sabato 22 dicembre 2007

G8 La Maddalena




Audizione in Commissione Trasporti del Direttore Aeroporto Olbia

GIOVANNI PILERI: «Preoccupazione per i ritardi nei preparativi per il G8»


Si è appena conclusa in IV Commissione (Trasporti) l’audizione del direttore della Geasar (Aeroporto di Olbia) Silvio Pippobello a proposito dell’adeguamento delle strutture aeroportuali di Olbia in vista del G8.
I consiglieri di Fi Giovanni Pileri e di Fp Eugenio Murgioni hanno espresso «preoccupazione per il grave ritardo nella programmazione degli interventi di ammodernamento dell’aeroporto in vista del G8 che si svolgerà nel luglio 2009 a La Maddalena».
«Un aspetto molto preoccupante – sostiene il vicepresidente della Commissione Giovanni Pileri – è la mancanza di certezza sulla disponibilità di fondi per il necessario allungamento della pista da 2400 a 3000 metri e per l’adeguamento dei collegamenti stradali all’aeroporto stesso, in considerazione del fatto, strettamente tecnico, che il mancato inizio dei lavori entro i primi mesi dell’anno, rischia di comprometterne l’ultimazione per la data prevista».
Pileri ha espresso ulteriore preoccupazione per le notizie che circolavano nei giorni scorsi, a seguito della visita del Commissario governativo Guido Bertolaso, per «la notevole limitazione dello spazio aereo, stradale e marittimo dell’area con la conseguente paralisi dei trasporti turistici e commerciali nei giorni in cui è previsto l’evento, fatto che causerebbe gravi danni economici qualora non fossero opportunamente pianificati».

Cagliari, 19DIC2007

sabato 15 dicembre 2007

CONSIGLIO REGIONALE


UN ANNO DI INTENSA ATTIVITA' PREPARANDOCI A GOVERNARE

”LA NUOVA STAGIONE POLITICA”

“ Domenica 18 novembre si è aperta una , nuova, esaltante pagina della libertà che aspetta di essere scritta da tutti noi”
“Un grande partito dei moderati e dei liberali, un partito che nasce dal popolo e per il benessere del popolo che intende rovesciare la piramide del potere".
“Gli elettori per noi contano più di chi li rappresenta”
Queste sone le affermazioni principali del Presidente Berlusconi in merito alla nascita del nuovo Movimento politico.

Noi dobbiamo fare in modo che il passaggio al nuovo movimento avvenga caratterizzando la nuova forza politica senza perdere di vista quei valori fondamentali della nostra ideologia che si devono fondare su principi di solidarietà e sussidiarietà sia nell’ambito politico, dando centralità agli elettori e ponendo in subordine i vertici del partito, sia nelle istituzioni secondo la gerarchia che deve vedere gli enti locali come primi attori rispetto alle provincie, regione e Stato.
Dobbiamo creare un movimento rivolto alla gente comune , ai moderati, ai riformisti , al popolo in generale al quale deve essere riconosciuto oltre l’aspetto antropologico , il valore politico
Sociale e il legame tra democrazia e governo di tutto il popolo .

IL NUOVO CORSO POLITICO E LA TRISTE REALTA’ REGIONALE”

L’entusiasmo sulla nascita del nuovo movimento “POPOLO DELLA LIBERTA’ deve però fare i Conti con un governo regionale che ha ormai messo in ginocchio l’economia dell’isola con scelte , strategie e personalismi che oltre ai danni economici stanno causando un danno di immagine alla Sardegna. E’quindi un nostro preciso dovere vigilare, continuare a combattere per contrastare un governo regionale sempre più distante dalla gente, dalle necessità non solo delle classi sociali medie ma anche delle fasce sociali più deboli economicamente.
Stanno mettendo in crisi i valori fondamentali cui noi ci ispiriamo:
Sussidiarietà, in luogo di accentramento di potere, Governo del popolo anziché governo delle segreterie, Benessere del popolo anziché disagio povertà e disperazione.
Dobbiamo pensare da subito ad un programma di governo che abbia come temi principali:
La famiglia;
La scuola, la cultura, il sociale, la solidarietà;
La coesione territoriale;
Lo sviluppo sostenibile;
L’occupazione ed il lavoro;
L’imprenditoria giovanile e femminile;
Dobbiamo recuperare l’orgoglio di essere sardi e di essere un popolo dell’accoglienza.

“LE BATTAGLIE DELL’ULTIMO ANNO CONTRO UNA GIUNTA MEDIOCRE”

Il giudizio sul l’attività del governo regionale dell’ultimo anno è senza dubbio negativo .
Le mie battaglie in Consiglio regionale sono state incentrate sui temi di seguito elencati e proseguiranno con maggiore intensità e impegno nel rispetto del mandato elettorali che mi avete dato;
La Gallura ha dovuto affrontare nell’ultimo anno, problemi gravi come quelli che derivano dal Piano Paesaggistico regionale che al di la dei necessari provvedimenti di salvaguardia ambientale, ha creato un blocco totale delle attività , comprese quelle per la prima casa nelle aree urbane e centri storici, con gravi conseguenze economiche e sociali.
Anche l’istituzione delle tasse sul lusso introdotte con la finanziaria regionale, rappresenta una pagina da cancellare dalla storia regionale sia per i danni prodotti ad un sistema economico trainante come il turismo ma anche per la vergognosa tassazione delle piccole case dei sardi emigrati in cerca di lavoro.
L’attività della giunta nel settore dei trasporti e delle infrastrutture stradali è altrettanto da censurare , sono emblematiche le problematiche non risolte ( caro tariffe, diminuzione corse, licenziamenti) come il trasporto locale marittimo con le isole minori di La Maddalena, la decisione di abbandonare il progetto a quattro corsie nella tratta Olbia in direzione Arzachena a favore di una nuova strada a due corsie pericolosa ed inutile.
Ingiustificati sono altresì I tagli dei finanziamenti alle università Galluresi di Olbia e Tempio
Che, senza opportune risorse finanziarie, rischiano di scomparire dilapidando un patrimonio scientifico che ha creato grandi opportunità di crescita per gli studenti galluresi.
La mancata approvazione del tratto di viabilità di collegamento tra Abbasanta e Buddusò soggetta da troppo tempo ad una valutazione di impatto ambientale mai definita.
Cosa dire della crisi occupazionale che della Palmera che ha determinatola perdita di oltre 200 posti di lavoro e della crisi strisciante che si è verificata ha seguito della dismissione della Base Nato di La maddalena senza che siano state individuate serie alternative per il mantenimento dei livelli occupativi consolidati.
Un altro grave problema di cui è responsabile la Giunta regionale è il caro bollette Abbanoa che colpisce soprattutto gli anziani , con richieste di esosi e ingiustificati pagamenti, privi di fondate verifiche, da non pagare anche e soprattutto a seguito delle ultime verifiche ASL che hanno dichiarato non potabile l’acqua che arriva nella maggior parte delle case della Gallura.
Cosa dire poi sui tagli alla finanziaria che non consentono di garantire una corretta assistenza sanitaria ai bisognosi e a chi ha necessità di una domiciliare intergrata?.
Queste sono solo alcune delle problematiche create da questa Giunta regionale, che noi abbiamo il dovere di affrontare e cercare di risolvere nel più breve tempo possibile.
CAGLIARI 15 Dicembre 2007

sabato 8 dicembre 2007

STRADA Olbia-Arzachena-Santa Teresa




Pileri: “audizione in commissione regionale su problemi viabilità
OLBIA –San Giovanni “ meglio la 4 Corsie”

Si è svolta ieri 6 Dicembre l’audizione dell’Assessore regionale Carlo Mannoni per verificare lo stato di attuazione della grande viabilità in Sardegna.
Dopo aver esaminato le problematiche relative ai lavori in corso nella 131 il Vicepresidente della IV commissione permanente On.le Giovanni Pileri, nel prendere atto favorevolmente dello stanziamento di 10 milioni di euro per la Tratta Alà Dei Sardi - Buddusò e dei 6 milioni di euro per la Tempio - Olbia, ha richiamato l’attenzione sui ritardi relativi alla valutazione di impatto ambientale che blocca il completamento della tratta Buddusò - Abbasanta.


Il Consigliere azzurro ha quindi aperto una riflessione sulla strategia della Giunta Regionale in merito alla nuova strada Olbia – Arzachena- S.Teresa in particolare, ha contestato la Delibera n. 40/24 della Giunta Regionale con la quale è stata accantonata la possibilità di realizzare nel percorso Olbia - San Giovanni una strada a 4 corsie , a favore di una a 2 corsie di tipologia C.
Al momento risultano stanziati 84 milioni di euro di cui 59 milioni per il tratto Olbia - San Giovanni e adeguamento della strada esistente San Giovanni – Bivio Porto Cervo e 25 milioni per la tratta Arzachena – Palau.

