venerdì 20 agosto 2021

«I nuraghi patrimonio Unesco»

 


Arzachena. 

Verso l’Unesco.

La battaglia ha come testimonial anche Donatella Bianchi, popolare giornalista, divulgatrice e presidente del Wwf Italia, di casa in Sardegna. «Sono coordinatrice del sito Unesco delle Cinque terre. E vedo le grandi opportunità che offre un sito di questo tipo. La Sardegna è compatta nell’affrontare questa battaglia. Ritrovarsi attorno a una identità ancestrale, in una regione così legata alle proprie radici, è davvero bello. La grande sfida è potenziare l’offerta, valorizzare ciò che ancora non è conosciuto e richiamare un turismo nuovo». Per Michele Cossa, presidente dell’associazione Sardegna verso l’Unesco «uno degli obiettivi della nostra iniziativa è fare della Sardegna una terra attrattiva tutto l’anno grazie alle sue ricchezze. Il percorso è lungo, ma un primo risultato l’abbiamo ottenuto: la piena consapevolezza di tutta l’isola del proprio patrimonio». Fiducioso anche Giovanni Pileri, tra i promotori della campagna: «Dobbiamo proiettare la Sardegna nel circuito internazionale di quei vacanzieri che viaggiano alla scoperta dell’enogastronomia, degli eventi sportivi e, dunque, dell’archeologia».





giovedì 5 agosto 2021

Pileri: «La Sardegna bene dell’Unesco sia battaglia bipartisan»

 

SANTA TERESA. Continua il percorso itinerante per divulgare la sfida che vede impegnati Comuni, Regione, università e associazioni per inserire nella “Tentative list” dei beni storico culturali dell’Unesco il patrimonio archeologico della Sardegna. Nella manifestazione che si è svolta in piazza Vittorio Emanuale, Giovanni Pileri , nel portare i saluti del presidente dell’associazione “Sardegna verso l’Unesco” ha spiegato il progetto e gli scenari evidenziando «che la valorizzazione del patrimonio archeologico può diventare un valore aggiunto per il mercato turistico internazionale non solo legato alla stagione estiva ma “all’altra stagione”, cioè quella della cultura della storia e dell’identità che può portare benefici alla Sardegna tutto l’anno». Gli onori di casa sono stati fatti dal vice sindaco Nello Mura e dall’assessore all’Ambiente Sandra Careddu». Il percorso nella storia dei beni archeologici e dei grandi risultati e obiettivi del progetto di riconoscimento del patrimonio archeologico è stato illustrato da Angela Antona, archeologa che fa parte del Comitato scientifico. «Questa – ha ricordato Pileri – deve essere una battaglia trasversale, di tutti i sardi, senza colori politici alla quale ognuno di noi può e deve dare il proprio contributo. In Italia ci sono già numerosi siti riconosciuti dall’Unesco che seppur meritevoli non hanno nulla di più del nostro straordinario patrimonio». Grazie al contributo volontario di Tomasso Mannoni, Antonello Gregorini e Paola Buoni è stata allestita una mostra permanete nel centro di Santa Teresa che vede coinvolti i commercianti che esporranno i manifesti di 30 monumenti archeologici della Sardegna fino all’8 agosto.




lunedì 19 luglio 2021

Strada Olbia-Arzachena

Riformatori in pressing sull’Anas «Subito un progetto cantierabile»


ARZACHENA. I Riformatori galluresi chiedono a Regione e Anas di premere sull’acceleratore per un progetto cantierabile della Olbia-Arzachena-Palau. I sindaci dei comuni interessati hanno concordato sulla riproposizione del vecchio progetto della quattro corsie fino a San Giovanni, ma hanno valutato migliore un nuovo tracciato a due corsie per il secondo tratto. «Ora è necessario che l’Anas, soggetto attuatore dell’intervento, porti a termine nel più breve tempo possibile l’approvazione di un progetto cantierabile – dice il coordinatore provinciale dei Riformatori, Giovanni Pileri –. Capiamo le difficoltà delle approvazioni, soprattutto amplificate dalle procedure di valutazione di impatto ambientale ma, riteniamo che le misure straordinarie per l’emergenza Covid debbano essere utilizzate a pieno per imprimere una svolta per l’approvazione definitiva del progetto. Pensiamo che questa sia l’ultima opportunità, ma anche l’occasione buona per dare certezze e gambe a un progetto che ormai non può più essere rimandato».



domenica 20 giugno 2021

«La sanità carente compromette anche il turismo»

«La sanità carente compromette anche il turismo»


Arzachena. Pileri in campo a sostegno dell’amministrazione Il leader dei Riformatori: «Garantire guardia medica e dialisi»

ARZACHENA. «Non è accettabile che la mancanza di medici possa diventare una scusante per giustificare la mancanza di un servizio essenziale nei vari territori della Gallura, anche perché raggiungere il pronto soccorso con la viabilità sovraccarica diventa un’impresa ed espone le persone a rischi inaccettabili». E mette in pericolo il turismo. Sul caso sanità ad Arzachena e nell’intera Gallura, sbotta anche Giovanni Pileri, l’ex assessore regionale che coordina i Riformatori di Gallura e Monte Acuto. Di fronte al disastro gallurese, anche se in buone maniere dice al governo regionale, sostenuto dagli stessi Riformatori, che servono risposte: «Bisogna superare questa drammatica e insostenibile situazione. Abbiamo già interessato i nostri rappresentanti in consiglio regionale per attivare un tavolo di confronto con l’assessore competente». Anche perché lo stato della sanità gallurese «oltre generare un disservizio sul diritto alla salute, compromette l’immagine di un territorio turistico per eccellenza che dovrebbe garantire un servizio sanitario al top rispetto ad altre località meno blasonate». Chissà se qualche risposta arriverà domani, quando si riunirà di nuovo la conferenza socio-sanitaria territoriale convocata dal sindaco Roberto Ragnedda, alla quale sono attesi l’assessore Mario Nieddu e i vertici dell’Ats. Pileri ricorda i servizi essenziali non garantiti, a cominciare dalle guardie mediche e dall’assistenza ai dializzati. «Le battaglie portate avanti dagli amministratori locali, come quella del consiglio comunale di Arzachena – dice l’ex assessore regionale gallurese – devono essere supportate, in maniera trasversale da tutte le forze politiche locali e regionali. Oggi, infatti, i residenti che hanno necessità di assistenza durante le ore notturne oppure i turisti che gravitano nelle nostre zone costiere non hanno la possibilità di un intervento immediato, che viene fornito dalle guardie mediche, e sono costretti a recarsi nei pronto soccorso incrementando il sovraccarico e l’intasamento degli stessi presidi con file di diverse ore prima di essere sottoposti a una visita. In momento di emergenza sanitaria come questo in cui soprattutto i turisti cercando la serenità sanitaria e una copertura nel periodo di vacanza, ci troviamo invece di fronte a un sistema di assistenza che non sta funzionando». Pileri ricorda che una sanità funzionante è fondamentale per l’industria turistica che ruota intorno alla Costa Smeralda. «Non è pensabile – conclude – che i territori costieri della Gallura, che nel periodo estivo decuplicano la loro popolazione, non abbiamo un adeguato sistema sanitario per gestire la prima emergenza dei vacanzieri. Ormai chi prenota le proprie vacanze verifica preliminarmente il livello di assistenza sanitaria delle località prescelte, altrimenti le scarta».