da sinistra il Consigliere Provinciale Salvatore Marrone, l'On. Pierpaolo Vargiu, l'On. Giovanni Pileri e l'Ass.re Regionale al Turismo Sebastiano Sannitu
CONGRESSO PROVINCIALE OLBIA TEMPIODocumento programmatico
Cari amici,
il congresso provinciale e quello regionale non possono essere considerati come eventi di routine: sul tappeto ci sono questioni importanti per la Regione, per il nostro territorio e per il partito.
Questioni che necessitano di un attento e approfondito dibattito a tutti i livelli.
E’ quindi opportuno fare qualche breve considerazione sulle problematiche regionali per dare una cornice alle politiche più prettamente locali.
Da qualche mese la Sardegna ha archiviato un governo regionale di centrosinistra che ha provocato non pochi danni. La Politica economica è programmatica ha registrato una gestione assolutamente inadeguata, personalistica e centralista, evidenziata dall’evento della disoccupazione, dalla perdita di competitività del sistema produttivo e delle mancate riforme per la modernizzazione della nostra Regione.
IL NOSTRO SUCCESSO ELETTORALE alle ultime regionali 6,78 % (56.000 PREFERENZE) nel regionale e 8,72 % (6.452 PREFERENZE) a livello provinciale ci riempie di responsabilità e ci impegna per dare risposte importanti per il rilancio dell’economia sarda.
I principi ai quali ci ispiriamo,
l’AUTONOMISMO, il CRISTIANESIMO DEMOCRATICO, il LIBERALISMO e il RIFORMISMO impongono un impegno costante e condiviso per sostenere l’azione del governo regionale di cui facciamo parte.
IL RUOLO DEL PARTITOIl congresso provinciale di oggi deve essere visto in una prospettiva di continuità e crescita del partito.
Dobbiamo ricercare tutti i possibili strumenti per rendere più incisiva la presenza e il modo di essere del partito in termini di PARTECIPAZIONE, VIVACITA’, CAPACITA’ DI ELBORAZIONE e di PROPOSTA, di REGOLE, di gestione collegiale e responsabile. Il tutto finalizzato a far compiere al nostro territorio e alla regione passi in avanti nel superamento delle attuali difficoltà.
IL PARTITO AL SERVIZIO DEL TERRITORIOUn partito come il nostro che da sempre non si è limitato a normare la propria vita interna (congressi, ruoli, incarichi), deve essere in grado comunque di amplificare gli sforzi per ELABORARE PROGETTI, PROPOSTE e STRATEGIE per il territorio provinciale su cui è radicato, oltre a contribuire all’elaborazione della linea politica del partito a livello regionale ed eventualmente nazionale.
Un partito che tra l’altro deve ricercare la proiezione e rappresentatività a livello nazionale eleggendo I PROPRI PARLAMENTARI.
IL PARTITO E I SUOI VALORIIl nostro partito dovrà esaltare i valori fondamentali della nostra ideologia, fondata sui principi di solidarietà e sussidarietà nell’ambito politico, dando centralità agli elettori ponendo se necessario in subordine i vertici del partito, sia nelle istituzioni secondo la gerarchia che deve vedere gli enti locali come primi attori rispetto alle province, alla regione, allo stato.
Abbiamo il dovere di mantenere gli impegni presi con gli elettori lavorando per la ripresa dell’economia, promuovendo una nuova stagione di speranza nella quale mettere al centro dell’attività politico istituzionale di governo i temi a noi più cari:
· la famiglia;
· la scuola, la cultura, il sociale, la solidarietà;
· la coesione territoriale;
· lo sviluppo sostenibile;
· l’occupazione ed il lavoro;
· l’imprenditoria giovanile e femminile.
Abbiamo quindi il dovere di ridare speranza ai sardi che hanno dovuto affrontare negli ultimi anni gravi disagi dovuti alla mancanza di certezza del diritto, alla perdita di tanti posti di lavoro, alla sempre più pressante situazione di incertezza e di mancanza di prospettive per le famiglie e per i giovani.
Noi riformatori sardi abbiamo anche il dovere di far riemergere una Sardegna che deve riconoscersi nei valori della sardità, in uno spirito autonomistico “sano” che deve proiettarci verso il mondo intero con una immagine positiva di terra, non solo meravigliosa sotto gli aspetti paesaggistici, ma anche terra di cultura delle tradizioni e ospitalità.
IL LIVELLO PROVINCIALE E REGIONALE
A livello locale è necessario il consolidamento del partito con il potenziamento della presenza delle sezioni nel territorio.