Il Consigliere Regionale Giovanni Pileri ha quindi dichiarato:
“Il calcolo del flusso di traffico è uno degli elementi, ma non il solo, per decidere la tipologia della strada, vanno infatti considerati gli aspetti legati alla mobilità della popolazione e dello sviluppo socio economico che può derivare da una adeguata viabilità” .
Indipendentemente quindi dagli studi sui flussi veicolari effettuati dalla Regione è importante che la strada sia adeguata a supportare, soprattutto durante il periodo estivo, il notevole incremento di auto e mezzi pesanti.
Mezzi che inevitabilmente intasano la viabilità, causa di una elevata percentuale di incidenti spesso gravissimi e di disservizi che derivano dalla difficoltà di raggiungere in tempi ragionevoli gli ospedali, l’aeroporto ed il porto di Olbia e quello di Golfo Aranci dalle località rivierasche e non.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali si ricorda che il progetto che prevedeva 4 corsie fino ad Arzachena era già statao sottoposto a VIA nazionale .
Và precisato che la strada a 2 corsie per problemi legati alla sicurezza in fase di sorpasso e di arresto ha necessità di raggi di curvatura soprattutto altimetrici, maggiori della strada a 4 corsie; e questo si traduce , pur con un minore consumo di sedime, in un maggiore impatto ambientale.
Nel concludere il suo intervento Pileri ha quindi chiesto all’Assessore Mannoni di rivedere l’impostazione del progetto soprattutto nella prima tratta Olbia San Giovanni , prevedendo già nella fase progettuale in corso , la realizzazione delle gallerie e viadotti a quattro corsie anche perché realizzare oggi queste opere comporterebbe dei costi minori rispetto ad eventuali successivi interventi , oltreché l’eliminazione dei disagi che deriverebbero da futuri lavori di adeguamento sul tracciato esistente.
Cagliari 6 Dicembre 2007

lunedì 26 novembre 2007

Olbia-Tempio, 1° Congresso di Forza Italia nella nuova Provincia



Intervento dell' On.le Giovanni Pileri
Consigliere Regionale di FI


Grazie agli iscritti, e ai simpatizzanti, per me è un onore ed un privilegio poter parlare ad una platea cosi qualificata.
Oggi e’ il nostro congresso ma non possiamo ignorare la nascita di un nuovo progetto.

“ Berlusconi ci ha messo ha correre”, ci ha detto:
“Voglio rivolgermi direttamente al popolo escludendo l’interessata e inutile mediazione dei vecchi parrucconi”,compresi quelli dell’ex Forza Italia entrati subito in crisi e in qualche caso gia’ pronti al si salvi chi puo’;
“Domenica 18 novembre si e’ aperta una nuova, esaltante pagina di liberta’ che aspetta di essere scritta da tutti noi”;
“Un grande partito dei moderati e dei liberali, un partito che nasce dal popolo e per il benessere del popolo che intende rovesciare la piramide del potere .
“ gli Elettori per noi contano piu’ di chi li rappresenta”.
Sara’ un periodo di grande impegno e intenso lavoro Forza Italia sara’ il ceppo della nuova forza politica .
I congressi rappresenteranno una grande occasione per avviare la fase costituente.
Queste parole rappresentano uno tsunami politico sono ed esprimono la grande genialita’ e capacita’ di sorprendere del leader Berlusconi.

Per noi il congresso odierno, rappresenta la chiusura di un processo democratico che ha generato grande entusiasmo soprattutto nello svolgimento dei congressi cittadini.
sento il dovere di ringraziare Tonino Pizzadili, commissario Proviciale uscente, che ha svolto un grande ed importante lavoro nella celebrazione dei congressi cittadini portati a termine con liste unitarie.
Ha dimostrato grande serieta’, responsabilita’ e attaccamento a Forza Italia consentendo di svolgere oggi , il primo congresso provinciale con una lista unitaria.
La Gallura rappresenta un grande esempio di maturita’ politica che non possiamo disperdere ma che dobbiamo valorizzare anche in considerazione delle prossime strategie di governo regionale.
Berlusconi ha detto che Forza Italia diventerà l'asse portante del nuovo partito del popolo della libertà.
Facciamo in modo che questa importante fase, avvenga caratterizzando la nuova forza politica senza perdere quei valori fondamentali della nostra ideologia, che si dovrà fondare su principi di solidarietà e sussidiarietà, sia nell’ambito politico, dando centralità agli elettori e ponendo in subordine i vertici del partito, sia nelle istituzioni secondo la gerarchia che deve vedere gli Enti locali come primi attori rispetto alle Provincie, Regione e Stato.
Noi dobbiamo diventare il laboratorio di questo ambizioso progetto rivolto alla gente comune, ai moderati, ai riformisti, rivolto in generale al popolo al quale deve essere riconosciuto oltre l’aspetto antropologico, il valore politico sociale e il legame tra democrazia e governo di tutto il popolo.
Ribadendo così la sovranita’ del popolo come sancito dalla costituzione.
"Berlusconi ha scelto il momento giusto, una specie di "pit stop", che ci consente di rimanere in pista senza perdere posizioni e consensi nella fase di transizione e di traghettamento del partito".
Questa rappresenta comunque una fase nella quale dobbiamo continuare a vigilare e combattere insieme agli alleati per contrastare un governo regionale sempre piu’ distante dalla gente,
che sta’ mettendo in crisi proprio i valori fondamentali cui noi ci ispiriamo:
sussidiarieta’, in luogo di accentramento di potere , governo del popolo anziché governo delle segreterie, benessere del popolo anziché disagio, poverta’, disperazione.
Dobbiamo caratterizzare il nuovo partito anche su principi di federalismo e di sardita’.
Dobbiamo lavorare per un programma di governo che abbia come temi principali:
La famiglia;
La scuola, la cultura, il sociale e la solidarietà;
La coesione territoriale;
Lo sviluppo sostenibile;
L’occupazione ed il lavoro;
L’imprenditoria giovanile e femminile;
Dobbiamo creare infine un partito che esalti l’orgoglio di essere sardi e di essere un popolo dell’accoglienza.
Nell’augurare un proficuo lavoro al nuovo coordinamento che, dovrà gestire questa importante fase di transizione, mi auguro che i principi e le risorse umane di Forza Italia vengano valorizzati facendo emergere nuove prospettive di crescita soprattutto per i giovani e le donne , che spero, possano avere un importante ruolo nel nuovo partito voluto da Berlusconi. Grazie.
24 Novembre 2007

venerdì 16 novembre 2007

Crisi Palmera Olbia





Martedì 13 novembre ho partecipato ad una assemblea organizzata dai sindacati e dai lavoratori presso lo stabilimento della Palmera di Olbia.
Purtroppo è un martedì triste , anche se la giornata è bellissima.Triste perché stanno per essere cancellati 230 posti di lavoro che determineranno lo sconforto e la disperazione di 230 famiglie galluresi.
La storia può essere riassunta in alcuni punti fondamentali:
- Si ha notizia di accordi messi in atto dalla proprietà della Palmera con il gruppo industriale Bolton Rio mare sulla cessione del marchio;
- Le banche creditrici e la proprietà avranno a breve un incontro per valutare la proposta di acquisizione del marchio da parte della Bolton sanando così il debito della Palmera nei confronti delle banche;
- Unica alternativa alla chiusura definitiva della fabbrica è rappresentata dalla proposta avanzata dalla “GENERALE CONSERVE” (AS DO MAR) che tende ad acquisire lo stabilimento rilanciando la produzione , salvaguardando così i posti di lavoro.
Dopo L’incontro in fabbrica i consiglieri della Gallura abbiamo ricevuto il mandato di attivare ogni possibile iniziativa volta alla salvaguardia dei posti di lavoro.
La prima importante risposta è arrivata con la mozione approvata all’unanimità dal consiglio regionale nella seduta del 13 novembre 2007.
La parte finale della mozione recita:
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a manifestare ai soggetti interessati alle vicende della palmera la propria indisponibilità ad avvalorare trattative intraprese dalla proprietà con gruppi industriali interessati esclusivamente all’acquisto del marchio , senza impegno alcuno a mantenere la produzione ed il personale superando dunque l’attuale crisi e favorire il rilancio dell’azienda ;
- a richiedere alla Sfirs che , valutate le necessarie garanzie per assicurare la produttività e il livello occupazionale antecedente alla crisi, proceda celermente a completare l’istruttori sulla valutazione del piano industriale sottoposto al suo esame.
- a mettere urgentemente in atto un intervento da parte della Sfirs formalizzandone i termini ed i contenuti delle procedure prima che possano realizzarsi situazioni che mirano alla dismissione di tutte le attività di produzione della Palmera SPA .
Ma tutto questo non basta , non bisogna abbassare la guardia, bisogna sostenere in ogni sede l’azione portata avanti dal Sindaco di Olbia, dai sindacati, dai lavoratori, impedendo ogni azione indirizzata allo smantellamento del marchio Palmera , anche perché questo passaggio sancirebbe la dismissione definitiva dello stabilimento .
Ritengo quindi che lo stato di agitazione e di protesta sostenuto dai sindacati debba proseguire finchè non si verificheranno le condizioni per garantire gli attuali livelli occupazionali e la continuazione dell’attività nello stabilimento Olbiese .

mercoledì 7 novembre 2007

Solo spiccioli per le università della Gallura


Pileri , Lai, Sanna, presentata un’interpellanza,” solo briciole per l’università di Olbia”.

