Il vicepresidente della commissione Trasporti Giovanni Pileri (F.I.) sulla crisi di Meridiana: “Necessario un intervento della giunta regionale per salvaguardare i posti di lavoro”. Il consigliere azzurro chiede l’audizione urgente dell’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia e dell’amministratore delegato di Meridiana Gianni Rossi.
La ristrutturazione di Meridiana non può passare sulla testa dei 1300 dipendenti dell’azienda il cui futuro deve essere salvaguardato ad ogni costo.
Lo sostiene il vicepresidente della commissione Trasporti Giovanni Pileri (F.I.) che esprime preoccupazione per la situazione della compagnia aerea e che, nei giorni scorsi, insieme al consigliere di AN Matteo Sanna, primo firmatario, ha presentato una mozione sulla tutela dei lavoratori dell’azienda.
Nella mozione si impegna il Consiglio regionale a farsi promotore presso Meridiana di un confronto con le Organizzazioni Sindacali al fine di favorire un dialogo sul piano strategico e a farsi garante della tutela di tutti i posti di lavoro.
Il consigliere azzurro sollecita anche un’audizione, davanti all’organismo consiliare, dell’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia e dell’amministratore delegato di Meridiana Gianni Rossi.
“La giunta regionale – sostiene Pileri – deve spiegare come intende agire alla luce delle decisioni di Meridiana di ristrutturare la società”.
La scelta di affidare ad un advisor la predisposizione di un piano industriale economicamente sostenibile è stata resa nota ieri durante la seduta del consiglio comunale di Olbia alla quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali galluresi.
In una lettera l’amministratore delegato della società spiega che è necessaria una ristrutturazione senza la quale Meridiana non può essere competitiva sul mercato.
I vertici aziendali – affermano Matteo Sanna e Giovanni Pileri – puntano il dito sul costo dei lavoratori e della flotta trascurando che la situazione di crisi è determinata, come tra l’altro ribadito dalle stesse Organizzazioni sindacali, da strategie sbagliate e da acquisizioni di pacchetti azionari di altre compagnie aeree a lungo raggio che hanno aggravato la situazione economica di Meridiana.
A meno che l’acquisizione di Eurofly – ipotizzano i consiglieri - non rientri in un preciso progetto dei vertici dell’azienda per chiudere l’ex Alisarda e proseguire nell’attività aerea con il contratto dei charter sicuramente meno oneroso di quello dei voli di linea. (R.R.)
La ristrutturazione di Meridiana non può passare sulla testa dei 1300 dipendenti dell’azienda il cui futuro deve essere salvaguardato ad ogni costo.
Lo sostiene il vicepresidente della commissione Trasporti Giovanni Pileri (F.I.) che esprime preoccupazione per la situazione della compagnia aerea e che, nei giorni scorsi, insieme al consigliere di AN Matteo Sanna, primo firmatario, ha presentato una mozione sulla tutela dei lavoratori dell’azienda.
Nella mozione si impegna il Consiglio regionale a farsi promotore presso Meridiana di un confronto con le Organizzazioni Sindacali al fine di favorire un dialogo sul piano strategico e a farsi garante della tutela di tutti i posti di lavoro.
Il consigliere azzurro sollecita anche un’audizione, davanti all’organismo consiliare, dell’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia e dell’amministratore delegato di Meridiana Gianni Rossi.
“La giunta regionale – sostiene Pileri – deve spiegare come intende agire alla luce delle decisioni di Meridiana di ristrutturare la società”.
La scelta di affidare ad un advisor la predisposizione di un piano industriale economicamente sostenibile è stata resa nota ieri durante la seduta del consiglio comunale di Olbia alla quale hanno partecipato anche i consiglieri regionali galluresi.
In una lettera l’amministratore delegato della società spiega che è necessaria una ristrutturazione senza la quale Meridiana non può essere competitiva sul mercato.
I vertici aziendali – affermano Matteo Sanna e Giovanni Pileri – puntano il dito sul costo dei lavoratori e della flotta trascurando che la situazione di crisi è determinata, come tra l’altro ribadito dalle stesse Organizzazioni sindacali, da strategie sbagliate e da acquisizioni di pacchetti azionari di altre compagnie aeree a lungo raggio che hanno aggravato la situazione economica di Meridiana.
A meno che l’acquisizione di Eurofly – ipotizzano i consiglieri - non rientri in un preciso progetto dei vertici dell’azienda per chiudere l’ex Alisarda e proseguire nell’attività aerea con il contratto dei charter sicuramente meno oneroso di quello dei voli di linea. (R.R.)
Cagliari, 13 Marzo 2008
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