G8 da Stato e Regione "vogliamo impegni precisi"
"Ormai mancano solo 12 mesi dall’evento ed è quindi necessario un impegno forte da parte del nuovo governo nazionale per sopperire ai gravi ritardi accumulati"
E’ questo il commento del consigliere regionale Giovanni Pileri, che già nel mese di febbraio aveva presentato una interpellanza in consiglio regionale, con la quale aveva anticipato chi oggi sta pensando di posticipare la data dell’importante manifestazione.
Infatti, continua Pileri, dopo aver evidenziato che la presidenza italiana del G8 verrà ricoperta fino al 31 dicembre 2009, aveva chiesto di valutare l’opportunità di uno slittamento a settembre-ottobre.
La richiesta aveva la doppia finalità di evitare gravi danni e disagi alla stagione turistica e di consentire l’ultimazione delle infrastrutture.
Appare evidente sottolineare, continua il consigliere Pileri, che a questo punto risulta necessario stabilire le priorità di intervento a livello infrastrutturale che dovranno essere ultimate per l’evento ma anche definire quelle correlate allo stesso ma che potranno essere ultimate anche dopo.
Opere che comunque dovranno dare alla Maddalena ed al territorio gallurese quelle risposte necessarie per un vero rilancio economico duraturo e non esclusivamente legato al periodo temporale della manifestazione.
Il nuovo Governo Nazionale dovrà tra l’altro da subito affrontare alcune importanti vertenze che con il G8 dovranno inevitabilmente essere definite e sono quelle legate all’occupazione degli ex-dipendenti dell’Arsenale, della base Nato e attività indotte, nonché, del problema del trasporto marittimo locale che oltre ai noti problemi di mobilità da e per l’Isola, con costi insostenibili, ha messo a rischio molti posti di lavoro dei marittimi come nel caso della Saremar.
Infine, continua Pileri, il Commissario Bertolaso ha negli ultimi giorni evidenziato il grave problema della viabilità che collega Olbia con il nord Gallura e la Maddalena , prospettando il trasferimento in elicottero dei capi di Stato dall ’aeroporto di Olbia alla Maddalena.
Anche in questo caso, il Governo dovrà riaprire la possibilità di modificare la strategia della regione che invece della 4 corsie ha proposto la realizzazione di una strada a scorrimento veloce 2 corsie che non risolverà il problema della viabilità ma che aggiungerà nuove croci su un percorso stradale da terzo mondo.
"Ormai mancano solo 12 mesi dall’evento ed è quindi necessario un impegno forte da parte del nuovo governo nazionale per sopperire ai gravi ritardi accumulati"
E’ questo il commento del consigliere regionale Giovanni Pileri, che già nel mese di febbraio aveva presentato una interpellanza in consiglio regionale, con la quale aveva anticipato chi oggi sta pensando di posticipare la data dell’importante manifestazione.
Infatti, continua Pileri, dopo aver evidenziato che la presidenza italiana del G8 verrà ricoperta fino al 31 dicembre 2009, aveva chiesto di valutare l’opportunità di uno slittamento a settembre-ottobre.
La richiesta aveva la doppia finalità di evitare gravi danni e disagi alla stagione turistica e di consentire l’ultimazione delle infrastrutture.
Appare evidente sottolineare, continua il consigliere Pileri, che a questo punto risulta necessario stabilire le priorità di intervento a livello infrastrutturale che dovranno essere ultimate per l’evento ma anche definire quelle correlate allo stesso ma che potranno essere ultimate anche dopo.
Opere che comunque dovranno dare alla Maddalena ed al territorio gallurese quelle risposte necessarie per un vero rilancio economico duraturo e non esclusivamente legato al periodo temporale della manifestazione.
Il nuovo Governo Nazionale dovrà tra l’altro da subito affrontare alcune importanti vertenze che con il G8 dovranno inevitabilmente essere definite e sono quelle legate all’occupazione degli ex-dipendenti dell’Arsenale, della base Nato e attività indotte, nonché, del problema del trasporto marittimo locale che oltre ai noti problemi di mobilità da e per l’Isola, con costi insostenibili, ha messo a rischio molti posti di lavoro dei marittimi come nel caso della Saremar.
Infine, continua Pileri, il Commissario Bertolaso ha negli ultimi giorni evidenziato il grave problema della viabilità che collega Olbia con il nord Gallura e la Maddalena , prospettando il trasferimento in elicottero dei capi di Stato dall ’aeroporto di Olbia alla Maddalena.
Anche in questo caso, il Governo dovrà riaprire la possibilità di modificare la strategia della regione che invece della 4 corsie ha proposto la realizzazione di una strada a scorrimento veloce 2 corsie che non risolverà il problema della viabilità ma che aggiungerà nuove croci su un percorso stradale da terzo mondo.
firmato
On. Giovanni Pileri
2 commenti:
Ritardi accumulati o cercati?
