mercoledì 5 aprile 2017


domenica 03 aprile 2016

Nuovi campi da golf per far ripartire l’industria turistica

Presentata in Regione la proposta di legge dei Riformatori Cossa, Crisponi e Pileri assicurano: una grande opportunità.

OLBIA. Mazze e palline nella sacca e a passo di carica. I Riformatori continuano a sellare il loro cavallo di battaglia che corre sul green, con una proposta di legge per sostenere la nascita di campi da golf in Sardegna. Ieri a Olbia è scesa in forze la delegazione dei Riformatori sardi, capeggiata dal coordinatore regionale, Michele Cossa e da quello provinciale, Giovanni Pileri. Ma soprattutto i due relatori della proposta, ex assessori regionali al Turismo con giunte di centrodestra: Luigi Crisponi e Roberto Frongia.
La proposta di legge, che ricalca l'iniziativa legislativa azzerata dall'ultima legge regionale sul Piano casa, prevede quattro poli golfistici in Sardegna, ciascuno con almeno 3 campi da golf dotati di 27 buche ciascuno e di caratteristiche tecniche differenti. Dove già esiste un campo da 18 buche, si consentirà di estenderlo a 27 con una procedura amministrativa semplificata. Attualmente in Sardegna esistono 4 campi da golf di 18 buche: il Pevero a Porto Cervo, Is Arenas a Narbolia; Is Molas a Pula e il Tanka golf club a Villasimius. L'idea è quella dei quattro poli golfistici che farebbero sistema intorno al Pevero "ingrandito" a 27 buche. Intorno a questo network di campi da golf, la Regione dovrebbe approvare nuove regole urbanistiche: autorizzazioni sui terreni scelti per i nuovi campi da golf che consentano variazioni di destinazioni d'uso per finalità sportive; autorizzazioni per ampliamenti volumetrici, comunque fuori dalla fascia dei 300 metri dal mare, tali da giustificare e rendere sostenibile l'investimento; infine concedere una potenzialità edificatoria aggiuntiva destinata a club house e altri locali di servizio all'operatività dei campi.
L'obiettivo è destagionalizzare. Il turismo golfistico consentirebbe di attrarre i flussi in periodi morti della stagione. «Il turismo incide sul Pil della Sardegna per un misero 8% – attacca Michele Cossa – rimettiamo sul tavolo una nostra proposta di legge e partiamo da Olbia, che è stata con la Gallura il traino economico di tutta la Sardegna: il golf rappresenta una straordinaria opportunità per il turismo sardo». Gli fa eco Giovanni Pileri: «Con una visione demagogica il centrosinistra ha cancellato la nostra legge, ora la riproponiamo per rilanciare un circuito golfistico sul modello del Portogallo». Il mantra è anche quello di intercettare i flussi dei giocatori di golf del nord Europa che il terrortismo sta allontanando dal nord Africa e dalla Turchia. «La Sardegna sta scomparendo dalla cartina geografica delle destinazioni turistiche – spiega Luigi Crisponi – questa proposta di legge è di assoluta attualità, i campi da golf più grandi costruiti negli ultimi 10 anni sono in Nord Africa».
fonte la Nuova Sardegna

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