Il Consigliere Regionale di Forza Italia Giovanni Pileri è promotore e primo firmatario di una interpellanza, presentata insieme agli Onorevoli Renato Lai e Matteo Sanna, all’Assessore Regionale alla pubblica istruzione, per conoscere quali siano stati i reali criteri “di spartizione” che hanno comportato una ingiustificata e inadeguata attribuzione di fondi alla provincia Olbia- Tempio con particolare riferimento all’ateneo di Olbia
L’interpellanza, precisa Pileri, mette in evidenza come la Regione abbia usato parametri discrezionali nell’attribuzione dei fondi alle università decentrate della Sardegna come si può desumere dall’analisi della tabella allegata alla delibera della Giunta Regionale n.44/9 del 31/10/2007 che vengono di seguito riassunti:
- euro 137.000 per il corso triennale di economia e imprese del turismo di Olbia, pari solo al 26% del costo del corso (con finanziamento pro capite di €214 per studente iscritto) ;
- euro 207.000 pari al 52% del costo, al triennale di Tempio Pausania ( €796 per studente);
- euro 452.000 pari al 56 % del costo, al triennale di Iglesias ( € 1.586,00 per studente);
- euro 3.107.000 pari al 68% del costo, al triennale di Nuoro ( € 2.680,00 per studente);
- euro 2.227.000 pari all’88% del costo, al triennale di Oristano ( € 2.953,00 per studente);

Il testo dell’interpellanza proseguono i consiglieri galluresi evidenzia che se da una parte è apprezzabile il sostegno alle sedi universitarie decentrate di Nuoro,Oristano e Iglesias, dall’altra risulta inaccettabile e non idoneo il sostegno economico per le università della provincia Olbia –Tempio e con particolare riferimento alla sede di Olbia;

In particolare i Consiglieri regionali evidenziano che i criteri applicati nella ripartizione dei fondi risultano quantomeno discutibili e non supportati da una attenta analisi dei dati allegati alla delibera 44/9 soprattutto con riferimento al rapporto costi di gestione/ numero di iscritti e nuove immatricolazioni e chiedono di interpellare l’Assessore Regionale alla pubblica istruzione, beni culturali, informai zione, spettacolo e sport per conoscere:

1) Se la ripartizione dei fondi sia stata oggetto di altre valutazioni non riscontrabili nella deliberazione di Giunta n. 44/9;
2) Se abbia valutato i rischi che possono derivare dalla mancanza di idonei sostegni finanziari per il corretto funzionamento dei corsi universitari della provincia di Olbia – Tempio con particolare riferimento al corso triennale di economia e imprese del turismo di Olbia;
3) Se intenda porre rimedio a quanto già determinato con la delibera di giunta 44/9 del 31/10/2007, stanziando adeguati fondi per il corso universitario di Olbia e delle altre sedi che hanno comunque ottenuti fondi limitati, utilizzando quota parte del 20% delle risorse momentaneamente accantonate, o con opportuni capitoli di bilancio da inserire nella finanziaria 2008.

venerdì 2 novembre 2007

Sentenza TAR



Dopo la bocciatura del Comma art. 15 PPR da parte
del TAR a rischio anche il comma c dell’Art. 11 e i progetti di sviluppo collegati alle intese

CHIEDEREMO,
L’audizione urgente in commissione dell’Assessore Gian Valerio Sanna.

Da tempo, dichiara il consigliere regionale Giovanni Pileri, vice presidente della commissione urbanistica, insieme ai commissari On.li Eugenio Murgioni e Alberto Randazzo abbiamo sollevato il problema in IV commissione, chiedendo che la giunta e il consiglio adottino i necessari provvedimenti legislativi per eliminare le palesi illegittimità del PPR, provvedendo urgentemente alla predisposizione delle DIRETTIVE Urbanistiche , non ancora emanate, come previsto dall’Art. 4 e 5 della Legge regionale n. 45 del 1989.
Al momento infatti più che di una nuova Legge urbanistica (in attesa di esame da parte della commissione) servono precise direttive per la predisposizione dei PUC da parte dei Comuni che non riusciranno comunque a rispettare il termine del 23 febbraio 2008, per l’adozione, imposto dalla Regione e rischiamo di veder vanificato un lungo lavoro istruttorio soprattutto in riferimento alle intese.
Tale problematica è già stata oggetto di una nostra interpellanza con la quale abbiamo chiesto alla Giunta opportuni chiarimenti e provvedimenti.
La sentenza del TAR del 31/10/2007 , prosegue Pileri, che tratta solo alcuni aspetti della illegittimità del PPR evidenzia però un’ impostazione sbagliata dell’impianto normativo dello stesso che ha cancellato di fatto, in molti casi, il potere pianificatorio degli enti locali mettendo in discussione la certezza del diritto.
Altro elemento di valutazione è che , la sentenza del TAR sardegna , limitata solo al Comma 4 dell’Art. 15 delle norne di attuazione del PPR e cioè alle lottizzazioni convenzionate fuori dai 2 km per i comuni non dotati di PUC e per tutte quelle convenzionate per i comuni dotati di PUC, non entra nel merito della legittimità dell’art 11 relativo alle intese tra Comuni provincie e regione.
Il dispositivo della sentenza però contiene un importante passaggio “ l’eventuale accoglimento del ricorso relativamente alla previsione dell’Art. 15 rende pertanto superflua in relazione all’interesse fatto valere, la soluzione della diversa questione della legittimità dell’Art. 11.
Quindi come dire, che se il TAR venisse chiamato a pronunciarsi anche sull’Art. 11 potrebbe “cassare” tutto l’impianto delle intese.
Questa previsione metterebbe quindi a rischio tutta una serie di importanti iniziative come quelle relative alle centinaia di intese presentate da diversi Comuni per la riqualificazione delle strutture ricettive alberghiere o di strutture produttive.
Va precisato, continua L’On. Pileri, che il rischio di annullamento anche dell’art 11, deriva dal fatto che mentre la procedura di intesa è prevista nel Comma c dell’Art. 11 adottato in via definitiva nel PPR il 05/09/2006, non si trova invece traccia della procedura di intesa dell’Art. 11 Comma c, o in altri articoli delle norme attuative approvate in prima adozione dalla Regione il 25 Maggio 2006.
Quindi esiste il concreto rischio che la procedura di intesa possa risultare “intrusa e anomala “ rispetto alle procedure di adozione dei Piani Paesaggistici.

martedì 30 ottobre 2007

Danni irreparabili ai porti sardi



Pileri: «Non aumentano gli attracchi ma i controlli, bisogna cambiare la legge finanziaria»

Con riferimento all’articolo apparso sui quotidiani locali, dal titolo “ Da giugno ad agosto yacht in aumento: più 29%”, occorre precisare che tale interpretazione dei dati rilevati dall’Agenzia delle entrate regionali appare distorta e strumentale.

Infatti le rilevazioni degli attracchi derivano dalle comunicazioni effettuate dai porti in riferimento alla stagione estiva 2007, mentre per il 2006 i controlli erano stati effettuati sporadicamente dal Corpo Forestale regionale.

Bisogna quindi considerare che nel 2007 è stato effettuato un controllo più capillare e con criteri diversi dal 2006.