Sezioni “aperte” da intendersi non come apposizione strumentale di bandierine ma costituzione di reali punti di incontro e di confronto sui problemi del territorio coinvolgendo direttamente i cittadini sui temi politici locali e generali.
Il coordinamento territoriale provinciale insieme ai coordinamenti cittadini deve quindi diventare lo strumento programmatico organizzativo riferito ai problemi del nostro territorio.
Il partito deve essere “aperto” fatto di buona politica confortata da comportamenti corretti, dall’immagine di serietà che dobbiamo saper trasmettere agli elettori, ma anche dai fatti concreti e da solide proposte di governo che dobbiamo essere capaci di produrre sia a livello locale che regionale.
E’ per questo che noi dobbiamo essere propositivi, collaborativi e protagonisti nell’azione di governo regionale.
E’ altrettanto indispensabile esercitare un ruolo di stimolatori del governo regionale ma anche di critica e di disapprovazione nel caso vengano meno le azioni programmate nell’alleanza di coalizione. Dobbiamo ricordare ad esempio che la nostra campagna elettorale alle regionali è stata incentrata sulla critica all’azione di governo del centrosinistra.
In particolare siamo stati critici sull’azione politica:
- Centralista che ha mortificato il ruolo degli enti locali sulla pianificazione urbanistica;
- Scellerata nel settore turistico con l’invenzione dalle “tasse sul lusso”;
- Di blocco sulle infrastrutture come la viabilità del nord-est Sardegna, la strada 4 corsie Olbia - Santa Teresa 1° lotto, la strada Abbasanta – Buddusò – Olbia la strada 4 corsie Olbia-Sassari;
- Repressiva nei confronti dell’istruzione universitaria;
- Devastante nella gestione della sanità regionale;
- Poco incisiva nel comparto dell’industria dell’ artigianato, del commercio e dell’agricoltura;
- Inerme nella programmazione dei trasporti:
Sia in riferimento alla continuità territoriale che al trasporto marittimo locale;
Noi abbiamo le idee chiare sull’azione politica che dobbiamo portare avanti.
Dobbiamo essere in grado di fare proposte concrete anche legislative per dare risposte non più rimandabili sui temi sopra trattati.
Siamo convinti che sia necessaria un’azione propositiva affinché il Governo Regionale di cui facciamo parte a pieno titolo, anche con importanti incarichi metta in campo tutte le energie per:
1. RESTITUIRE AGLI ENTI LOCALI E AI CITTADINI il ruolo che ad essi viene attribuito dalla Costituzione. Siamo convinti che la Regione debba delegare ruoli e compiti agli enti locali senza mortificarne le scelte esercitando un ruolo di programmazione e supervisione generale.
Per fare questo è necessario ad esempio nel settore della pianificazione rivisitare urgentemente il piano paesaggistico e riscrivere la legge urbanistica.
2. RIDARE SLANCIO AL TURISMO con una serie di azioni nei veri settori dal ricettivo alberghiero al turismo nautico fino a quello rurale. Già sono state abrogate le tasse sul turismo e in parte è stata cancellata un’immagine negativa di inospitalità del popolo sardo.
Per il turismo ricettivo è necessario legiferare consentendo l’adeguamento delle strutture esistenti agli standard qualitativi internazionali, fermo restando gli aspetti relativi alla tutela dell’ambiente.
Per il turismo nautico è necessario prevedere un testo unico di normative regionali che favoriscano la creazione di una rete caratterizzata da certificazioni di qualità ambientali e una consistente dotazione finanziaria per la riqualificazione dei maggiori waterfront cittadini.
Bisogna ricordare che la Sardegna con oltre 18.000 posti barca ed in particolare la provincia Olbia Tempio (dove sono localizzati oltre il 60 % degli ormeggi) rappresentano dei punti cardine del turismo nautico internazionale ma che vanno governati e valorizzati soprattutto in considerazione dell’elevato effetto occupativo che produce la nautica da diporto.
3. RILANCIARE I PROGETTI DELLE INFRASTRUTTURE: non vi è dubbio che siano indispensabili per supportare l’economia e la crescita di un territorio.
Dovrà essere pertanto confermata dalla regione la volontà di realizzare nel più breve tempo possibile le infrastrutture stradali prima citate. (Abbasanta – Buddusò – Olbia, la Sassari-Olbia, la Olbia-Arzachena-Santa Teresa di Gallura)
4. GARANTIRE E POTENZIARE L’ISTRUZIONE UNIVERSITARIA: la politica di Soru aveva come obbiettivo la chiusura delle università gemmate con particolare riferimento a quelle galluresi. Noi riteniamo che la presenza dei poli universitari di Olbia-Tempio rappresentino un elemento importante per il rilancio culturale formativo e quindi da salvaguardare.
