lunedì 3 dicembre 2018

Insularità, il comitato manifesta sulla 4 corsie

Sit–in sulla Olbia–Sassari per promuovere il referendum: «I sardi devono avere il diritto alla mobilità»


OLBIA. Hanno scelto un luogo simbolo. E cioè la strada Olbia–Sassari. Il comitato che promuove il referendum «Insularità in Costituzione» ha srotolato bandiere e striscioni per tornare a parlare di collegamenti e infrastrutture e di tutte quelle difficoltà che riscontrano i sardi nel muoversi, sia all’interno dell’isola che verso l’esterno. Insieme al comitato anche sindacalisti, rappresentanti di alcuni partiti e rappresentanti delle imprese. Tutte persone che hanno sposato l’idea del referendum che punta a far riconoscere lo svantaggio che deriva dall’insularità direttamente nella Costituzione. «Questa è una battaglia trasversale e che coinvolge anche altre regioni italiane – ha detto Roberto Frongia, presidente del Comitato –. È una battaglia dei sardi ma anche di tutte quelle persone che vogliono venire nell’isola. Abbiamo scelto la strada Olbia–Sassari perché questa è una infrastruttura simbolo. Dopo anni ancora non è conclusa». Sulla stessa linea Giovanni Pileri, responsabile del comitato in Gallura: «I sardi devono avere il diritto alla mobilità. Devono avere la possibilità di uscire dall’isola ma anche di muoversi tranquillamente all’interno. Oggi, purtroppo, tutto questo non è possibile. La Sardegna è svantaggiata». Hanno partecipato al sit–in anche Matteo Rocca, coordinatore dei giovani del comitato, Rita Padre, del comitato Olbia–Sassari, Pietro Pisciottu, del comitato Complanari, Benedetto Fois, presidente di Cna Gallura, e Quirico Sanna, vicesegretario del Psd’Az. «Il luogo è simbolico – afferma Andrea
Nieddu, sindaco di Berchidda –. Per esempio, il lavoro nel lotto 4 si sono nuovamente interrotti. La situazione è allarmante e nei confronti dell’isola continua a esserci troppa disattenzione». L’obiettivo del comitato è arrivare a quota 50mila firme entro il mese di agosto. (d.b.)

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