La seconda considerazione è che comunque questi dati non sono attendibili né per il periodo 2006 -2007 ma soprattutto non sono comparabili con gli anni precedenti al 2006, quando non era ancora in vigore l’imposta regionale sull’ormeggio degli yacht;
Un puntuale rilevamento degli ormeggi relativi alla stagione 2005 avrebbe sicuramente evidenziato numeri di attracchi di molto superiore alle annualità 2006-2007.

E’ opportuno tra l’altro evidenziare che i 3200 yacht rilevati nel 2006 e i 4200 del 2007 rappresentano una dato assolutamente negativo se riferito alla grande disponibilità di ormeggi di cui è dotata la Sardegna.

Infatti se si considera che gli attracchi considerati comprendono non solo gli yacht soggetti al pagamento, ma anche le soste tecniche, le imbarcazioni a vela ed in regata possiamo ritenere che i numeri considerati ( non riferiti ad entrate certe) è evidente il danno per il sistema portuale turistico con gravi ripercussioni economiche e di immagine per l’intero comparto turistico della Sardegna. .

Quindi è quantomeno indispensabile che la Giunta Regionale attui con urgenza i necessari provvedimenti per la soppressione dell’imposizione prevista dall’art 3 della finanziaria 2007 in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale in merito ai profili di illegittimità evidenziati dal Governo centrale.
La problematica deva essere risolta approvando in Consiglio Regionale la proposta di legge n. 294 del 27 luglio 2007, con la quale si prevede la soppressione dell’art 3 della legge finanziaria 2007 relativa alle imposte regionali.
On. Giovanni Pileri
Cagliari 25OTT2007

giovedì 25 ottobre 2007



ANCHE LA SINISTRA SARDA VOLTA LE SPALLE A SORU
PREPARIAMOCI A GOVERNARE

Che la stragrande maggioranza dei Sardi non volesse più Soru era ormai più che una certezza, ma che oltre il 50% della coalizione di centro sinistra, con il voto odierno, abbia preferito “alla nuova politica” interpretata da Soru, la vecchia politica di Antonello Cabras rappresenta un segnale forte e certifica la mancanza di una maggioranza in Consiglio Regionale.
La lettura dei risultati elettorali relativi alla nomina del segretario del PD sardo dice chiaramente che anche chi aveva sostenuto Soru, oggi non lo riconosce come persona degna di guidare non solo la Regione ma anche la segreteria del PD Sardo.
Tutto ciò nonostante a sostegno del Presidente siano scesi in campo in maniera inopportuna gli Assessori della Giunta Regionale.
E’ ovvio che noi del centro destra dobbiamo far tesoro di questo verdetto preparandoci non solo ad esercitare una opposizione sempre più convinta ma anticipando i tempi per una alternativa di governo con programmi e idee che possono restituire fiducia, speranza e dignità al popolo sardo.

lunedì 15 ottobre 2007

NO ALLA LEGGE STATUTARIA



IL 21 OTTOBRE 2007 DOBBIAMO DIRE NO AL REFERENDUM SULLA LEGGE STATUTARIA

La legge statutaria permetterà alla sinistra di approvare altre leggi ordinarie, che verticalizzano ancora di più il sistema di potere attuale.
Questa speciale legge Regionale, che nel gergo politico è chiamata “Legge Statutaria”, è ovviamente la più importante legge, dopo lo Statuto Sardo, che dovrà disciplinare la nostra Regione e le sue istituzioni.
Forza Italia invita a dire no al referendum, perché in Consiglio Regionale, ha fortemente contrastato questa legge statutaria voluta dal Presidente Soru.

SE VINCE IL NO:
L’ elezione diretta del Presidente della Giunta Regionale resta salva, perché rimane in vigore la stessa legge con cui e stato eletto l’attuale consiglio.
Dicendo NO, i Sardi hanno l’occasione di esprimere la propria speranza di libertà e di cambiamento.

SE VINCE IL SI:
Meno potere alle amministrazioni locali e quelle provinciali (Sindaci, Assessori, Presidenti delle Province).
Hanno la possibilità di partecipare alle gare d’appalto Regionali, il Presidente della Regione, gli Assessori Regionali e i Consiglieri Regionali.

ECCO PERCHE’ FORZA ITALIA DICE NO ED INVITA TUTTI A MOBILITARSI E AD ANDARE A VOTARE IL 21 OTTOBRE (IN MODO DA SUPERARE IL QUORUM DEL 33% CIOE’ UN TERZO DEI VOTANTI)

NON SARA’ RENATO SORU A NEGARE
LA LIBERTA’ AI SARDI PERCHE’ NOI
NON LO PERMETTEREMO.
IL POPOLO SARDO NON MERITA QUESTO.

mercoledì 3 ottobre 2007

PIano Paesaggistico Regionale





Pileri : «Comuni a rischio commissariamento?».
Cagliari 12/09/2007. «Sono sempre contraddittorie le direttive della Regione sui PUC, e i comuni non hanno ancora ottenuto risorse».
Lo afferma il Consigliere Regionale di Forza Italia, On. Giovanni Pileri, primo firmatario di un’interpellanza rivolta al Presidente della Regione, con la quale intende avere notizia sulle intenzioni della Regione in merito ai tempi entro i quali i comuni devono adottare i Piani Urbanistici Comunali.

ENTI LOCALI: ADEGUAMENTO DEI PUC ALLE DIRETTIVE DEL PPR.

Pileri : «I comuni non possono rispettare i tempi erroneamente imposti dall’Assessorato dell’Urbanistica».

«Sono sempre contraddittorie le direttive della Regione sui PUC, e i comuni non hanno ancora ottenuto risorse».
Lo afferma il Consigliere Regionale di Forza Italia, On. Giovanni Pileri, primo firmatario di un’interpellanza rivolta al Presidente della Regione, con la quale intende avere notizia sulle intenzioni della Regione in merito ai tempi entro i quali i comuni devono adottare i Piani Urbanistici Comunali.
«Infatti – dice Pileri - con una nota del 4 settembre scorso, l’Assessorato dell’Urbanistica ha comunicato ai comuni che l’adeguamento dei PUC deve avvenire entro il 22 febbraio 2008, senza che negli ultimi 12 mesi, come previsto dalla legge 8 (la legge salvacoste) siano stati accreditati i fondi ai comuni. La stessa legge – prosegue Pileri – prevede che l’adeguamento debba essere effettuato entro 12 mesi dall’erogazione delle risorse finanziarie».
«E’ ovvio sottolineare – spiega il Consigliere Aazzurro - che in mancanza delle direttive regionali previste dalla L.45 (legge urbanistica regionale del 1989) e considerate le difficoltà che i comuni stanno incontrando nelle procedure preliminari di individuazione dei nuovi perimetri dei centri storici, delle istruttorie relative alle intese e dell’adeguamento del PUC alla complesse norme del PPR, è reale il rischio che i comuni non possano rispettare i tempi erroneamente imposti dall’Assessorato dell’Urbanistica».
La Giunta – conclude Pileri - deve rivedere i termini imposti ai comuni dall’Assessore dell’Urbanistica, che non solo sono insufficienti per concludere l’iter di approvazione dei PUC, ma anche non coerenti con le normative regionali in vigore».

Cagliari 27/09/2007

giovedì 13 settembre 2007

Deroga del PPR, per il centro storico





Arzachena, il primo comune della Gallura ad ottenere questa deroga.


Giovanni Pileri: "Dopo il centro storico toccherà alle aree costiere".

Arzachena. E’ arrivato ieri il via libera della Regione alla modifica del piano particolareggiato del centro storico di Arzachena. “E’ una novità importante – spiega Giovanni Pileri (FI), assessore all’urbanistica-. L’entrata in vigore del piano paesaggistico Regionale aveva bloccato tutte le concessioni edilizie nel centro storico. Ora questo limite non c’è più. Siamo il primo Comune della Gallura ad aver ottenuto questa deroga”.