5. MIGLIORARE LA SANITA’, al di là dei problemi legati alla rivisitazione del piano sanitario e delle necessità di stanziare adeguati fondi per il settore, voglio soffermarmi sulla politica sanitaria relativi ai servizi della persona e alla famiglia. Le profonde e rapide modificazioni sociali in atto evidenziano nuovi bisogni e acuiscono i vecchi. Per contro diventa sempre più difficile trovare il giusto equilibrio tra soddisfacimento dei bisogni e risorse economiche a disposizione, ridottesi progressivamente nel tempo.
Vi è quindi l’esigenza (emergenza) di procedere ad una attenta analisi che consente il rilancio dei servizi alla persona e alla famiglia, puntando al miglioramento dei servizi stessi.
6. SOSTENERE L’INDUSTRIA, L’ARTIGIANATO, IL COMMERCIO E L’AGRICOLTURA: la Sardegna ed in particolare la Gallura attendono da anni il varo di Leggi a tutela e rilancio dei settori del sughero e del granito, dell’artigianato locale e del commercio, la risoluzione delle problematiche relative alle vaccinazioni per la blou tongue.
Sono convinto altresì della necessità di modifica delle Leggi di settore ritornando ad esempio “allo sportello” per la Legge 51 e abbattendo i tempi per il finanziamento alle imprese artigiane.
7. UN SISTEMA DI TRASPORTI ADEGUATO, quando parliamo di trasporti non possiamo dimenticare la penalizzazione cui noi sardi siamo sottoposti rispetto alle altre regioni italiane.
La continuità territoriale va riscritta, rivista, in uno scenario che veda la Sardegna eliminare il gap rispetto alle altre regioni.
È ovvio che tale prospettiva va vista non solo a livello regionale e inquadrata in un contesto più ampio non solo di trasporto di persone ma anche di economia del trasporto strettamente legata al federalismo fiscale e alla competitività del trasporto delle merci.
Dobbiamo poi ricordare il trasporto locale marittimo con le isole minori, ritenendo opportuno procedere alla regionalizzazione delle linee marittime generando servizi eccellenti, a prezzi adeguati e garantendo i posti di lavoro.
CONCLUSIONI
Queste proposte non certo esaustive delle problematiche che dovremo affrontare, sono solo alcune delle indicazioni programmatiche che noi condividiamo, che non hanno nessuna pretesa di completezza ma che possono servire a riaprire un dibattito politico anche in prospettiva delle prossime elezioni provinciali. Questi indirizzi però vogliamo e siamo convinti che saranno fatti propri dai nostri rappresentanti in consiglio e dell’esecutivo regionale.
Convinto che i vertici di partito si facciano promotori delle nostre linee politiche provinciali trasferendole a livello regionale, ringrazio il Sen. Massimo Fantola, gli amici Consiglieri regionali, Provinciali e Comunali e tutti gli amici riformatori che mi hanno aperto la porta della loro, oggi della nostra casa, senza che neppure io abbia bussato.
Questo mi riempie di orgoglio e sono grato anche a chi a livello locale mi ha chiesto di preparare il presente documento programmatico che sottopongo alle determinazioni degli iscritti con serenità chiedendo loro di valutare la mia, spero la nostra, proposta politica; nel caso espleterò il ruolo che mi verrà assegnato con impegno ed onestà intellettuale, senza mai assumere posizioni preconcette ma valutando e interloquendo nel merito del dibattito politico che investirà il nuovo coordinamento provinciale.
Sono convinto che il nuovo coordinamento sarà propositivo con i nostri rappresentanti a tutti i livelli politici ma penso soprattutto che sarà necessario il coinvolgimento di tutta la base, che dovrà essere allargata a nuovi sostenitori con particolare riferimento ai giovani e alle donne.
Solo il confronto costante, attento con gli elettori può garantire al partito la crescita ed una prospettiva ottimistica per le prossime competizioni Provinciali e Comunali.
Credo infine che la mia esperienza politica passata, tre legislature come assessore all’urbanistica, cultura, pubblica istruzione nel Comune di Arzachena e poi come consigliere regionale, possa darmi quel bagaglio di conoscenze sia delle realtà locali che regionali per guidare insieme a voi il nostro partito verso nuovi successi.
Giovanni Pileri