Giovanni Pileri: "L’ultimo regalo del governo Prodi alla Sardegna è stato fatto con la decisione di tagliare i fondi al trasporto merci su rotaia"
Tale scelta è inaccettabile, rappresenta una sconfitta per i sardi e riporta la nostra Isola indietro di 50 anni. Per questo deve essere combattuta con ogni mezzo e la giunta regionale, con un'azione incisiva, deve scongiurare la soppressione del servizio marittimo di trasporto dei rotabili tra Golfo Aranci e Civitavecchia". Questo è quanto ho affermato nel mio intervento in consiglio regionale (F.I.) richiamando la battaglia condotta in commissione trasporti in veste di vicepresidente. "Più volte abbiamo espresso perplessità e abbiamo cercato di trovare soluzioni contro la decisione del governo Prodi di affossare la Sardegna".Infatti, l'ex governo nazionale con questa decisione ha strappato una pagina del Piano di Rinascita offendendo i sardi e creando, se non si porrà un rimedio, danni incalcolabili. E’ opportuno precisare che tale Situazione causerà gravi problemi occupazionali che si creeranno dopo la dismissione delle rete ferroviaria da parte delle Ferrovie dello Stato. A rischio ci sono centinaia di posti di lavoro la cui soppressione potrebbe generare una vera emergenza sociale. La grave situazione che si è creata è dovuta anche al fatto che la Sardegna non è riuscita a far valere le ragioni dell'insularità. "Indubbiamente – ha aggiunto – nell'azione del governo regionale sono stati commessi degli errori e c'è stata scarsa incisività".
Su mia proposta è stata approvata una risoluzione in consiglio regionale che ha l’obbiettivo di evitare lo smantellamento del collegamento marittimo tra la Sardegna ed il continente.
Nel mio intervento in aula ho tra l’altro chiesto che la Regione metta a disposizione i fondi per la realizzazione delle infrastrutture nella zona industriale di Olbia ,che consistono nella realizzazione della nuova linea ferroviaria e del pontile di attracco per le navi, dopo la dismissione dello scalo di Golfo Aranci.
Su mia proposta è stata approvata una risoluzione in consiglio regionale che ha l’obbiettivo di evitare lo smantellamento del collegamento marittimo tra la Sardegna ed il continente.
Nel mio intervento in aula ho tra l’altro chiesto che la Regione metta a disposizione i fondi per la realizzazione delle infrastrutture nella zona industriale di Olbia ,che consistono nella realizzazione della nuova linea ferroviaria e del pontile di attracco per le navi, dopo la dismissione dello scalo di Golfo Aranci.
Cagliari lì, 23 maggio 2008
6 commenti:
Gentile on. Pileri, questa volta mi trovo a dover dissentire da quanto lei afferma rispetto al trasporto merci su rotaia, per vari motivi. Innanzitutto la popolazione rispetto alla vastità del territorio è esigua, le linee ferroviarie sono obsolete e servirebbero forti investimenti proprio sulle linee, oltre un grande sviluppo delle stesse, in tutta la regione. Se valutiamo le linee ferroviaerie e il trasporto di cose e persone come un conquista sociale nella nostra regione, questa è ferma ad oltre 50anni or sono. Da ultimo senza voler fare della demagogia dobbiamo ammettere che in mezzo ai dipendenti delle FFSS (come di tutti gli altri comparti del pubblico impiego in generale ma anche della Sardegna) vi sono molte sacche di nullafacenti o imboscati, che a fronte di un gia scadentissimo servizio, causa mancanza di infrastrutture, crea ulteriori perdite economiche. Penso sarebbe più utile privatizzare la rete ferroviaria sarda, con più gestori, oltre ad un garante super partes, i quali per rimanere sul mercato taglierebbero nettamente le sacche di spreco, migliorando il servizio, contenendo i costi e investendo nel tempo nel miglioramento globale del servizio.
Asserire e scaricare le colpe al governo Prodi, invece di verificare che la genesi delle colpe stà nell'incostistenza della richiesta della Regione Sardegna è quantomeno scorretto. Il sistema ferriviario sardo avrebbe inoltre bisogno di un serio studio comissionato dalla regione Sardegna, per valutarne possibili sviluppi e criticità, al fine di attivare poi azioni incisive di miglioramento. Sicuramente è stata una sua ottima azione politica quella di evitare lo smantellamento del collegamento marittimo Sardegna-Continente ma fatto questo, ora, davvero bisognerebbe mettere mano a questo sistema ferroviario sardo, che fà acqua da tutte le parti e con saggezza e lungimiranza, mettere in atto tutte le azioni politiche, necessarie a trasformare e risollevare economicamente tutto questo comparto, pur considerando che potrebbe in qualche caso rendersi necessaria la "potatura di alcuni rami d'azienda che sono infruttiferi".