La deroga però non riguarda la zona più antica del centro storico, quella che in linguaggio burocratico viene definito “centro matrice”, cioè la parte più antica della città. In quest’area le concessioni sono momentaneamente sospese. “Ma potrebbero essere sbloccate presto”, assicura Pileri. Ci sono voluti mesi per ottenere dalla Regione il permesso di concedere le concessioni edilizie nel cuore della città. Tutto è nato con l’entrata in vigore del piano paesistico Regionale che ha messo sotto una campana di vetro i centri storici delle città sarde. “ Fino a quando le amministrazioni non redigono i piani urbanistici comunali secondo le nuove indicazioni del piano paesistico Regionale, nei centri storici nessuno può mettere neanche un mattone”, spiega l’assessore.
Una decisione, quella della Regione, che ha lasciato di stucco sindaco e assessori di Arzachena che avevano già approvato un piano particolareggiato per il centro storico. “A Marzo, con una circolare, Regione ha precisato che i centri storici sono bloccati anche per quei Comuni che hanno già un piano vigente”. Ma l’amministrazione di Arzachena non si arrende e Giovanni Pileri (che è anche Vice presidente della commissione urbanistica Regionale) riesce nel mese successivo a ottenere una modifica della circolare incriminata. “Ad Aprile, la Regione apre sulla possibilità di edificare nei centri storici, parchè si proceda a una nuova perimetrazione della parte più antica della città”. Detto, fatto. La modifica al vecchio piano del centro storico viene approvata in consiglio comunale, all’unanimità, poi viene sottoposta al vaglio della commissione urbanistica Regionale che due giorni fa l’ha approvata. Ma a Giovanni Pileri non basta, anticipa anche le sue prossime mosse. “Ora andremo avanti per permettere di edificare in altre zone del centro storico. Poi penseremo alle zone turistiche, quelle costiere. In questo modo abbiamo deciso di privilegiare i cittadini di Arzachena. Prima abbiamo pensato al centro storico del borgo e poi si metterà mano ai progetti di riqualificazione delle aree costiere del territorio”.

lunedì 10 settembre 2007

Comune di Arzachena, un passo importante


Grandi hotel, piccole volumetrie.
Arzachena, scelti i progetti da portare al governatore Soru.

ARZACHENA. Il futuro urbanistico del territorio comunale di Arzachena verrà disegnato insieme dalla maggioranza e dall’opposizione. Lo ha deciso ieri la giunta che si è riunita per mettere a punto le intese che adegueranno la pianificazione al piano comunale paesaggistico Regionale.
Intese che nelle prossime settimane verranno inviate alla Regione per l’esame e l’eventuale approvazione. “Il comune di Arzachena, come molti altri in Sardegna, non si è ancora dotato del piano urbanistico comunale – spiega Giovanni Pileri, delegato all’urbanistica -.
Nel frattempo, come previsto dal piano paesaggistico della Regione (P.P.R.), i comuni possono portare avanti singole intese per la realizzazione di alcuni progetti. “Ed è quello che l’amministrazione ha deciso di fare”. Tra i progetti esaminati dalla giunta comunale c’è anche quello proposto dalla Starwood che ha richiesto l’aumento del 25% delle volumetrie degli alberghi a cinque stelle della Costa Smeralda.
Come la Starwood anche altre imprese alberghiere hanno fatto analoga richiesta. “La novità è che l’altro giorno la giunta ha deciso che prima di passare al vaglio della Regione (che esaminerà in apposite conferenze dei servizi) queste intese dovranno ottenere l’approvazione di tutto il consiglio comunale. “Il sindaco, quindi, andrà alla conferenza dei servizi su esplicito mandato dell’assemblea”, dice l’On.le Giovanni Pileri. Che precisa.“ I progetti presentati dalle società alberghiere non prevedono un aumento dei posti letto. Gli interventi riguarderanno invece la creazione di centri benessere, sale convegni e nuovi servizi per i clienti”.
Nessuna scappatoia, quindi, per aumentare i volumi esistenti, ma solo la necessità di adeguare gli alberghi alle esigenze della clientela nazionale ed internazionale. “ Oltre alla Starwood anche altre società hanno richiesto l’attivazione dell’intesa e per tutti la condizione da soddisfare è che l’aumento delle volumetrie non si traduca in un incremento di posti letto ma in un adeguamento delle strutture esistenti ai nuovi standard richieste dalla nuova clientela”. Una decisione importante quella della giunta che coinvolge cosi tutto il consiglio in una scelta fondamentale per il territorio di Arzachena. “La giunta non può approvare autonomamente nuove volumetrie e per questo ha deciso chiedere l’autorizzazione al consiglio Comunale. Un dialogo che non abbiamo mai voluto interrompere”, conclude Giovanni Pileri.

mercoledì 22 agosto 2007

“ACQUA”


Bollette pazze ??

“Pensionati, giovani coppie” che dovrebbero pagare in base ai consumi bollette al di sotto dei
100 € annui ricevono bollette e cartelle esattoriali con importi che superano 300 € e a volte 500 €.
Qual’è la spiegazione?
Semplici errori degli addetti al controllo dei contatori che non vengono effettuati o dei dipendenti che compilano le bollette ai terminali? O forse il tutto è frutto di una strategia che, per far quadrare il bilancio e diminuire le perdite di Abbanoa, vuole caricare i costi sull’utenza?
Questa è la riflessione del consigliere Regionale di Forza Italia On. Giovanni Pileri.
Il gestore unico del servizio idrico integrato nasce a seguito della normativa Nazionale (legge Galli ora DLgs 152/2006) e Regionale legge n° 29 del 17 Ottobre 1997.
Successivamente con la fusione di ESAF e altre società di gestione nasce Abbanoa S.p.a., quale soggetto affidatario in house.
Inoltre al di là degli errori materiali voluti o no relativi al calcolo annuo dell’ acqua, una delle prime azioni è stato l’aumento delle tariffe dell’acqua con percentuali variabili dal 16% al 40%, che aumentano in modo esponenziale al di sopra dei 250 mc di consumo annuo per utenza.
Infatti, prosegue Giovanni Pileri, la tariffa pari a 0,26 € fino a 70 mc di consumo annuo, passa a
1,90 € oltre i 250 mc di consumo annuo, che vengono superati abbondantemente in un nucleo familiare medio di quattro persone.
Ovviamente va aggiunta la quota per servizio depurazione pari a 0,3 €/mc.
La strategia che deriva dalle tariffe approvate con delibera ATO del 25/09/2006 è la seguente:
- da una parte si utilizza il parametro di 200 mc annui per una famiglia media di 4 persone per fare scattare, oltre questo valore, aumenti consistenti delle tariffe utilizzando quindi un consumo medio basso per famiglia che invece dovrebbe essere almeno di 400 mc annui e quindi gli aumenti dovrebbero scattare oltre tale soglia;
- dall’altra si presentano bollette a pensionati che vivono da soli o in coppia con consumi ipotetici che superano abbondantemente i 400 mc.
E’ evidente che in questo caso la bollettazione risulta viziata in partenza da tariffe troppo alte che scattano oltre 200 mc e dal fatto che una coppia non dovrebbe superare mediamente 150-200 mc di consumo e che nel caso di pensionati che vivono da soli normalmente non dovrebbe superare i 100 mc.
Quindi oltre le bollette erroneamente compilate, poiché non derivanti da una puntuale lettura dei contatori, è da contestare anche il criterio di calcolo e la tariffazione che risulta troppo alta oltre i 200 mc.
Appare altresì del tutto evidente, da un’ attenta lettura dei bilanci Abbanoa che l’aumento del debito, 191 milioni di euro del 2005 e 311 milioni di euro nel 2006 e la perdita di esercizio variabile da 7 a 10 milioni di euro annui impongono una riflessione, sulla gestione dell’ ente che a distanza di due anni non fa intravedere sostanziali migliorie di bilancio ma che continua a scaricare le perdite sulla pelle degli utenti.
Quindi, continua l’ On. Pileri, ritengo doveroso sostenere le contestazioni dei sindaci che si sono attivati per dare voce al disappunto dei cittadini sulle “bollette pazze”. Nei prossimi giorni presenterò una interpellanza in consiglio Regionale e chiederò come vice presidente della IV commissione l’ audizione dell’assessore Regionale ai lavori pubblici Mannoni per riferire sulla situazione che stà comportando gravi disagi agli utenti di tutta la Sardegna.
L’ On. Pileri conclude, rimarcando la necessità che la Regione intervenga sia a livello normativo che, gestionale e finanziario per ridurre e possibilmente eliminare i disservizi che si stanno riversando su un’ utenza incolpevole che si vede notificare sempre più spesso pagamenti troppo esosi rispetto ad un sevizio indispensabile, come la fornitura dell’acqua, al di fuori da ogni logica tariffaria commisurata al servizio erogato e ai consumi effettivi.
Se è vero che l’acqua è un “ bene prezioso”, conclude Pileri, è altrettanto vero che l’erogazione dell’acqua deve essere garantita a tutti i cittadini con particolare riferimento alle classi meno abbienti che oggi, nonostante siano previste quote agevolate, rischiano di essere le più penalizzate vista la difficoltà relativa al controllo di bollette sempre più sballate.

lunedì 30 luglio 2007

Abrogazione Art. 2 - Tasse sul Lusso




Proposta di Legge dell’opposizione per abrogare le imposte su case e imbarcazioni

