URBANISTICA: PILERI, SERVE PROVVEDIMENTO SNELLO E CONDIVISO DAGLI ENTI LOCALI
“Il giudizio negativo espresso dall’Anci e dal Consiglio delle autonomie locali, in audizione stamani in IV Commissione, non solo è pienamente condivisibile, ma conferma le nostre preoccupazioni dopo l’accelerazione impressa dalla maggioranza per approvare la legge urbanistica”.
Lo sostiene il vicepresidente della IV Commissione Urbanistica Giovanni Pileri (Fi) dopo l’audizione di stamani dell’Anci e del Consiglio delle autonomie.
Pileri aveva più volte evidenziato la necessità di una legge ispirata a principi di sussidiarietà che restituisse il ruolo pianificatorio degli enti locali limitando il potere discrezionale della giunta regionale.
“Oggi – dice Pileri – servirebbe un provvedimento più snello che sblocchi i cantieri fermi ormai da troppo tempo a causa di un PPR che ha imbalsamato non solo le coste, ma anche i centri urbani lontani dalla fascia costiere, e che bisognerebbe adeguare e modificare”
“Altrettanto indispensabili – prosegue Pileri – risultano le direttive previste dalle legge 45/89 che dovrebbero però essere approvate non dalla Giunta, ma dal Consiglio”.
“A distanza di due anni dall’approvazione del PPR – prosegue Pileri – nessun comune ha ancora adottato il Puc. E’ necessario quindi che il legislatore ascolti e recepisca le giuste osservazioni pervenute dalle associazioni di categoria, dell’Anci e dal Consiglio delle autonomie locali”.
“Noi ci faremo promotori – dice Pileri – di portare avanti iniziative che vadano in questa direzione al fine di restituire la certezza di diritto ai cittadini, dando – conclude – risposte ad un settore, quello dell’edilizia, in crisi da troppo tempo, seppur nel rispetto alla salvaguardia ambientale”.
Lo sostiene il vicepresidente della IV Commissione Urbanistica Giovanni Pileri (Fi) dopo l’audizione di stamani dell’Anci e del Consiglio delle autonomie.
Pileri aveva più volte evidenziato la necessità di una legge ispirata a principi di sussidiarietà che restituisse il ruolo pianificatorio degli enti locali limitando il potere discrezionale della giunta regionale.
“Oggi – dice Pileri – servirebbe un provvedimento più snello che sblocchi i cantieri fermi ormai da troppo tempo a causa di un PPR che ha imbalsamato non solo le coste, ma anche i centri urbani lontani dalla fascia costiere, e che bisognerebbe adeguare e modificare”
“Altrettanto indispensabili – prosegue Pileri – risultano le direttive previste dalle legge 45/89 che dovrebbero però essere approvate non dalla Giunta, ma dal Consiglio”.
“A distanza di due anni dall’approvazione del PPR – prosegue Pileri – nessun comune ha ancora adottato il Puc. E’ necessario quindi che il legislatore ascolti e recepisca le giuste osservazioni pervenute dalle associazioni di categoria, dell’Anci e dal Consiglio delle autonomie locali”.
“Noi ci faremo promotori – dice Pileri – di portare avanti iniziative che vadano in questa direzione al fine di restituire la certezza di diritto ai cittadini, dando – conclude – risposte ad un settore, quello dell’edilizia, in crisi da troppo tempo, seppur nel rispetto alla salvaguardia ambientale”.
Cagliari, 22 lug. 2008