sta operando in contrasto con le sue stesse leggi ;
Infatti l’art 6 , comma 19, della legge regionale n. 6 del 24 aprile 2001, fa divieto espresso di trasportare, stoccare, trattare o smaltire nel territorio della Sardegna rifiuti comunque classificati, di provenienza extra regionale;
Altrettanto evidente è il contrasto con la deliberazione n. 14/12 del 4 aprile 2007, della Giunta regionale, relativa alla rimodulazione del programma di raccolta differenziata nel triennio 2007-2009, in adeguamento alla normativa nazionale del 2007 e in attuazione della direttiva comunitaria.
In particolare la suddetta delibera prevede l’applicazione di penalità per i Comuni che non raggiungano le percentuali di raccolta differenziata previste o che non possano dimostrare di avere attivato la stessa per l’intero territorio comunale. .
Come è dunque possibile, chiede il consigliere Pileri, che La giunta regionale chieda ai Comuni
il raggiungimento delle seguenti percentuali di raccolta differenziata del 30-40-50 % per le annualità 2007-2008 e 2009 , a fronte di pesanti penalità e sanzioni , mentre ammette lo smaltimento in Sardegna di migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti dalla Campania?

Contributi alle imprese artigiane



PROROGATI i termini di presentazione delle domande per la concessione dei contributi alle imprese artigiane previsti dalla Legge regionale n. 51 del 18 ottobre 1993.
Lo comunica Il consigliere gallurese Giovanni Pileri, che con una interpellanza aveva chiesto all’Assessore regionale al commercio e artigianato lo spostamento dei termini fissati per il 16 gennaio 2008.
Infatti, prosegue Pileri, con l’interpellanza avevo contestato sia l’esiguità dei tempi assegnati sia la perfetta coincidenza con il periodo delle feste natalizie, che avrebbero reso impossibile, per gli artigiani, la presentazione delle domande, soprattutto in considerazione della complessità della documentazione da predisporre per la quale era necessario il supporto di consulenti esterni.

L’interpellanza si proponeva pertanto di ottenere una proroga necessaria per evitare di danneggiare ulteriormente il comparto artigiano, già interessato negli ultimi anni da una profonda crisi economica.

Con la proroga al 28 febbraio 2008 si rende quindi giustizia ad un comparto, quello artigiano, che merita maggiore attenzione da parte del Governo regionale.