«E’ abrogato l’art. 2 della L.R. n°4 del 2006, così come sostituito dall’art. 3 della L.R. n° 2 del 2007»

Un solo articolo di legge per eliminare le tasse sul lusso: «E’ abrogato l’art. 2 della L.R. n°4 del 2006, così come sostituito dall’art.3 della L.R. n° 2 del 2007». E’ l’articolo unico della proposta di legge presentata oggi, con carattere di urgenza, dai consiglieri regionali dei partiti di opposizione in Consiglio regionale, primo firmatario Giovanni Pileri (FI), in seguito alla decisione del governo di impugnare le tasse sul lusso in seguito alla relazione del ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta fatta stamani in Consiglio dei ministri.
Nella relazione di Pileri si legge: «L’art. 3 relativo alla legge finanziaria del 2007 ha confermato le imposte Regionali previste dalla legge finanziaria 2006 con alcune modifiche che non hanno eliminato gli aspetti di illegittimità contestati dal Governo centrale e oggetto di ricorso alla Corte Costituzionale».
«In particolare – prosegue il testo dei proponenti - le incertezze relative all’applicabilità delle imposte e gli effetti che stanno derivando dal regime impositivo stanno causando gravi danni economici e di immagine per l’economia turistica della Sardegna».
I proponenti segnalano tra l’altro «la mancanza di una norma attuativa statale, prevista dalla Costituzione per l’applicazione del “federalismo fiscale”, ancora all’attenzione del Consiglio dei ministri applicabile su tutto il territorio nazionale con norme omogenee per le Regioni. Considerato che il sottosegretario di Stato per gli affari Regionali e le autonomie locali rispondendo all’interpellanza parlamentare n°2-00626 non ha escluso l’impugnazione alla legge Finanziaria 2007 della Regione Sardegna».
«Considerato altresì – prosegue il testo - che è ancora pendente il ricorso alla Corte Costituzionale da parte del Governo, con il quale è stata affermata l’incostituzionalità di qualsiasi nuova imposizione fiscale da parte delle Regioni, comprese quelle a statuto speciale, richiamando decisioni assunte dalla stessa Corte Costituzionale in materia di sistema tributario con particolare riferimento alla mancata attuazione degli articoli 117 e 119 della Costituzione e vista la necessità di limitare il gravo danno economico e di immagine che tali imposizioni stanno causando alla Sardegna con conseguenti future ripercussioni sul bilancio Regionale che si potrebbero verificare in caso di bocciatura della Finanziaria 2006 - 2007 da parte dello Stato».
«I proponenti – conclude la breve relazione stilata da Pileri - ritengono urgente l’abrogazione dell’art. 3 della Legge Finanziaria n°2 del 27 Luglio 2007 e dell’art. 2 della L.R. n°4 del 2006».


CAGLIARI 30/07/2007

lunedì 23 luglio 2007




Residenze Sanitarie – Rischio di chiusura per la RSA di Olbia

Interrogazione di Giovanni Pileri

In Consiglio Regionale della Sardegna


Il consigliere di Forza Italia Giovanni Pileri ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta ed all’assessore della sanità per conoscere la situazione della residenza sanitaria assistenziale
Sole di Gallura di Olbia.
«Siamo venuti a conoscenza – scrive Pileri nell’interrogazione, firmata anche da Renato Lai (Udeur) - dell’imminente chiusura della RSA Sole di Gallura che, oltre che mettere a rischio 55 posti di lavoro dei soci della cooperativa che gestisce i servizi della residenza, creerebbe dei gravissimi disagi ai 68 anziani ospiti della struttura sanitaria. Ad oggi – scrivono i due consiglieri galluresi - non ci risulta siano stati adottati provvedimenti formali in grado di garantire per il futuro il regolare funzionamento di un sevizio ormai ritenuto indispensabile per l’assistenza agli anziani della Gallura, considerando anche che in mancanza di opportuni provvedimenti, a breve, potrebbe trovarsi nella stessa situazione anche l’RSA di Padru».
Pileri e Lai chiedono al presidente della Giunta e all’assessore della sanità di verificare quali siano le reali intenzioni della proprietà e le strategie poste in essere dagli stessi per garantire il regolare funzionamento della struttura.
«Chiediamo inoltre – dicono Pileri e Lai – di aumentare le assegnazioni in conto esercizio dell’ASL n. 2 di Olbia tenendo conto delle previsioni dell’incremento del tetto di spesa per le RSA e la riabilitazione di cui si è avuta notizia attraverso gli organi di stampa, ma di evitare in ogni caso la chiusura della struttura e la conseguente perdita di 68 posti letto peraltro già insufficienti a soddisfare la domanda del territorio della Gallura».
«Siamo molto preoccupati per la possibile perdita dei posti di lavoro e chiediamo alla Giunta – concludono i due consiglieri regionali galluresi - quali azioni intenda adottare per scongiurare il licenziamento dei 55 lavoratori della cooperativa che gestisce i servizi della RSA Sole di Gallura».

mercoledì 18 luglio 2007




Incontro per la strada Olbia-Arzachena-Santa Teresa

Pileri: «Pieno sostegno agli amministratori della Gallura per la 4 corsie»


«E’ ormai urgente la necessità di realizzare una nuova viabilità idonea a smaltire i flussi di traffico in Gallura nel rispetto delle condizioni di sicurezza e confort». E’ il commento del consigliere regionale di Forza Italia Giovanni Pileri a seguito dell’incontro che si è svolto stamani tra l’assessore dei lavori pubblici Carlo Mannoni, il presidente della Provincia di Olbia-Tempio e i sindaci di Olbia, Arzachena, Santa Teresa di Gallura e Palau per la presentazione del progetto regionale che prevede una nuova strada a scorrimento veloce a due corsie tra Olbia e Santa Teresa di Gallura.
«Indipendentemente dagli studi sui flussi veicolari effettuati dalla Regione – dice Pileri - , è importante che la strada sia adeguata a supportare, soprattutto durante il periodo estivo, il notevole incremento di auto e mezzi pesanti che inevitabilmente intasano la viabilità, causa di una elevata percentuale di incidenti spesso gravissimi e di disservizi che derivano dalla difficoltà di raggiungere in tempi ragionevoli gli ospedali, l’aeroporto ed il porto di Olbia e quello di Golfo Aranci di dalle località rivierasche».
«Tra l’altro – prosegue Pileri - va evidenziato per quanto attiene le problematiche relative all’impatto ambientale, la realizzazione di una strada a due corsie non si discosta molto da quelle necessarie per una strada a quattro corsie. Inoltre progettare oggi una strada a due corsie è quantomeno miope perché non si tiene conto del prevedibile flusso veicolare dei prossimi vent’anni».
«Qualora la Regione intendesse realizzare comunque le opere con i fondi disponibili, ed in attesa del reperimento di ulteriori risorse, – conclude il consigliere regionale di FI – è auspicabile che la progettazione sia per una strada a quattro corsie almeno per le parti con una maggior densità di traffico».

venerdì 6 luglio 2007

La bacchettata data dalla Corte dei Conti al Presidente Soru


Onorevole Giovanni Pileri (FI)

La bocciatura della finanziaria 2006 da parte della corte dei conti rende attuali e drammatici i nostri interventi in Consiglio Regionale e le centinaia di emendamenti presentati per modificare la finanziaria del 2007.
Lo scontro istituzionale e la bacchettata data dalla corte dei conti al presidente Soru, evidenzia la necessità di una verifica urgente e immediata della legge finanziaria 2007.
Non aveva esitato, spiega l’On. Pileri, a dire che era meglio proseguire con l’esercizio provvisorio invece di approvare una finanziaria che punisce i Sardi ma che, soprattutto alla luce degli ultimi eventi appare palesemente illegittima.
In particolare sono illegittime le tasse sulle case e sulle barche poiché violano i principi della Costituzione.
In particolare, spiega l’On. Pileri, che con alcuni emendamenti aveva cercato di apportare importanti modifiche, la Regione non può applicare imposte autonomamente e cosi severe senza l’approvazione della norma attuativa statale prevista dalla Costituzione per il federalismo fiscale.
Infatti il disegno di legge sul federalismo è ancora all’esame del Consiglio dei Ministri ed i tempi previsti per la sua approvazione non si prevedono brevi.
Ma intanto la frittata è fatta:
- Calo delle presenze turistiche;
- Prezzi di case schizzate all’inverosimile creando fenomeni speculativi di mercato che favoriscono le classi più abbienti e danneggiano chi deve acquistare la prima casa;
- Emigrati pensionati, e impiegati che avevano investito i risparmi di tutta la vita per acquistare “abitazioni”, oggi tassate e considerate erroneamente “di lusso”;
- Danno generalizzato di immagine relativo all’ospitalità e accoglienza della Sardegna;
- Spostamento dei flussi nautici di Yacht dalla Sardegna verso i porti della Corsica con consistenti perdite economiche dirette nel settore della portualità, della cantieristica ma anche del commercio e ristorazione.