Ebbene si, consigliere Pileri, comincio questo post con una domanda. Vero è, che la burocrazia italiana è una macchina elefantiaca e può rallentare qualsivoglia operazione, basta essere nell'ufficio giusto e non da meno è lampante l'inconcludenza nei fatti, rispetto alle promesse sventolate alla comuntà maddalenina, dal governatore Soru.
A onore della verità bisogna ricordare che il neo presidente del Consiglio, Berlusconi, non ha nella sua vision lo svolgimento del G8 2009 nell'isola di La Maddalena, per motivi di carenze strutturali, di sicurezza, infrastrutturali e altre a me non conosciute.
Ad oggi anche l'eventuale procrastinamento del G8 di 3 mesi, sarebbe a malapena sufficente a erigere tutte le strutture necessarie. Però in un'ottica di riconversione dell'economia di questo arcipelago, oggi abitato da oltre 12.000 persone, il futuro governo nazionale quale politica di indirizzo vorrà realmente imprimere?
A livello politico locale, il comune è governato??? da una maggioranza che non rappresenta la volontà espressa dagli elettori 2 anni or sono, con il sindaco succube del presidente Soru, il quale a sua volta, da ora in avanti avrà quasi sicuramente ancora maggiori difficoltà a dialogare (ed ottenere) con il governo nazionale.
Fatto questo preambolo di tipo politico per nulla trascurabile, valutiamo i risvolti sulla realtà locale: lei ha gia menzionato il problema legato alla mancanza di lavoro per gli ex dipendenti della Difesa, i civili e l'indotto della ex base della marina americana, il gravissimo problema dei trasporti e aggiungerei della mancanza della continuità territoriale. Tutto ciò deve essere sommato alla mancanza di strutture ricettive (ancora da realizzare), di servizi e infrastrutture che nessun organo di indirizzo politico preposto, vuole programmare per questa isola e brutto a dirsi ma vero, la volontà di chi ha il potere politico decisionale ad ogni livello, di anteporre il proprio interesse a quello della comunità. I risultati si vedono sul campo.
Sarebbe utile domandarsi chi dovrebbe venire a La Maddalena al di fuori dei mesi estivi e perchè. Si dice di voler destagionalizzare il turismo ma i turisti cosa dovrebbero vedere o fare in questo arcipelago dall'autunno alla primavera? Come ben saprà vi sono vi sono opere e fortificazioni passate alla regione Sardegna, che hanno un valore attuale di svariate centinaia di milioni di Euro. Solo questi beni se valorizzati correttamente, potrebbero triplicare il loro valore ed essere messi al servizio del turismo, senza necessità di costruire molti altri edifici turistici. Chi viaggia e fà turismo cerca relax, divertimento, servizi, sicurezza e comodità (anche nel raggiungimento delle località di destinazione). Mi risulta che molti grandi Tour Operator mondiali pongono come condizione per una meta turistica le ore di viaggio. Bene, nella situazione attuale l'isola di La Maddalena, a causa della viabilità e del tempo di percorrenza sui traghetti, rimarrebbe fuori dalle mete appetibili dai Tour Operator. Una soluzione che cambierebbe drasticamente le sorti di questo arcipelago sarebbe quella di migliorare la viabilità, come da lei proposto ma altrettanto, quella di collegare con un collegamento stabile, l'isola di La Maddalena con l'isola madre nel comune di Palau attraverso l'isola di Santo Stefano. Sarebbe utilissimo poter disporre a La Maddalena di campo da golf, di un vero porto turistico e di una riqualificazione dell'arsenale verso la cantieristica e il diportismo, non certo come si presume attualmente di erigere un centro studi universitari. Poi, cosa muove l'economia di un territorio turistico? Sicuramente la circolazione di denaro (anche se gli aspetti negativi di questo connubio sono sempre in agguato). Questo per dire che Sanremo, Campione d'Italia e Venezia insegnano. Sarebbe un enorme attrattiva per tutti i diportisti di lusso del bacino del Mar Mediterraneo avere una casa da gioco sull'isola di La Maddalena.
Qui mi fermo ribadendo unicamente che tutto dovrebbe essere fatto nel massimo rispetto e tutela di questo pezzo di paradiso. Tutto ciò è fattibilissimo.
a Melampo, condivido molto quello che hai scritto e , penso che il tuo sia un contributo importante alla discussione su un argomento determinante per l'economia dell'isola.
Determinante solo se gestito correttamenmte e nel rispetto di strategie, che francamente , non riesco ancora a vedere.
Ti invito ad esempio a visionare l'interpellanza ,pubblicata sul blog , che ho presentato in consiglio, in merito alla dismissione dei beni .
Cordiali saluti Giovanni Pileri
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