Il vicepresidente della commissione Trasporti Giovanni Pileri (F.I.) sulla soppressione del trasporto merci di Trenitalia: “Grandi responsabilità politiche del governo nazionale e manifesta incapacità di quello regionale”.
“Se la giunta regionale non dovesse riuscire a impedire la soppressione del trasporto merci di Trenitalia sarebbe l’ennesimo fallimento di questo esecutivo che, dovrebbe trarne le immediate conseguenze”.
Il vicepresidente della commissione Trasporti Giovanni Pileri (F.I.) parla di grandi responsabilità politiche di questo governo nazionale che continua a “dimenticarsi della Sardegna” e di manifesta incapacità dell’esecutivo regionale che, nonostante i proclami, non riesce a garantire ai sardi neanche il più elementare dei diritti: quello di spostare le merci su rotaia.
Ormai la scadenza è imminente. Dal primo aprile – prosegue Pileri – ci sarà il blocco del trasporto delle merci su ferro. Questo comporterà un vero disastro per la Sardegna e per la Gallura in particolare.
La preannunciata soppressione del servizio di trasporto ferroviario su merci da e per la Sardegna è attualmente assicurato sulla linea marittima Golfo Aranci – Civitavecchia.
Il traffico merci, se dovesse avvenire la soppressione, non potrà essere spostato neanche verso il Porto di Olbia, la cui linea ferroviaria non è stata ancora completata a causa del mancato stanziamento di 40 milioni di euro da parte del governo nazionale.
Dunque, questa azione politica creerà enormi danni alle strutture portuali del Nord Sardegna. Ma non solo. Gli effetti della soppressione del servizio, dovuto alla insufficienza dei fondi stanziati nella Finanziaria nazionale, saranno incalcolabili sul settore industriale, occupativo e ambientale.
Inoltre, questa decisione di Trenitalia “sconfesserebbe” il piano regionale dei trasporti predisposto dalla giunta Soru che nelle sue linee guida ha scelto di aumentare il trasporto via ferrovia a discapito di quello su gomma anche per limitare l’inquinamento ambientale.
Un obiettivo che dal primo aprile non sarà più possibile perseguire perché se il Governo nazionale non stanzia i 60 milioni necessari per il trasporto universale delle merci, la Sardegna si troverà tagliata fuori dal sistema ferrovie.
Un rischio troppo alto che la nostra isola non deve neanche correre. Per questo Giovanni Pileri ha deciso di sottoscrivere la risoluzione approvata dalla commissione Trasporti che invita la giunta ad adottare tutte le necessarie iniziative finalizzate a scongiurare la soppressione.
In questo momento – ha concluso – è necessario l’impegno unitario di tutti per evitare il “disastro annunciato da Trenitalia”. Se la giunta regionale, però, non dovesse riuscire a scongiurare la soppressione del servizio dovrà prendere atto dell’inefficacia della sua azione. (R.R.)
“Se la giunta regionale non dovesse riuscire a impedire la soppressione del trasporto merci di Trenitalia sarebbe l’ennesimo fallimento di questo esecutivo che, dovrebbe trarne le immediate conseguenze”.
Il vicepresidente della commissione Trasporti Giovanni Pileri (F.I.) parla di grandi responsabilità politiche di questo governo nazionale che continua a “dimenticarsi della Sardegna” e di manifesta incapacità dell’esecutivo regionale che, nonostante i proclami, non riesce a garantire ai sardi neanche il più elementare dei diritti: quello di spostare le merci su rotaia.
Ormai la scadenza è imminente. Dal primo aprile – prosegue Pileri – ci sarà il blocco del trasporto delle merci su ferro. Questo comporterà un vero disastro per la Sardegna e per la Gallura in particolare.
La preannunciata soppressione del servizio di trasporto ferroviario su merci da e per la Sardegna è attualmente assicurato sulla linea marittima Golfo Aranci – Civitavecchia.
Il traffico merci, se dovesse avvenire la soppressione, non potrà essere spostato neanche verso il Porto di Olbia, la cui linea ferroviaria non è stata ancora completata a causa del mancato stanziamento di 40 milioni di euro da parte del governo nazionale.
Dunque, questa azione politica creerà enormi danni alle strutture portuali del Nord Sardegna. Ma non solo. Gli effetti della soppressione del servizio, dovuto alla insufficienza dei fondi stanziati nella Finanziaria nazionale, saranno incalcolabili sul settore industriale, occupativo e ambientale.
Inoltre, questa decisione di Trenitalia “sconfesserebbe” il piano regionale dei trasporti predisposto dalla giunta Soru che nelle sue linee guida ha scelto di aumentare il trasporto via ferrovia a discapito di quello su gomma anche per limitare l’inquinamento ambientale.
Un obiettivo che dal primo aprile non sarà più possibile perseguire perché se il Governo nazionale non stanzia i 60 milioni necessari per il trasporto universale delle merci, la Sardegna si troverà tagliata fuori dal sistema ferrovie.
Un rischio troppo alto che la nostra isola non deve neanche correre. Per questo Giovanni Pileri ha deciso di sottoscrivere la risoluzione approvata dalla commissione Trasporti che invita la giunta ad adottare tutte le necessarie iniziative finalizzate a scongiurare la soppressione.
In questo momento – ha concluso – è necessario l’impegno unitario di tutti per evitare il “disastro annunciato da Trenitalia”. Se la giunta regionale, però, non dovesse riuscire a scongiurare la soppressione del servizio dovrà prendere atto dell’inefficacia della sua azione. (R.R.)
Cagliari, 6 marzo 2008
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