I particolare, dichiara l’On. Pileri, ho notato che in questi giorni si stà verificando una pendenza molto pericolosa per l’economia e l’ambiente delle coste Sarde.
Le imbarcazioni, costrette a pagare le “ingiustificate e non eque tasse”, stanno sempre di più ormeggiando all’ancora nelle baie disertando i porti attrezzati. Poiché la Corsica, si trova a poco meno di 1 ora di navigazione dalla Sardegna, i maxi Yacht ormeggiano nei porti della Corsica effettuando bunkeraggio, manutenzioni e acquisti di vario genere, mentre arrivano in Sardegna dove mettono giù l’ancora per fare il bagno e magari dormire qualche notte nelle baie, danneggiando i fondali e non lasciando una briciola di economia al sistema diportistico sardo.
All’ora è opportuno che in autotutela la Regione sospenda queste assurde tasse illegittime ed incostituzionali prima che il danno economico e di immagine diventi sempre di più irreversibile ed irrecuperabile.

martedì 19 giugno 2007


Tassa sul lusso
“Ecco i primi effetti negativi”



Come avevo più volte affermato nei miei interventi in consiglio Regionale, la tassa sul lusso ed in particolare quella sulle imbarcazioni, diventerà un boomerang per l’economia turistica della Sardegna.
Gli emendamenti che avevo presentato alla finanziaria, non accolti dalla maggioranza governata da Soru, erano pertinenti e avrebbero scongiurato quello che è accaduto per l’imbarcazione Adriatica che dopo una lunga navigazione nel Mediterraneo, ha saltato il Porto di Cagliari per non pagare 1500 € (già scontati 50% poiché a vela) per un solo giorno di ormeggio.
Oltre il danno economico subito da chi gestisce gli attracchi e dalle attività commerciali della città, appare più evidente il danno di immagine subito dai sardi poiché, “l’adriatica” resa famosa da “velisti per caso” , può diventare per la Sardegna un veicolo di promozione turistica negativa nei suoi scali futuri.
Nella convinzione della bontà degli emendamenti che avevo proposto e convinto dell’illegittimità dell’ Art. 3 della finanziaria, nell’attendere un pronunciamento ufficiale del governo che sembra voglia cassare questa assurda tassa, Ritengo che la stessa non possa essere pagata indipendentemente dal periodo di ormeggio e che pertanto i broker e i porti dovrebbero consigliare agli amatori di pagare eventualmente la stessa per il reale periodo di ormeggio dividendo la tariffa annuale per 122 giorni e poi moltiplicandola per quelli di attracco.
Occorre tra l’altro evidenziare l’altro aspetto negativo che deriva dall’applicazione di questa “tassa punitiva” e cioè che chi non scappa, ormeggia anziché nei porti, nelle rade (non si paga) con l’ancora , facilitando la distruzione dei fondali marini.
Ma allora a chi e a che cosa serve questa tassa che non salvaguarda l’ambiente ma lo danneggia, che non porta economia ma la fa perdere?
Serve a Soru per cercare consensi ( o ciambelle di salvataggio) di qualche componente della maggioranza e di tutti quelli che vedono il turismo nautico come un’economia da frenare e colpire.



On. Giovanni Pileri

martedì 5 giugno 2007

"La nuova Sardegna" - 03/06/2007




Handicap motori, deroga del P.P.R.
Modifiche nelle abitazioni: Si alla proposta di Pileri (FI)

ARZACHENA.La sua battaglia contro la legge blocca-cemento del governatore, in un certo senso l’ha vinta. Giovanni Pileri fa festa. La proposta del consigliere regionale, per ottenere una deroga al P.p.r. a favore delle persone con grandi handicap motori, è stata inserita i finanziaria.
L’importanza della battaglia portata avanti dall’azzurro a favore dei diversamente abili è stata riconosciuta dall’intero consiglio.


“Il piano non dava possibilità di costruire in quasi tutte le aree dei centri urbani – spiega Pileri -. Tra le fasce colpite dal provvedimento scellerato della giunta Soru ci sono anche i diversamente abili.”
I divieti della legge regionale impedivano a chi ha gravi handicap motori di fare modifiche dei volumi alla propria casa. “basti pensare a chi ha la necessità di adeguare il proprio appartamento alle mutate condizioni fisiche- continua-. Con il P.p.r sarebbe stato impossibile. Ora basterà un certificato medico dell’A.S.L., e il progetto della modifica legata al miglioramento della vivibilità dell’immobile a favore del disabile. L’unico vincolo è l’obbligo per cinque anni di non vendere o cambiare destinazione alla casa in cui è stato fatto l’intervento. Tengo in modo particolare a questo provvedimento che va in contro alle fasce più deboli. Con l’Onorevole Onorio Petrini ho presentato un disegni di legge che dia la possibilità a chi ha handicap motori di ottenere un’eccezione alla legge. In ogni caso la proposta è stata inserita come emendamento in finanziaria.”

lunedì 4 giugno 2007




Pileri (FI) “La Regione deve svincolare i residui passivi dei Comuni”



(CRONACA ONLINE) – CAGLIARI, 15 MAG 2007 -




Il consigliere di Forza Italia Giovanni Pileri, ha presentato un emendamento all’articolo 11 della finanziaria, in discussione questo pomeriggio in Consiglio regionale, che .avrebbe consentito agli Enti locali di poter impegnare i fondi dell’avanzo di amministrazione svincolandoli dal Patto di stabilità.
L’approvazione dell’emendamento da parte dell’Assemblea avrebbe consentito ai Comuni di poter utilizzare i fondi, ora bloccati nelle casse comunali, dalla finanziaria dello stato, per la realizzazione di opere pubbliche.
Il consigliere Pileri ha espresso forti perplessità sul fatto che la Giunta regionale non abbia accettato l’emendamento nonostante la commissione competente si fosse rimessa al parere dell’Aula.
«Le perplessità – dice Pileri – sono ancora maggiori se si considera che la Regione con l’articolo 1 ha forzato il sistema di redazione della finanziaria dello Stato e della Regione, spostando i fondi delle annualità 2010/12 al 2007”.

giovedì 31 maggio 2007

Quotididiano on-line - "Informazione"


REGIONE/SARDEGNA

FINANZIARIA, NUOVE SOLUZIONI ABITATIVE PER LE FAMIGLIE DEI DISABILI


Proposta di Legge Petrini-Pileri: «Le nuove norme urbanistiche per i disabili in finanziaria»Cagliari, 18/05/2007 (informazione.it) I consiglieri regionali Giovanni Pileri e Onorio Petrini hanno presentato un disegno di legge che prevede la possibilità di deroga volumetrica per le abitazioni dei disabili nelle quali sono necessari interventi di adeguamento sia qualitativi che in termini di nuovi spazi. La proposta di legge ha avuto un iter accelerato poiché i proponenti hanno presentato un emendamento alla legge finanziaria che ha trovato il consenso da parte dei consiglieri Barracciu e Pirisi presentatori di un emendamento simile. «Il Consiglio ha quindi approvato un emendamento di sintesi tra la nostra proposta di legge e il loro emendamento – dicono Pielri e Petrini – che riporta quasi integralmente la nostra proposta che consentirà di dare risposte alle famiglie con persone con gravi Disabilità che dovevano fare i conti con una norma che consentiva di dare risposte alle esigenze abitative dei disabili».

Quotidiano on-line "Sardegna Oggi" - On. Pileri

CAGLIARI

venerdì, 25 maggio 2007

Finanziaria: critiche da Cisl e Cdl

Della manovra finanziaria regionale la Cisl salva solo il fondo per la non autosufficienza, anche se non e' previsto - denuncia il sindacato - un intervento specifico per le famiglie che assistono. Ma nel complesso la manovra non convince: mancano obiettivi strategici in grado di dare risposte tempestive alle diverse emergenze della Sardegna. A rilanciare le critiche al provvedimento è stato il segretario generale della Cisl sarda Mario Medde. Intanto i consiglieri regionali del centrodestra si sono dati appuntamento a Olbia per ribadire il loro no convinto al provvedimento. “La Giunta ha parlato di avvenimento storico, ma di storico - denunciano gli esponenti di FI, Udc e An - c'è solo il ritardo con cui la finanziaria è stata licenziata e non certo per l'ostruzionismo dell'opposizione”.

