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ECCO LA PROPOSTA DI LEGGE CHE HO PRESENTATO IN CONSIGLIO REGIONALE PER LA VALORIZZAZIONE E SALVAGUARDIA DEI CANTI DELLA MUSICA, DELLA POESIA GALLURESE..
Disposizioni per favorire la conoscenza e la diffusione
delle musiche, dei canti popolari,della poesia e della danza in Gallura
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RELAZIONE DEL PROPONENTE
La musica il canto e la danza rivestono un ruolo fondamentale nella tradizione sarda ed in particolare della Gallura, essendo espressione della cultura e della storia della nostra terra.
Da diversi anni, in tutta la Gallura si e` diffusa e affermata la voglia di valorizzare e salvaguardare i canti popolari, le musiche, la poesia e le danze che ne rappresentano la storia.
Nonostante gli studi volti ad individuare le origini di queste tradizioni, non si riesce a risalire ad un periodo ben preciso in cui collocarli, poiché la Sardegna è stata ed è un punto di incontro di varie culture.
Sicuramente la danza e la musica popolare rappresentano, quasi un rito praticato dalla gente piu` umile, dedita ai lavori piu` duri che, al crepuscolo o in qualche occasione particolare, si radunava e, ballando,
e cantando, trascorreva le ore per dimenticare le estenuanti fatiche della vita quotidiana.
In particolare, la storia del territorio Gallurese e` ricca di espressioni culturali popolari, come le danze, i canti popolari e la poesia.
Queste espressioni culturali, rappresentano un linguaggio comune a tutte le generazioni. Una forma d’arte e al contempo rappresentano la manifestazione dei sentimenti umani che hanno accompagnato l’uomo sin dall’antichità` fino ai giorni nostri.
Sono numerose le associazioni culturali che, volontariamente, mantengono vivo l’interesse per il canto, la musica la danza travalicando spesso i confini regionali e riscontrando sempre piu` vasto eco.
Un fenomeno che non e` solo musicale, ma e` tipica espressione di una determinata cultura, frutto del naturale incontro tra civiltà diverse, di revival di danze e musiche popolari.
Dopo un periodo di quasi abbandono e disinteresse da parte delle pubbliche amministrazioni,
negli ultimi anni, c’è stato un maggiore interesse anche grazie all’azione di sensibilizzazione da parte di musicisti, associazioni e consulte che hanno coinvolto i giovani in progetti di valorizzazione per la riscoperta dei canti, della poesia e della danza popolare.
Giova evidenziare che, da qualche tempo, alcuni centri culturali e associazioni si occupano del fenomeno legato alla valorizzazione di questo patrimonio culturale che, riprendendo temi che sembravano perduti, garantisce e tutela la continuità delle tradizioni ed il loro collegamento con le generazioni, aggregando giovani ed anziani.
Il presente disegno di legge mira, innanzitutto, a salvaguardare questo ricco patrimonio ed al contempo ad attribuire il giusto riconoscimento alla cultura musicale popolare di questo territorio e a quanti, da anni, ne promuovono la conoscenza e l’insegnamento, apportando cosi un forte contributo, per potenziare il tessuto culturale della nostra terra.
Esso reca disposizioni volte:
a) alla creazione di un marchio di area (o di denominazione dell’area) per la salvaguardia,
la conoscenza e la diffusione della musica, del canto, della poesia e della danza gallurese;
b) alla ricerca, allo studio, all’elaborazione della musica e dei canti popolari sardi e corsi collegati
alla canzone gallurese;
c) alla creazione di centri di studio, di biblioteche della musica, attraverso la raccolta di materiali,
Fonti orali e documentaristiche, ricerche sul campo, archivio, organizzazione di convegni etc.;
d) all’organizzazione di corsi di musica popolare, di poesia e di danza all’interno, soprattutto, delle scuole e di laboratori teatrali di cultura popolare
e) alla realizzazione di progetti scolastici sulla cultura popolare della Gallura;
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
1. La presente legge tutela la conservazione, la conoscenza, la diffusione e la ricerca legate alla tradizione delle musiche delle canzoni popolari, della poesia e danze della Gallura.
2. La musica, il canto, la poesia e la danza gallurese sono riconosciuti come aspetti peculiari della cultura Sarda, da promuovere e sostenere come beni appartenenti al patrimonio culturale regionale.
Art. 2.
1. Ai fini di cui all’articolo 1, e` istituito un «marchio d’area», per promuovere la conservazione, la conoscenza e la diffusione della tradizione culturale della canzone della musica, della poesia e danza gallurese.
2. Per la realizzazione degli obiettivi di conservazione, conoscenza e diffusione della cultura popolare legata alla musica ai canti popolari e alla danza galluresi sono istituiti centri-studio e biblioteche della musica, con sedi nelle province di Olbia - Tempio.
3. I centri-studio e le biblioteche di cui al comma 2 perseguono le seguenti finalità:
a) raccolgono, conservano ed espongono materiali, fonti documentaristiche, archivi delle immagini, strumentazioni audiovisive e pubblicazioni che si riferiscono alla tradizione popolare della musica, canzone e poesia popolare e danze galluresi;
b) valorizzano la tradizione attraverso la ricerca e lo studio del patrimonio materiale e documentale relativo a tali musiche e canti;
c) promuovono iniziative e attività culturali, da attuarsi per mezzo di corsi di musica popolare, poesia e danza, laboratori teatrali di cultura popolare e curano l’individuazione di percorsi turistico - culturali attraverso gli stazzi, aree storiche ed archeologiche, luoghi sacri e insediamenti rupestri; iniziative volte a favorire la conoscenza e la diffusione dei riti e dei costumi della civiltà contadina gallurese.
4. Ai fini della presente legge, gli enti locali rientranti nella Provincia di cui al comma 2 assumono ogni utile iniziativa volta a sensibilizzare le popolazioni sui temi legati alla tradizione della musica, del canto popolare, della poesia e della danza con particolare riguardo alle credenze, agli aspetti socio-economici e ai riti rappresentati in queste forme espressive della cultura gallurese.
Art. 3.
1. All’onere derivante dalla presente legge, pari a un milione di euro per ciascuno degli
Anni 2008, 2009 e 2010, si provvede mediante fondi inseriti nella finanziaria 2009.