mercoledì 5 aprile 2017


domenica 19 marzo 2017

Riforma sanitaria: un emendamento salva Punto-nascita

I Riformatori chiedono il turn-over per garantire l’assistenza Ma sul caso La Maddalena l’assessore Arru è irremovibile.
LA MADDALENA. La deroga che avrebbe dovuto salvare il Punto nascita appare sempre di più una roba da fantapolitica. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, è stato chiaro. Non intende presentare la richiesta a Roma. L’ospedale isolano non ha i parametri perché il ministero la approvi. Poco importa se l’isola d’Elba, 160 parti all’anno, l’abbia invece ottenuta. E se l’impegno a presentarla fosse stato garantito da Arru anche ai consiglieri regionali Piefranco Zanchetta e Giuseppe Meloni. Impegno cristallizzato da post su Fb e dichiarazioni alla stampa. L’ultima spiaggia è adesso un emendamento dei Riformatori alla riforma sanitaria regionale.
L’emendamento. Dopo l’interrogazione alla Camera del deputato Pierpaolo Vargiu, piaciuta solo a metà perché ammetteva l’insicurezza del Punto nascita e l’inattuabilità della deroga, i Riformatori provano a salvarlo con un emendamento e un approccio diverso al problema.
Hub e spoke. Il punto di partenza è la considerazione dell’ospedale di Olbia come hub, un centro di eccellenza in cui convergono i casi complessi dai centri periferici come La Maddalena, gli spoke, nei quali vengono garantiti servizi essenziali come il Punto nascita. «Per fare questo servono dei fondi per garantire un turn over del personale essenziale per la sicurezza del parto: anestesista, ostetrico, pediatra e ginecologo – spiega il coordinatore gallurese dei Riformatori Giovanni Pileri –. Personale che potrebbe arrivare anche da altre strutture ospedaliere con numeri di parto in linea con gli standard di sicurezza e garantendo tra l’altro un servizio 24 ore su 24 di anestesiologica, indipendentemente dal Punto nascite. L’emendamento prevede la copertura finanziaria con 1 milione di euro annui».
Rimborsi. I Riformatori pensano anche ai casi di gravidanze per cui serva l’assistenza da Olbia. «Presenteremo un secondo emendamento che prevede che qualora le mamme debbano recarsi fuori dalla Maddalena o Carloforte per partorire, a seguito di situazioni particolarmente a rischio, sia garantito il rimborso per le spese sostenute. Riteniamo che questi emendamenti possano dare una risposta concreta e immediata alle mamme maddalenine e ci auspichiamo vengano votati all’unanimità dagli altri consigleri regionali. Questa battaglia non può avere colore politico».
E un fatto di cronaca di ieri, il caso del giovane di Fordongianus in coma dopo una caduta e per la cui assistenza l’elicottero non ha potuto alzarsi in volo per il maltempo, riapre la discussione sull’elisoccorso come fonte unica di assistenza di emergenza per gli isolani. Il destino a cui sembra di più essere condannata La Maddalena se il suo ospedale non sarà salvato. (se.lu.)

fonte la Nuova Sardegna

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