giovedì 31 maggio 2007

Quotidiano on-line "Sardegna Oggi" - On. Pileri

CAGLIARI

venerdì, 25 maggio 2007

Finanziaria: critiche da Cisl e Cdl

Della manovra finanziaria regionale la Cisl salva solo il fondo per la non autosufficienza, anche se non e' previsto - denuncia il sindacato - un intervento specifico per le famiglie che assistono. Ma nel complesso la manovra non convince: mancano obiettivi strategici in grado di dare risposte tempestive alle diverse emergenze della Sardegna. A rilanciare le critiche al provvedimento è stato il segretario generale della Cisl sarda Mario Medde. Intanto i consiglieri regionali del centrodestra si sono dati appuntamento a Olbia per ribadire il loro no convinto al provvedimento. “La Giunta ha parlato di avvenimento storico, ma di storico - denunciano gli esponenti di FI, Udc e An - c'è solo il ritardo con cui la finanziaria è stata licenziata e non certo per l'ostruzionismo dell'opposizione”.

CAGLIARI - Il ritardo di approvazione, ha sottolineato Medde, è senza precedenti: ''Difficilmente si riuscirà a garantire la spesa di gran parte delle risorse previste per sviluppo, lavoro e contrasto alla povertà”. E ancora: non è stato varato un nuovo Piano per il lavoro, ma sono stati previsti interventi recuperando somme non spese in passato e riprogrammando fondi Por; il reddito di cittadinanza, il sussidio di massimo 250 euro mensili per un anno, “ha caratteristiche solo concettuali” stante l'insufficienza dei cinque milioni di euro stanziati; il superamento del precariato nell'amministrazione regionale, in particolare nell'Ente Foreste, non è accompagnato da soluzioni decisive e più ampie, tali da coinvolgere i lavoratori socialmente utili, “problema che si trascina da lungo tempo”; è evidente il ritardo della riforma della formazione professionale, benchè la Giunta regionale l'abbia inserita tra i ddl collegati alla Finanziaria, perchè manca il coinvolgimento delle Province, fondamentale per attuare la mobilita' del personale agli enti locali; sulle politiche industriali, la Cisl rileva l'assenza di adeguate strategie di riferimento a favore delle imprese e per il riequilibrio territoriale.Medde ha attaccato anche chi dice che in Sardegna “i poveri non ci sono”. “Come diavolo fa a vivere una persona con la pensione minima? Lo ripeteremo in continuazione. I nostri dati sono reali, non statistici”. Il totale di chi ha un reddito insufficiente, argomenta il leader della Cisl, resta sempre preoccupante: 333.845. Intanto la Cdl attacca. Il testo approvato produrrà solo “l'innalzamento dei residui passivi - osserva il capogruppo di FI Giorgio La Spisa - cioè delle somme non spese, in quanto le risorse entreranno in circolo in ritardo”. “Si tratta di false entrate – precisa l'esponente azzurro - 500 milioni di euro di anticipo che competono all'esercizio futuro di bilancio”.Sui tempi dell'approvazione della manovra ha insistito Roberto Capelli (Udc). “Duecentotrentasei giorni di ritardo sono un record assoluto. Abbiamo pure dovuto cambiare il regolamento consiliare che e' stato stravolto per rivotare un emendamento sul piano energetico non in linea con le aspettative della Giunta”. Giovanni Pileri, consigliere gallurese di Fi, non ha dubbi: la finanziaria “fa male ai sardi, divide l'Isola andando a colpire precisi sistemi economici e sociali, in particolare il turismo. Credono di aver danneggiato Porto Cervo, Portisco e Porto Rotondo, invece - assicura Pileri - faranno male ai piccoli porti turistici”. A Matteo Sanna (An), infine, non è piaciuto l'atteggiamento delle organizzazioni sindacali: “i sindacati si sono lamentati per questa finanziaria, ma se l'avessimo approvata noi - sottolinea - avrebbero bloccato tutta la Sardegna”.

Ultimo aggiornamento: 25-05-2007 19:27:45

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