Da ultimo affermare che è colpa del governo Prodi se il servizio è stato affossato, quando è di qualche giorno fà, la dichiarazione del presidente del Consiglio Berlusconi che se fosse stato per lui, il G8 del 2009 si sarebbe fatto a Napoli, scippandolo a La Maddalena, mi sa un pò di ipocrita. Sarebbe comunque il caso che i politici sardi del PDL ricordino al Presidente del Consiglio che lui qui ci viene tutti i momento liberi a " Villa Certosa". per cui se viene a casa nostra a riposarsi e godere delle meraviglie della natura, non può pensare che la Sardegna sia la sua depandance da sfruttare e a cui non dar nulla.
Egregio On. Pileri, sono un giovane avvocato di 30 anni, elettore di destra, risiedo a Golfo Aranci per il periodo estivo fin da quando ero bambino. Conosco il problema delle ferrovie. Io credo che la situazione attuale ( un unico traghetto rimasto contro i 6 traghetti negli anni 90 che per altro trasporta in media 7 vagoni al giorno)non dipenda da prodi..( Da prodi dipendono innumerevoli scempi colossali).
Oggi in sardegna come ricorda il commento precedente, l0intera linea è obsoleta. Oggi in Sardegna 7 vagoni al giorno arrivano e altri 10/12 partono per il continente(se partono). La linea Golfo aranci Civitavecchia movimenta solo il 2% dell'intero traffico merci annuale. Il 98% si movimenta su gommato.
L'assessore Broccia, recentissimamente ha evidenziato come il personale fs è troppo per il servizio che offre... Io dico che basterebbe il 30 % del personale attualmente impiegato per il poco lavoro che hanno... Si tratta di fannulloni di imboscati... Io credo Onorevole che battersi per tenere in piedi una linea merci che muove solo il 2% di traffico merci isolano sia inutile, controproducente al massimo. Anzi vedrei bene il taglio di questo ramo secco per investie su altri settori. Lo Stato dovrebbe eliminare alla radice certi settori che comportano solo costi su costi questo non vale solo per la Sardegna ma per tutti gli enti statali.
Cari saluti.
Rispodo ai commenti Malatempo ed Anonimo.
Condivido molte delle ...Vostre osservazioni anche se proverò a spiegare meglio il problema del trasporto ferrovirio in Sardegna.
La prima riflessione riguarda il rischio di perdita dei 300 posti di lavoro diretti ( più 300 di indotto) delle industrie Keller(MACOMER) e Convesa (CHILIVANI) che producono vagoni ferroviari e che , in mancanza di un collegamento marittmo non potranno più essere trasportati in continente.
Appare superfluo sottolineare che in questo caso queste aziende si sposteranno nella penisola licenziando i lavoratori.
La seconda riguarda invece le strategie del Piano regionale dei trasporti che prevedono un ridimensionamento del trasporto su gomma a favore del trasporto merci su ferrovia.
Tale indirizzo comporterebbe , nel caso di un sistema ferroviario efficiente , un abbattimento dell'inquinamento ed una maggiore competitività del mercato import export.
Oggi, infatti , molte aziende Sarde a causa dell'alto costo del trasporto su gomma e successivamente via mare rischiano di chiudere per l'alta incidenza del costo di trasporto.
Mi risulta ad esempio che alcune aziende agricole che producono pomodori in Sardegna stanno per spostarsi in Sicilia poichè l'incidenza del costo di esportazione del prodotto verso il mercato europeo non consente la competitività con gli altri competitor italiani .
Quindi è necessario pensare ad un rinnovamento del sistema ferroviario, ormai inefficinte, e alla creazione di un collegamento alternativo via mare rispetto a Golfo Aranci che dovrà essere localizzato nella zona industriale di Olbia, così come previsto dal piano dei trasporti
Gentile On.Pileri, ho assistito alla seduta del C.R. e ho molto apprezzato il suo intervento come quello degli altri Consiglieri che si sono espressi. Purtroppo ormai mancano 6 giorni alla dismissione e ancora la Regione non si è espressa con chiarezza.La invito ancora una volta a esercitare sulla Giunta tutte le pressioni necessarie a scongiurare la fine del traghettamento merci fs.
Antonio Costa
molto intiresno, grazie
Si, probabilmente lo e
Posta un commento