CAGLIARI - Il ritardo di approvazione, ha sottolineato Medde, è senza precedenti: ''Difficilmente si riuscirà a garantire la spesa di gran parte delle risorse previste per sviluppo, lavoro e contrasto alla povertà”. E ancora: non è stato varato un nuovo Piano per il lavoro, ma sono stati previsti interventi recuperando somme non spese in passato e riprogrammando fondi Por; il reddito di cittadinanza, il sussidio di massimo 250 euro mensili per un anno, “ha caratteristiche solo concettuali” stante l'insufficienza dei cinque milioni di euro stanziati; il superamento del precariato nell'amministrazione regionale, in particolare nell'Ente Foreste, non è accompagnato da soluzioni decisive e più ampie, tali da coinvolgere i lavoratori socialmente utili, “problema che si trascina da lungo tempo”; è evidente il ritardo della riforma della formazione professionale, benchè la Giunta regionale l'abbia inserita tra i ddl collegati alla Finanziaria, perchè manca il coinvolgimento delle Province, fondamentale per attuare la mobilita' del personale agli enti locali; sulle politiche industriali, la Cisl rileva l'assenza di adeguate strategie di riferimento a favore delle imprese e per il riequilibrio territoriale.Medde ha attaccato anche chi dice che in Sardegna “i poveri non ci sono”. “Come diavolo fa a vivere una persona con la pensione minima? Lo ripeteremo in continuazione. I nostri dati sono reali, non statistici”. Il totale di chi ha un reddito insufficiente, argomenta il leader della Cisl, resta sempre preoccupante: 333.845. Intanto la Cdl attacca. Il testo approvato produrrà solo “l'innalzamento dei residui passivi - osserva il capogruppo di FI Giorgio La Spisa - cioè delle somme non spese, in quanto le risorse entreranno in circolo in ritardo”. “Si tratta di false entrate – precisa l'esponente azzurro - 500 milioni di euro di anticipo che competono all'esercizio futuro di bilancio”.Sui tempi dell'approvazione della manovra ha insistito Roberto Capelli (Udc). “Duecentotrentasei giorni di ritardo sono un record assoluto. Abbiamo pure dovuto cambiare il regolamento consiliare che e' stato stravolto per rivotare un emendamento sul piano energetico non in linea con le aspettative della Giunta”. Giovanni Pileri, consigliere gallurese di Fi, non ha dubbi: la finanziaria “fa male ai sardi, divide l'Isola andando a colpire precisi sistemi economici e sociali, in particolare il turismo. Credono di aver danneggiato Porto Cervo, Portisco e Porto Rotondo, invece - assicura Pileri - faranno male ai piccoli porti turistici”. A Matteo Sanna (An), infine, non è piaciuto l'atteggiamento delle organizzazioni sindacali: “i sindacati si sono lamentati per questa finanziaria, ma se l'avessimo approvata noi - sottolinea - avrebbero bloccato tutta la Sardegna”.

Ultimo aggiornamento: 25-05-2007 19:27:45

Yahoo! Sardegna: Tassa sul lusso On. Pileri

"Yahoo"

Sardegna: Pileri (Fi), Regione Svincoli Residui Passivi Dei Comuni
Di (Rag/Col/Adnkronos)



Cagliari, 15 mag. (Adnkronos) - Il consigliere regionale della Sardegna di Forza Italia,
Giovanni Pileri, ha presentato un emendamento all'articolo 11 della Finanziaria, in discussione questo pomeriggio, che avrebbe consentito agli Enti locali di poter impegnare i fondi dell'avanzo di amministrazione svincolandoli dal Patto di stabilita'. L'emendamento e' stato bocciato.''L'approvazione dell'emendamento da parte dell'Assemblea - si e' rammaricato Pileri - avrebbe consentito ai Comuni di poter utilizzare i fondi, ora bloccati nelle casse comunali, dalla finanziaria dello stato, per la realizzazione di opere pubbliche''.Il consigliere ha espresso forti perplessita' sul fatto che la Giunta regionale non abbia accettato l'emendamento nonostante la commissione competente si fosse rimessa al parere dell'Aula. ''Le perplessita' - ha sottolineato Pileri - sono ancora maggiori se si considera che la Regione con l'articolo 1 ha forzato il sistema di redazione della finanziaria dello Stato e della Regione, spostando i fondi delle annualita' 2010/12 al 2007''.

TASSA SUL LUSSO - "La Stampa" 03/05/2007

"La Stampa"
Tassa sul lusso: "Un danno per i sardi"

Gli operatori, con i privati, attaccano la giunta Soru "Tassa sul lusso: un danno per i sardi".
È lo slogan che apre la pagina a pagamento sui quotidiani sardi comprata dal Consorzio Rete porti Sardegna e da una trentina fra altri porti, associazioni e privati dell’isola, per contestare l’imposta regionale istituita l’anno scorso sulle imbarcazioni di lunghezza superiore ai 14 metri che attracchino in Sardegna nei mesi estivi. Gli operatori sardi della nautica che la contrastano elencano "dieci buoni ragioni per eliminarla", mentre il Consiglio regionale è impegnato nell’esame della manovra finanziaria regionale, ben oltre i quattro mesi di esercizio provvisorio, che la ribadisce con alcune modifiche. "Nel 2006 la tassa ha fatto incassare circa 1,5 milioni di euro. Per riscuoterla", sottolineano i firmatari dell’appello all’assemblea sarda, "fra agenzia regionale delle entrate, consulenze, personale dei vari assessorati, osservatorio industriale e corpo forestale, si è speso probabilmente almeno il doppio. Nella scorsa stagione i porti della Rete Sardegna hanno avuto un calo medio di presenze di imbarcazioni assoggettate alla tassa di oltre il 42%, a tutto vantaggio dei concorrenti corsi, croati e spagnoli. Nel 2007, se la tassa non sarà abrogata, il calo di presenze continuerà attestandosi probabilmente attorno al 70% rispetto al 2005. I fornitori di servizi alla nautica - rivenditori di carburanti, agenti marittimi, servizi di ristorazione, tassisti - hanno subito nel 2006 cali medi di fatturato del 30%. Molti porti sono stati costretti a compensare i mancati introiti con riduzioni di personale e aumentando le tariffe di ormeggio delle imbarcazioni con contratto annuale, prevalentemente di proprietà di sardi. La tassa ha creato alla Sardegna un tremendo danno di immagine".Ricordando che l’imposta è stata impugnata dal governo davanti alla Corte costituzionale e ha destato perplessità anche nell’Ue, gli operatori della nautica sostengono che nel caso venisse giudicata incostituzionale o in contrasto con la normativa europea, "a Regione dovrà restituire quanto incassato, oltre agli interessi e alle spese legali" "on chiediamo assistenzialismo, ma soltanto la possibilità di rimanere sul mercato dei flussi nautici" concludono gli operatori. "i appelliamo ai consiglieri regionali affinchè riflettano sull’inopportunità di gettare il comparto della nautica della Sardegna in una crisi irreversibile, che avrebbe costi sociali ed economici difficilmente valutabili".Intanto, in sede di Consiglio regionale, il consigliere Giovanni Pileri di Forza Italia ha presentato una serie di emendamenti per la modifica della Finanziaria che prevedono come prima soluzione la soppressione della tassa, prevista al comma 3 dell’art. 3, e, come seconda soluzione, l’introduzione di un concetto completamente diverso di applicazione delle imposte che dovrebbero essere tramutate "in contributo per lo sviluppo turistico nautico della Sardegna", prevedendo il re investimento dei fondi per il monitoraggio ambientale, per la manutenzione delle strutture portuali, per l’incentivazione dell’imprenditoria giovanile nel settore della nautica e per il finanziamento di scuole professionale relative ad attività di alta specializzazione nel settore della nautica. Pileri propone inoltre che "il pagamento sia riferito alla durata dell’ormeggio e quindi inserito nella tariffa relativa all’ormeggio giornaliero; una rimodulazione, in diminuzione, del calcolo in funzione della lunghezza delle imbarcazioni con tariffe variabili da un euro 1, per barche da 14 a 24 metri, da 2 euro per le quelle da 24 a 30 metri e da 3 euro per le imbarcazioni di lunghezza oltre i trenta metri, con riduzioni oltre i 15 giorni di ormeggio". "L’applicazione della tassa - spiega Pileri - deve decorrere dal 2008 e comunque dopo la conclusione del procedimento relativo alla verifica sulla costituzionalità dell’imposizione".