lunedì 3 dicembre 2018

Le firme per la legge sull’insularità

Il Comitato: «Chiediamo un riconoscimento nella Costituzione»


OLBIA. Hanno piazzato un banchetto davanti al municipio e a fine giornata hanno raccolto un bel po’ di firme. L’obiettivo è presentare un progetto di legge di iniziativa popolare per ottenere il riconoscimento del principio dell’insularità in Costituzione. Una battaglia che adesso non riguarda soltanto la Sardegna ma anche la Sicilia e tutte le isole minori italiane. A portare avanti la campagna di raccolta firme è il Comitato per l’inserimento dell’insularità in Costituzione. «Questa è una battaglia trasversale perché stiamo parlando di una lotta che è di tutti – spiega Giovanni Pileri, coordinatore provinciale dei Riformatori –. Hanno aderito numerosi esponenti di tutti gli schieramenti politici, da Forza Italia fino al Pd». Attraverso il riconoscimento del principio dell’insularità nella Costituzione, sostengono i promotori della raccolta firme, le isole italiane potrebbero veder riconosciuti nuovi diritti e nuove opportunità, dalla continuità territoriale alla fiscalità di vantaggio, da una migliore sanità a un livello più alto per quanto riguarda scuole e infrastrutture. Pochi giorni fa a Roma il Comitato ha depositato il testo della proposta di legge nella cancelleria della Corte di Cassazione. E così ieri è partita la raccolta firme
in numerosi centri della Sardegna ma anche del resto dell’Italia. L’obiettivo è arrivare a quota 50mila. A Olbia, dove ha partecipato anche Alessandro Fiorentino, coordinatore cittadino dei Riformatori, hanno firmato numerose persone tra cui il vicesindaco Angelo Cocciu. (d.b.

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